Project 8 rappresentava un cambio di rotta per 11 bit studios: lo ha detto il CEO dello studio polacco, Przemyslaw Marszal, parlando finalmente del gioco che ha deciso di cancellare di recente, doopo aver investito oltre 10 milioni di euro e diversi anni di sviluppo.
Si trattava di un'avventura in terza persona ambientata in un mondo fantasy vivido e colorato, in netta controtendenza rispetto alle atmosfere di This War of Mine e Frostpunk, ma caratterizzato da temi in ogni caso molto seri, che avrebbero accompagnato i giocatori attraverso le cinque fasi del lutto: negazione, rabbia, contrattazione, depressione e accettazione.
"Volevamo realizzare un titolo appartenente a un genere completamente diverso, con un tema di fondo difficile e con un nuovo team" ha spiegato Marszal. "E, a essere onesti, credere di poterlo fare è stato un po' troppo ottimistico."
Il protagonista di Project 8 era un personaggio maschile dalla corporatura esile, con lunghi capelli corvini, il cui corpo era avvolto da una sorta di benda magica che, al bisogno, si staccava dal braccio trasformandosi in un'arma.
Portava con sé anche una fionda, utile per distrarre o danneggiare i nemici: un chiaro omaggio alla serie A Plague's Tale, che Marszal ha citato esplicitamente, insieme a un approccio al gameplay di tipo stealth, tra infiltrazioni ed enigmi ambientali.
Una cancellazione dolorosa
Avete letto la nostra recensione di South of Midnight? Secondo il CEO di 11 bit studios, Project 8 somigliava molto al titolo di Compulsion Games, ma con meno combattimenti: evocava sequenze che sembravano tratte da giochi come Prince of Persia, Rime e Hellblade.
A rendere complicato lo sviluppo è stato proprio il gameplay di tipo stealth, notoriamente più difficile da bilanciare rispetto al combattimento diretto. La demo completa mostrava solo il prologo e il livello dedicato alla negazione, ma il resto era ancora da costruire e lo spettro del crunch e di ulteriori ritardi incombeva minaccioso.
"Un ritardo dopo l'altro", ha raccontato Marszal, "e quando abbiamo sentito che serviva un altro anno o due di produzione, siamo rimasti sbalorditi." La cancellazione, tuttavia, è avvenuta soprattutto perché il mercato è cambiato e i single player a base narrativa non esercitano più lo stesso fascino.
"Dopo sette o otto anni di sviluppo, abbiamo combattuto duramente, il team ha combattuto duramente, ma non siamo riusciti a superare alcuni elementi problematici del design," ha ammesso. "Ci siamo impegnati in un lavoro troppo difficile: aveva un'idea di base fantastica, ma per un team al primo progetto non era una scelta saggia."