Starfield è un gioco apprezzato e giocato, ma non significa che i fan accettino ogni singolo cambiamento o novità senza pensare. Come vi avevamo già segnalato, infatti, il giocatori hanno risposto all'arrivo delle mod a pagamento nel GDR con forza, pubblicando recensioni negative su Steam.
La somma delle recensioni più recenti su Steam, infatti, segnala un voto "Perlopiù negativo" con oltre 2.400 votazioni totali. La valutazione totale è inoltre solo "Nella media" con un 60% di responsi positivi su oltre 100.000 recensioni.
La risposta di Todd Howard alle critiche dei fan di Starfield
In un'intervista, Todd Howard ha risposto direttamente alle critiche e ha confermato l'intenzione di analizzare i prezzi di Bethesda per i contenuti di Creations, il che ovviamente non significa che dobbiamo aspettarci dei cambiamenti.
"Sentiamo anche noi questo feedback", ha detto Howard. "Prima di tutto dirò che il prezzo delle cose viene stabilito in base a ciò che abbiamo fatto in precedenza, sia nel Creation Club che in Fallout 76, e cerchiamo sempre di guardare a ciò che c'è là fuori, per assicurarci di dare valore a tutti e, se non lo facciamo, ci adegueremo sicuramente".
"L'unica cosa che voglio dire riguardo alla Trackers Alliance è che si trattava di un tentativo di fare qualcosa nel Creation Club, del tipo: "Riceverai un vestito speciale e un'arma speciale", volevamo metterli insieme e poi abbiamo pensato di fare un passo in più e inseriamoli all'interno di una missione".
"Ma ora abbiamo visto il feedback, giusto? E non vogliamo che l'impressione sia "oh no, questa sembra una fazione che stiamo facendo a pezzi per poi venderla a 700 crediti alla volta". Quindi penso che daremo un'occhiata a questo aspetto e al modo in cui forniamo contenuti di questo tipo, e se cambiare i prezzi o dividerli o cosa dovremmo fare. Quindi, un ottimo feedback da parte della comunità".
Howard ha comunque insistito sul fatto che la politica di Bethesda sulle mod a pagamento ha a cuore la salute della comunità dei modder.
"Per quanto riguarda, in particolare, i creatori là fuori, il nostro punto di vista è che molti di loro sono passati da hobbisti a professionisti. Ed è parte del nostro lavoro assicurarci che possano farlo e che vengano pagati e che vedano le ricompense monetarie se creano contenuti fantastici", ha detto Howard.
Nella stessa intervista Howard ha parlato anche di The Elder Scrolls 6.