A quasi tre anni di distanza dall'introduzione di PS5 e Xbox Series X|S sul mercato, la transizione generazionale sembra sia ancora in atto. In effetti, risulta difficile escludere PS4 e Xbox One dal panorama videoludico attuale, considerando che anche molti giochi attualmente in sviluppo usciranno comunque su tali piattaforme, cosa che rende l'ottava generazione una delle più longeve viste finora. Uscite entrambe nel 2013, le due console in questione sono ancora vive e vegete a 10 anni di distanza, cosa che è piuttosto in linea con quanto fatto anche con altre generazioni di successo in passato, ma forse non con questa costanza e regolarità. Proprio quando si pensava che alcuni titoli semplicemente non potessero uscire sulle macchine precedenti, infatti, ecco invece spuntare la versione apposita: nelle ore scorse è stata confermata l'esistenza di Star Wars Jedi: Survivor su PS4 e Xbox One, anche se ancora senza tempistiche precise.
La questione fa tornare in mente gli annunci a sorpresa di Marvel's Spider-Man: Miles Morales e Horizon Forbidden West anche su PS4 nonostante il "crediamo nelle generazioni" proferito con grande sicurezza da Jim Ryan, o la successiva ammissione che anche Gran Turismo 7 e God of War Ragnarok sarebbero arrivati sulla console di generazione precedente. In tutti questi casi, il motivo è chiaro: non puoi abbandonare a cuor leggero la possibilità di proporre un gioco a una platea potenziale di più di 150 milioni di utenti, tra PS4 e Xbox One. Le eventuali difficoltà tecniche richieste per l'ottimizzazione o la rimozione di alcune caratteristiche non sono nulla rispetto ai guadagni che un pubblico del genere potrebbe consentire, dunque almeno finché le console di attuale generazione non saranno diffusissime, continueremo probabilmente a vedere port di giochi cross-gen. Certo, c'è anche la possibilità che alcuni progetti siano talmente sofisticati e avanzati da non essere possibili su PS4 e Xbox One, ma praticamente ancora non abbiamo visto nulla che non potrebbe essere in qualche modo adattato anche per queste.
Esistono solo le mezze stagioni
Paradossalmente, il fattore più trainante per l'abbandono della generazione passata è probabilmente la diffusione delle console attuali piuttosto che l'avanzamento tecnologico: considerando il tasso di vendita di PS5 in particolare, questo potrebbe arrivare fra non molto, in effetti, ma sembra chiaro che il mero calcolo finanziario sia maggiormente determinante, per una scelta del genere, del semplice progresso hardware. D'altra parte, ci sono anche sviluppatori che trovano problemi nello sviluppo di giochi su Xbox Series S, dunque è chiaro che ci troviamo in un particolare momento storico in cui magari si guarda al futuro nel momento della progettazione e poi non si disdegna affatto il passato, una volta che ci si rende conto di come sia comunque possibile far funzionare i giochi anche su hardware non proprio dell'ultimo grido.
Considerando che, nel frattempo, si inizia già a parlare di PS5 Pro, che potrebbe arrivare già nel 2024, tutto questo non fa che confermare come le demarcazioni tra generazioni stiano diventando sempre più sfumate. Più che step evolutivi in grado di determinare degli spartiacque, ci avviamo verso un percorso fatto di passaggi graduali, supportati anche dalla presenza di nuovi hardware mid-gen che propongono delle fasi intermedie, rendendo sempre più difficile pensare a veri e propri stacchi tra una generazione e l'altra. In effetti, è un po' quello che su PC vediamo da sempre, e non per nulla tale piattaforma sta assumendo un ruolo sempre più centrale nello sviluppo videoludico.
Parliamone è una rubrica d'opinione quotidiana che propone uno spunto di discussione attorno alla notizia del giorno, un piccolo editoriale scritto da un membro della redazione ma che non è necessariamente rappresentativo della linea editoriale di Multiplayer.it.