Il nuovo PlayStation VR per PS5 potrebbe utilizzare anche delle banane come controller. Assurdo? Forse no, se andiamo a vedere un recente brevetto depositato da Sony.
Annunciato ufficialmente alcuni giorni fa, PlayStation VR per PS5 proverà a sperimentare varie soluzioni da qui al lancio, tentando anche la strada degli oggetti comuni da scansionare e rilevare nell'ambito virtuale per poterli poi impugnare anche nei giochi.
Le banane somigliano alle Lame del Caos di Kratos, del resto, o a un paio di pistole. Secondo il brevetto, la tecnologia del nuovo PlayStation VR potrà utilizzare qualsiasi oggetto passivo, non illuminato, che venga impugnato dall'utente.
Il sistema si occuperà effettivamente di scansionare gli oggetti in questione, riprendendo in pratica la filosofia dei toys-to-life ma senza la necessità che si tratti di dispositivi compatibili e calibrati.
Insomma, sulla carta si tratta di una soluzione compatibile con la maggiore semplicità e immediatezza del nuovo PlayStation VR: un solo cavo e la possibilità di utilizzare letteralmente qualsiasi cosa per simulare volanti, pistole, spade e quant'altro anziché dover acquistare costosi accessori.
Naturalmente nulla è ancora stabilito ufficialmente, come ben sappiamo avendo analizzato nel tempo decine e decine di brevetti che non si sono poi concretizzati nella forma di un prodotto effettivo.
Sony potrebbe dunque anche seguire una strada convenzionale, come dimostra un altro documento che però risale allo scorso novembre e descrive forma e funzionamento di una coppia di controller.
In questo caso rientriamo nel solco di quanto già visto con altri visori VR, dunque una coppia di dispositivi dotati di un piccolo pannello LED al posto dei grossi "bulbi" dei Move, trigger adattivi come quelli del DualSense e un sistema di feedback aptico.
La presenza di sensori per la rilevazione di movimento indica anche la possibilità che siano presenti feature del tutto simili a quelle di Valve Index per il posizionamento delle dita.
Dunque cosa sceglierà di fare Sony? I brevetti indicano due possibili strade che tuttavia non sono incompatibili: può darsi che per il nuovo PlayStation VR si decida di adottare entrambe queste tecnologie per poter offrire agli utenti un certo grado di libertà di scelta. Staremo a vedere.