I prossimi giochi PlayStation sfrutteranno in maniera convinta il machine learning, una tecnologia su cui Sony sembra determinata a puntare forte: lo dimostra un annuncio lavorativo pubblicato dalla casa giapponese.
L'azienda è infatti alla ricerca di un LLM Engineer che sia in grado di "inventare nuovi modi per applicare il machine learning allo sviluppo di videogiochi", "ideare applicazioni e flussi di lavoro" per l'impiego di questa tecnologia e possa "individuare le ultime tecniche LLM per comunicarle ai team di sviluppo".
Non si tratta chiaramente di una novità, visto che un paio di anni fa Sony ha brevettato un sistema per l'upscaling delle texture via machine learning e tale tecnologia viene vista dagli addetti ai lavori come uno strumento potente per ottimizzare e migliorare lo sviluppo di contenuti.
Che cos'è il machine learning?
Come suggerisce la parola, il machine learning è una branca dell'intelligenza artificiale dedicata alla realizzazione di sistemi capaci di apprendere e utilizzare le informazioni assimilate al fine di migliorare le prestazioni dell'applicazione in cui sono stati implementati.
L'impiego del machine learning in numerosi ambiti, dal banking allo shopping online, passando per i social media, si pone già come una realtà consolidata, ma finora il potenziale messo a disposizione da questi strumenti è stato sfruttato solo in minima parte.
Nell'ambito della produzione di videogiochi, la tecnologia in questione potrebbe rendere molto più semplice il lavoro degli sviluppatori e offrire loro soluzioni innovative ed efficaci per l'ottimizzazione delle esperienze, sia dal punto di vista tecnico che del gameplay.