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Il team di sviluppo di World of Warcraft di Blizzard si è sindacalizzato, ecco la risposta di Microsoft

Un nuovo team di Microsoft si è sindacalizzato: si tratta del team di sviluppo di World of Warcraft di Blizzard. Vediamo i commenti delle compagnie coinvolta.

NOTIZIA di Nicola Armondi   —   25/07/2024
Un personaggio femminile di World of Warcraft

Il team di sviluppo di World of Warcraft di Blizzard si è sindacalizzato. Più di 500 membri del team hanno aderito al Communications Workers of America e Blizzard Entertainment, la società controllata da Microsoft, ha riconosciuto il loro sindacato.

La World of Warcraft Game Makers Guild diventa così il primo sindacato di Activision Blizzard e il più grande tra gli studi di proprietà di Microsoft.

Le dichiarazioni delle compagnie

"Quello che abbiamo ottenuto in World of Warcraft è solo l'inizio", ha dichiarato Eric Lanham, membro della World of Warcraft Gamemakers Guild. "I miei colleghi e io ci stiamo impegnando per garantire salari, benefit e sicurezza del lavoro migliori attraverso validi contratti sindacali".

Una statua di World of Warcraft nel campus di Blizzard
Una statua di World of Warcraft nel campus di Blizzard

"Sappiamo che quando i lavoratori hanno la possibilità di parlare liberamente, è una vittoria su tutti i fronti per i dipendenti, per lo studio e per i fan di World of Warcraft che cercano la migliore esperienza di gioco possibile".

"Grazie al nostro sindacato, siamo pronti a 'tankare' ogni ostacolo, a curare ogni ferita e a fare da DPS nelle sfide che ci attendono. Insieme, garantiremo l'inclusione di tutti i ruoli lavorativi nello stesso sindacato".

Un portavoce di Microsoft ha dichiarato a Variety: "Continuiamo a sostenere il diritto dei nostri dipendenti di scegliere come essere rappresentati sul posto di lavoro, e ci impegneremo in negoziati in buona fede con il CWA mentre lavoriamo per un accordo di contrattazione collettiva".

Recentemente Bethesda Game Studios è diventato il primo studio di videogiochi Microsoft a sindacalizzarsi completamente sotto la Communication Workers of America.