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Sony "ha perso il controllo" nell'opporsi all'acquisizione di Activision, per un noto analista

Secondo un analista, Sony avrebbe "perso il controllo" durante la sua opposizione all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Xbox.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   22/03/2023
Sony 'ha perso il controllo' nell'opporsi all'acquisizione di Activision, per un noto analista

Sony si sta comprensibilmente opponendo con grande forza all'acquisizione di Activision Blizzard, ma secondo noto analista non lo sta facendo nel modo migliore e ha oramai "perso il controllo" sulla narrazione che sta cercando di portare avanti. L'informazione proviene da Florian Mueller, analista esperto di antitrust.

Florian Mueller ha condiviso la sua dichiarazione su Twitter. Ha anche affermato che Sony ha perso diverse occasioni per offrire "soluzioni costruttive" e ha preferito un'opposizione feroce che le ha fatto "perdere il controllo sulla narrazione".

Mueller ha dichiarato a Game Rant di non essere a conoscenza di "nessun altro caso in cui l'atteggiamento ostruzionistico di un querelante sia stato espresso così chiaramente" come in questo caso. "Alle autorità di regolamentazione non piace", sostiene.

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Alla domanda su cosa Sony avrebbe potuto fare di diverso per influenzare l'esito a lungo termine dell'acquisizione di Activision Blizzard, Mueller fa riferimento a una recente rivelazione secondo cui un dirigente di Sony avrebbe ignorato ogni possibilità di stringere un accordo il giorno dell'udienza UE del 21 febbraio. "Tutti erano a Bruxelles e quello sarebbe stato un buon momento per sedersi e trovare un accordo", afferma. Per contestualizzare, "tutti" include anche Nvidia, che lo stesso giorno ha annunciato un accordo decennale con Microsoft per portare i giochi per PC Xbox sulla sua piattaforma di streaming GeForce Now.

Mueller ammette che creare abbastanza scalpore da indurre indagini sulla concorrenza non è facile, ma lo definisce una "passeggiata" rispetto a convincere le autorità di regolamentazione a bloccare acquisizioni di questo tipo che sono "tipicamente autorizzate" se combinate con "rimedi efficaci". I "rimedi" sono gli accordi di non esclusività che Microsoft sta stringendo con varie compagnie, come la già citata Nvidia, Nintendo e piattaforme di streaming minori come Ubitus.

Inoltre, Microsoft dice che 10 anni bastano per creare un rivale di Call of Duty per PlayStation.

Aggiornamento: in una precedente versione della notizia avevamo erroneamente riportato che Mueller è anche avvocato di Microsoft, sulla base di informazioni provenienti dalla fonte originale delle dichiarazioni. La notizia è stata aggiornata per correggere l'errore.