Dopo più di 50 anni, il marchio Sega scomparirà dalle sale giochi che erano di proprietà della compagnia in Giappone, e che hanno fatto la storia dei videogiochi ma anche della cultura popolare nipponica, rappresentando dei punti di riferimento storici.
Sega Sammy ha annunciato che venderà il rimanente 14,9% della sua divisione Sega Entertainment a Genda, compagnia che è già subentrata per buona parte al controllo di tale sezione, di fatto abbandonando il settore dei centri per l'intrattenimento in Giappone. In questo modo, Genda ottiene il controllo completo di edifici e strutture della catena di sale giochi e parchi di intrattenimento vario che erano sotto il marchio Sega, in un avvicendamento storico.
Con il forte impatto della pandemia da Covid sulle finanze di questa divisione, Sega Sammy ha deciso di lasciare tutto e abbandonare dunque questa sezione storica del proprio business.
Nel settembre 2020, a causa di questa crisi generalizzata, Sega aveva chiuso il celebre centro arcade di Akihabara a Tokyo, una vera e propria icona per i videogiochi e il panorama videoludico in generale.
Con la vendita, la divisione Sega Entertainment diverrà Genda GiGO Entertainment e tutti i centri modificheranno il branding da Sega a GiGO, nel prossimo periodo. Si tratta della fine di un'era, se si pensa che le prime sale giochi di Sega vennero aperte nei tardi anni 60, compresi i celebri parchi Joypolis e gli arcade Club Sega. Nel periodo di massima espansione, durante gli anni 90, si contavano quasi 1000 centri arcade in Giappone sotto il marchio Sega.
I primi centri a cambiare il nome da Sega a GiGO saranno quelli di Ikebukuro, Akihabara e Shinjuku, poi la modifica verrà eseguita in tutto il resto del paese. L'operazione dovrebbe però riguardare soltanto la gestione dei centri fisici tipo sale giochi, parchi e arcade, mentre la costruzione delle macchine dovrebbe comunque continuare ad essere gestita direttamente da Sega.