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Pokémon Scarlatto e Violetto: uomo arrestato in Giappone per aver modificato e venduto salvataggi

Un uomo di 36 anni rischia fino a 5 anni di prigione, in Giappone, per aver modificato e venduto dei salvataggi di Pokémon Scarlatto e Violetto.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   12/04/2024
Pokémon Scarlatto e Violetto: uomo arrestato in Giappone per aver modificato e venduto salvataggi
Pokémon Scarlatto
Pokémon Scarlatto
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Il lungo braccio della legge (di Nintendo) colpisce ancora in Giappone, con la Polizia che ha recentemente arrestato un uomo di 36 anni, nell'area di Tokyo, per aver modificato e venduto salvataggi di Pokémon Scarlatto e Violetto.

Secondo l'accusa, l'uomo in questione effettuava operazioni di tampering di Pokémon Scarlatto e Violetto modificando i salvataggi in modo da poter sbloccare dei Pokémon rari, e vendeva tali salvataggi modificati al pubblico, attraverso un sito che funzionava da marketplace per questo tipo di operazioni.

In particolare, tra dicembre 2022 e marzo 2023, il soggetto in questione avrebbe venduto vari salvataggi modificati, in base alle richieste dei clienti, con prezzi fino a 13.000 yen (circa 84 dollari), oppure altre soluzioni custom per prezzi variabili.

Fino a 5 anni di reclusione e multa

Pokémon Scarlatto, un'immagine
Pokémon Scarlatto, un'immagine

In base a quanto riferito da NHK News, con testo tradotto automaticamente, dunque non è detto che sia del tutto preciso, il sospetto in questione avrebbe ammesso di aver svolto tali operazioni, giustificandolo come un modo per poter pagarsi da vivere.

A questo punto, dopo il processo, se il trentaseienne dovesse essere giudicato colpevole potrebbe incorrere in una condanna fino a 5 anni di reclusione, e/o una multa fino a 5 milioni di yen (circa 33.000 dollari).

L'operazione effettuata dal soggetto in questione infrange infatti la Unfair Competition Prevention Act del 2019 in Giappone, oltre probabilmente ad avere a che fare con l'infrazione degli accordi di utilizzo del prodotto, ma la pena particolarmente severa sembrerebbe legata proprio alla specificità all'interno della legge.

I Pokémon sembrano dunque rimanere al centro di diversi casi giudiziari e di cronaca di recente, come il caso delle carte false sequestrate dalla Guardia di Finanza in Italia qualche giorno fa.