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Sony PlayStation blocca le vendite in Russia, contro la guerra in Ucraina

Sony ha bloccato completamente le vendite di PlayStation in Russia, per quanto riguarda hardware, software e servizi, come sanzione per la guerra in Ucraina.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   09/03/2022

Anche Sony ha deciso di bloccare le vendite di PlayStation in Russia, come una forma di sanzione contro la guerra in Ucraina, chiudendo in questo modo non solo la vendita di hardware ma anche di software, oltre al blocco totale del PlayStation Store.

La compagnia nipponica segue dunque le orme di varie altre aziende che in questi giorni hanno intrapreso la medesima iniziativa: abbiamo infatti visto Microsoft bloccare le vendite in Russia e, in ambito più strettamente videoludico, anche EA, AMD e Nvidia, Epic Games, Take-Two e tanti altri che si sono aggiunti e si stanno aggiungendo in questi giorni alla lista.

Considerando che, per quanto riguarda il mercato console, PlayStation ha probabilmente una quota maggiore in Russia rispetto ai concorrenti, la mossa di Sony ha effetti importanti per l'utenza russa, nonché per la stessa compagnia, visto l'ampio mercato che va a bloccare.

"Sony Interactive Entertainment (SIE) si unisce alla comunità globale chiedendo pace per l'Ucraina", ha riferito Sony in una comunicazione ufficiale. "Per supportare gli aiuti umanitari, Sony Group Corporation ha annunciato una donazione di 2 milioni di dollari alla United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR) e all'ONG internazionale, Save the Children, per supportare le vittime di questa tragedia".

La decisione ufficiale arriva dopo le prime avvisaglie emerse nei giorni scorsi, quando era stato riferito che Gran Turismo 7 non era stato messo a disposizione in Russia, evidentemente in preparazione a questa mossa più globale.