Sony ha usato dei toni decisamente duri per motivare la sua contrarietà all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, come si può leggere nel testo pubblicato dall'organo antitrust inglese, CMA, sul suo sito ufficiale.
I contenuti del documento erano già stati resi noti da diversi resoconti giornalistici. Ma ora, documento alla mano, quelle che ad alcuni erano sembrate delle esagerazioni nel racconto della posizione di Sony, hanno invece trovato un riscontro preciso.
Dopo aver plaudito alla scelta della CMA di avviare la fase 2 delle indagini per decidere sull'acquisizione, i toni della multinazionale giapponese si fanno asprissimi. Sony considera l'acquisizione di Activision Blizzard dannosa per la competizione, per gli attori dell'industria, per l'innovazione e per i consumatori. A pagina 2 possiamo leggere: "La transazione rappresenta un punto di svolta che minaccia un'industria amata da centinaia di milioni di consumatori. " Sony passa quindi a il successo della serie Call of Duty, definendola "insostituibile" per le piattaforme da gioco, ossia "importante per attirare i giocatori su di una piattaforma", al punto che il suo ruolo non può essere definito soltanto dalle quote di mercato: "La transazione metterebbe questo contenuto sotto il controllo di Microsoft, dandogli un vantaggio senza precedenti."
Sony teme che dopo l'acquisizione, Microsoft escluda gli utenti PlayStation e PlayStation Plus da Call of Duty (Microsoft ha già negato più volte che questo sia il suo obiettivo). Per dimostrarlo Sony descrive il modus operandi di Microsoft con altre cinque acquisizioni e cita il fatto che Microsoft non abbia negato di voler portare la serie Call of Duty su Game Pass e non su PlayStation Plus.
Sony appare particolarmente aggressiva quando parla dei danni che deriverebbero dall'acquisizione per la concorrenza. In particolare afferma che a subire i danni maggiori sarebbero: i consumatori, perché costretti a spendere 450 dollari per un Xbox per giocare a Call of Duty, producendo una migrazione da PlayStation verso la piattaforma rivale; la concorrenza, ossia Sony stessa, che persa la serie Call of Duty ridurrebbe i suoi investimenti, perché non in grado di raggiungere una larga fetta di consumatori; e gli sviluppatori indipendenti, che ora possono puntare a diversi servizi per pubblicare i loro gioco, ma dopo l'acquisizione si troverebbero con il monopolio del Game Pass, che surclasserebbe PlayStation Plus.
A subire danni sarebbe anche il cloud gaming, visto che con Call of Duty Microsoft avrebbe un vantaggio notevole, che bloccherebbe gli investimenti nel settore di altre compagnie.
Insomma, a ben vedere l'intero testo ruota intorno alla serie Call of Duty e al suo ruolo nell'industria dei videogiochi, tale che Sony la considera più importante delle sue esclusive per il successo delle sue console, visto che la definisce "non replicabile". Kratos, che ha appena venduto 5,1 milioni di copie, sarà d'accordo?