Un giocatore di PS4 si è visto impedire l'accesso ai suoi giochi digitali per PS4 dopo essere stato bandito dal PSN per frasi razziste e discriminatorie.
La storia è stata raccontata da OneAngryGamer che ha parlato di Rob, nome fittizio dato al giocatore bandito, come di un razzista reo confesso che si è visto bandito l'account PSN per una settimana per aver usato insulti razzisti e aver promosso la supremazia bianca. Si tratta di violazioni palesi delle linee guida di Sony per il PSN, nonché dell'intelligenza umana, quindi è comprensibile che Rob sia stato bandito dal servizio per qualche tempo. Il problema è però avergli impedito l'accesso al suo catalogo di giochi regolarmente acquistati, tra i quali moltissimi single player.
Per dimostrare le sue affermazioni, Rob ha pubblicato una foto del suo account con i giochi bloccati. Comunque sia Rob ha dichiarato di voler continuare a usare offese razziste e a promuovere la supremazia dei bianchi sul PSN, tanto da essere cosciente di rischiare il ban permanente, che gli toglierebbe l'accesso a tutti i suoi titoli. In effetti è difficile empatizzare per lui, che non si capisce cosa voglia dimostrare. Ossia, lo si capisce bene...
Del resto il PSN è un servizio e se richiede di tenere un certo comportamento si è tenuti a rispettarlo. Non è che in un ristorante uno possa fare l'elicottero con il pisello solo perché paga il servizio e aspettarsi di non essere cacciato a calci.