A quanto pare i calciatori della Nazionale sono dei giocatori incalliti, tanto da fare le ore piccole giocando con la PS5 a titoli come Call of Duty, il che ha costretto il ct Luciano Spalletti a bandire la console di Sony dai ritiri per non compromettere le loro prestazioni in campo in vista degli Europei 2024, al motto "in Nazionale si sta sul pezzo, non si cazzeggia".
"Maglia, valori, orgoglio, responsabilità, non sono parole che uso a caso, anche se qualcuno deve averlo pensato...", ha detto Spalletti in un'intervista con la Gazzetta dello Sport. "Alcuni giocatori devono aver creduto che Spalletti abbaia e poi non ha i dentini, invece si sbagliano e ora ci sono delle cose che vanno messe in chiaro. Da qui in avanti le Playstation le lasciano a casa e non le portano più. Glielo invento io un giochino a cui pensare per distrarsi la notte. Vengono da me e gli do i compiti da fare la sera se non sono bastati quelli di giorno. Perché in Nazionale si sta sul pezzo, concentrati, non si cazzeggia."
Niente distrazioni in Nazionale, si deve lavorare duro
In realtà, il discorso di Spalletti è più ampio e non si limita solo ai videogiochi. Pur dovendo sopportare gli smartphone, l'allenatore vuole mettere un freno alle distrazioni durante i ritiri, che sia il fare le ore piccole su Call of Duty o avere la testa su Instagram.
"I cellulari devo sopportarli, ma non possono essere tenuti sul lettino dei massaggi e durante le cure", ha aggiunto il ct. "Ho parlato di videogiochi perché ci sono state cose che non mi sono piaciute. Voglio far rivivere i raduni e i ritiri di un tempo: vecchie abitudini e atmosfere. Cose semplici e sane. E Buffon in questo mi aiuterà. Se la modernità è giocare alla Playstation fino alle 4 di mattina quando c'è la partita il giorno dopo, allora questa modernità non va bene".
"Viviamo in un mondo che poco incentiva il duro lavoro, il sudarsi le cose. I ragazzi di oggi preferiscono mettere una foto su Instagram con il capello fatto piuttosto che abbassare la testa e pedalare. Questi non sono i valori che la mia Italia deve trasmettere. Si viene in Nazionale con gli occhi che ridono e con il cuore che batte e ci si sta come un branco di lupi che vanno in fila indiana per spingere il compagno davanti e non lasciare nessuno indietro. Gli italiani chiedono una Nazionale cazzuta e responsabile, solida e spavalda. Si viene in Nazionale per vincere l'Europeo non per vincere a Call of Duty."