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Square Enix conferma licenziamenti nelle divisioni occidentali, all'interno della ristrutturazione

Oltre al cambio di strategia, Square Enix si prepara anche a vari licenziamenti nelle divisioni occidentali, all'interno della ristrutturazione.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   13/05/2024
Square Enix conferma licenziamenti nelle divisioni occidentali, all'interno della ristrutturazione

La ristrutturazione annunciata da Square Enix coinvolge anche diversi licenziamenti, come sta emergendo in queste ore da parte di varie fonti all'interno del publisher, con le divisioni USA ed Europa colpite particolarmente da questi tagli di personale.

Non si tratta dunque solo di cancellazioni di progetti a causa di uno spostamento del focus della compagnia su meno giochi di più ampio respiro e possibilmente multiplayer: nella ristrutturazione rientra anche un numero ancora indefinito di licenziamenti, che sembra abbiano colpito soprattutto le divisioni occidentali della compagnia.

Secondo varie testimonianze, questi tagli al personale si faranno sentire particolarmente nelle sezioni dedicate al publishing, alla localizzazione e alla gestione dei progetti indie con l'etichetta Square Enix Collective.

Meno giochi e verso più persone

Square Enix e le sue IP
Square Enix e le sue IP

Non ci sono ancora informazioni precise perché le comunicazioni ufficiali arriveranno solo più avanti nel corso della settimana, ma è probabile che si tratti di tagli consistenti, con numerosi licenziamenti in questi settori della compagnia.

In seguito ai meeting interni che si sono tenuti nella giornata di oggi, diversi canali Slack di Square Enix sono stati chiusi, in modo da non diffondere ulteriori informazioni prima del tempo, mentre la compagnia non ha voluto commentare ufficialmente la questione, contattata da VGC e altre testate.

Gli ultimi risultati finanziari di Square Enix si sono dimostrati piuttosto negativi, con un crollo dei profitti di circa il 70% rispetto all'anno precedente, in parte dovuto anche alle perdite legate proprio alla riorganizzazione generale e alla cancellazione di progetti in corso, oltre evidentemente a performance non ottimali sul mercato.

La soluzione proposta dal nuovo CEO Takashi Kiryu è una riduzione dei progetti da portare avanti, che dovranno concentrarsi su titoli di grosso calibro e con maggiori possibilità di successo commerciale, oltre a un progressivo superamento delle esclusive per andare verso giochi multipiattaforma che possano raggiungere più utenti possibile.