Prosegue la polemica sulla cancellazione improvvisa dello Smash World Tour, ovvero una delle maggiori competizioni non ufficiali legate alla serie Smash Bros., con Nintendo che ha approfondito la propria visione dell'argomento, senza però convincere gli organizzatori, che rimangono fermi sulle proprie posizioni.
Come abbiamo visto, Nintendo ha bloccato lo Smash World Tour, facendo perdere "centinaia di migliaia di dollari" agli organizzatori, che ovviamente non hanno preso bene la cosa.
Il nuovo Tour sarebbe dovuto partire tra il 9 e l'11 dicembre, ma solo qualche giorno prima (la notte prima del Ringraziamento, secondo quanto riferito, ovvero il 24 novembre) Nintendo avrebbe tolto il proprio supporto all'iniziativa, di fatto rendendola impossibile da organizzare.
È una situazione complicata, anche perché gli organizzatori dello Smash World Tour accusano anche il CEO di Panda Global, una compagnia specializzata in eSport, di aver tentato di sabotare l'organizzazione del Tour in quanto detentrice di una licenza ufficiale per le competizioni legate a Smash Bros.
Nintendo, da parte sua, ha riferito che la compagnia non è stata in grado di "giungere a un accordo con SWT per un tour completo nel 2023", ma ha negato di aver bloccato gli eventi del 2022, riferendo che il Campionato che si sarebbe dovuto tenere a dicembre aveva comunque il via libera.
Gli organizzatori hanno ribattuto dicendo che la comunicazione di Nintendo faceva riferimento sia al 2022 che al 2023, di fatto bloccando le operazioni anche per quest'anno. A questa affermazione, Nintendo ha risposto nuovamente in maniera più dettagliata, secondo quanto riferito da Eurogamer.net.
"Quando abbiamo notificato all'SWT che non avevamo intenzione di affidare la licenza per il 2022 e il 2023 abbiamo anche comunicato verbalmente che non era richiesto di cancellare le finali del 2022, perché questo avrebbe avuto un impatto negativo sui giocatori. Dunque, il fatto di cancellare l'SWT 2022 è di fatto una loro scelta", ha riferito Nintendo.
Gli organizzatori sono rimasti decisamente interdetti da questa posizione, rispondendo: "Abbiamo delle difficoltà a capire perché Nintendo ci abbia contattato la settimana scorsa se davvero volevano che continuassimo comunque le operazioni. Non capiamo perché non avrebbero potuto semplicemente contattarci dopo il nostro evento, invece che farlo di fretta prima delle vacanze del Giorno del Ringraziamento, solo due settimane prima dell'evento del Campionato".
La posizione di Nintendo è effettivamente un po' incerta, ma gli organizzatori in effetti non rispondono nel merito dell'accordo verbale, sostenendo di aver avuto una comunicazione diretta solo per sapere se fosse possibile proseguire l'attività nel 2023 attraverso il solito accordo di non ufficialità ma ricevendo una risposta negativa, con la casa di Kyoto a riferire che "quei tempi sono finiti", a quanto pare.
Insomma, la tempistica dell'intervento di Nintendo sembra decisamente infelice in questo caso e non è chiaro se la cancellazione del torneo di dicembre sia avvenuta per un errore di comunicazione, un'incomprensione o a questo punto una sorta di protesta da parte degli organizzatori. Attendiamo eventuali sviluppi sulla questione.