Poco prima di Natale l'ex director di Bungie per Destiny 2 e Marathon, Chris Barrett, ha intentato una causa contro Sony Interactive Entertainment, citando in giudizio l'azienda per oltre 200 milioni di dollari. Il director di Bungie ha affermato che l'accusa di Sony era una "messinscena" volta a negargli i molti milioni che gli erano dovuti in seguito all'acquisizione nel 2022, dopo 25 anni di carriera presso lo studio.
Sony ha ora risposto per la prima volta. Il detentore della piattaforma PlayStation ha pubblicato una serie di messaggi di testo che, a suo dire, provano la condotta scorretta per cui Barret è stato licenziato.
I dettagli sullo scontro tra Sony e Barrett
Presentando un documento di 128 pagine che essenzialmente, riga per riga, confuta le affermazioni di Barrett, Sony chiaramente è pronta per combattere legalmente.
Nel documento si legge che, secondo Sony, Barrett è stato licenziato lo scorso marzo a seguito di reclami da parte delle risorse umane e di un'indagine che avrebbe rivelato che Barrett avrebbe "preso di mira un'impiegata di livello inferiore con cui non lavorava direttamente, inizialmente ha intrapreso una conversazione amichevole e ha progressivamente oltrepassato i limiti con l'impiegata facendo riferimenti al suo aspetto fisico o esprimendo il suo interesse per lei dal punto di vista sentimentale. Barrett ha cercato di creare un livello di intimità non professionale con le sue vittime".
E anche "Dopo appena tre settimane di permanenza della Vittima 5 presso Bungie, Barrett l'ha chiamata a tarda sera, mentre era ubriaco, e le ha raccontato dettagli intimi della sua vita privata e le ha chiesto chi frequentasse e quale fosse il suo 'tipo'. Quella sera le ha inviato una richiesta di amicizia su Instagram, che lei non ha accettato".
Gli avvocati di Barrett hanno risposto affermando che i messaggi sono presi fuori contesto: "Sony continua a scegliere in modo disonesto i messaggi di testo e le presunte conversazioni e a fare dichiarazioni non supportate e conclusive per diffamare Christopher e giustificare il suo licenziamento per evitare di pagargli quanto dovuto in base ai suoi accordi di lavoro. È significativo che Sony non includa i messaggi di testo completi come allegati, o il contenuto completo di queste conversazioni, e nulla nella risposta di Sony fornisce una base legale o fattuale legittima per licenziare Christopher per giusta causa."
"Christopher è fiducioso che quando saranno presentate tutte le prove, sarà chiaro che Sony ha messo in atto un piano per privarlo del suo ruolo e dei premi azionari che si è guadagnato per i suoi 25 anni di fedele servizio all'azienda." Secondo le stime, Barrett avrebbe dovuto ricevere 84 milioni di bonus.