PS5 vanterà un SSD straordinariamente veloce, capace di trasferire 5,5 GB al secondo per una capienza totale di 825 GB: caratteristiche che gli permetteranno di cambiare il modo in cui i giochi vengono gestiti, caricati e aggiornati.
Il disco a stato solido di PlayStation 5 può caricare 2 GB di dati in un quarto di secondo, il che significa che tutta la dotazione di RAM della console può essere riempita in appena due secondi. "Come game creator passeremo dal cercare di distrarre gli utenti rispetto alla lunghezza dei caricamenti a rallentarli volutamente perché sono diventati troppo rapidi", ha detto Mark Cerny.
L'SSD utilizzato da Sony è proprietario, da qui le dimensioni non standard di 825 GB. Utilizza un'interfaccia a dodici canali che rende possibile raggiungere quella straordinaria velocità. "Abbiamo potuto guardare ai componenti di NAND flash attualmente disponibili e creare qualcosa con performance ottimali in relazione al prezzo. Costruire un drive M.2 non avrebbe concesso la medesima libertà e sarebbe stato difficile da commercializzare viste le caratteristiche non standard."
Il controller dell'SSD è un'interfaccia PCI Express 4.0 a quattro canali, dotata di una serie di blocchi hardware pensati per eliminare qualsiasi collo di bottiglia. Ci sono inoltre sei livelli di priorità, il che significa che gli sviluppatori potranno decidere cosa caricare e quando a seconda delle proprie esigenze.
Il controller in questione supporta decompressione hardware secondo lo standard ZLIB, ma anche il nuovo formato Kraken di RAD Game Tools, che offre un 10% extra di efficienza. In questo modo la banda passante di 5,5 GB/s si trasforma in qualcosa come 8 o 9 GB al secondo effettivi dati in pasto al sistema. "In termini di performance, il decompressore custom equivale a nove dei nostri core Zen 2: è questa la potenza necessaria a decomprimere uno stream Kraken con delle CPU convenzionali."
Un controller DMA dedicato, equivalente in questo caso a uno o due core Zen 2 in termini di performance) gestisce poi il flusso dei dati, assecondato da due processori custom dedicati per il controllo dell'I/O e del memory mapping. Il tutto viene supervisionato da ulteriori chip dedicati al controllo di coerenza.
La cosa interessante è che tutte queste feature di PS5 vengono messe a disposizione degli sviluppatori senza che questi ultimi debbano fare alcunché: è il sistema a occuparsi di tutte le ottimizzazioni, persino la decompressione. È chiaro che una soluzione così potente e al contempo così semplice consentirà ai vari team di realizzare grandi cose.