La Commissione Europea ha annunciato recentemente che Valve e altre cinque compagnie sono state multate per aver bloccato regionalmente alcuni giochi PC venduti su Steam, andando così contro le leggi del mercato digitale unico europeo. Valve, in particolar modo, è stata multata senza alcuno sconto, in quanto "si è rifiutata di collaborare". Ora, la compagnia di Gabe Newell ha deciso di appellarsi alla decisione e ha risposto pubblicamente all'accaduto.
Valve spiega che la compagnia "fornisce chiavi di attivazione Steam in modo completamente gratuito" agli sviluppatori e queste chiavi vengono spesso vendute attraverso store di terze parti. Valve spiega che "circa il 3% di tutti i giochi disponibili su Steam (e di questi nessuno di proprietà di Valve) erano all'epoca soggetti alle contestazioni legate al blocco regionale in EEA".
La compagnia aggiunge: "crediamo che l'estensione di responsabilità definita dalla Commissione Europea nei confronti del fornitore di una piattaforma di vendita, in queste circostanze, non sia supportata da alcuna legge applicabile." Valve spiega che Steam ha smesso di vendere giochi bloccati regionalmente in EEA sin dal 2015, tranne nei casi nei quali fosse un obbligo dettato dalla legge (ad esempio, un certo gioco non poteva essere pubblicato in specifiche regioni, come la Germania).
Valve spiega infine che l'eliminazione dei blocchi regionali potrebbe causare l'aumento del prezzo di alcuni prodotti, per evitare che regioni dove vige una moneta di minor valore vengano prese d'assalto dai giocatori.
Se volete sapere gli esatti importi delle multe e quali altre compagnie siano state coinvolte nella decisione della Commissione Europea, potete trovare tutte le informazioni nella nostra notizia dedicata.
Infine, vi segnaliamo che Valve ha nuovi giochi in sviluppo.