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The Last of Us 2: Druckmann su Metal Gear Solid 2, embargo e trailer "ingannevoli"

The Last of Us 2 è stati protagonista di un'intervista di Kinda Funny a Neil Druckmann, che ha toccato vari aspetti anche su Metal Gear Solid 2, embargo e trailer "ingannevoli".

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   26/06/2020
The Last of Us Parte II
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The Last of Us 2 è stato universalmente apprezzato dalla critica ma si trova anche al centro di varie polemiche, alcune delle quali riguardanti alcune pratiche considerate di dubbia correttezza intraprese da Naughty Dog e Sony per preservare alcuni elementi della storia, che hanno portato a uno strettissimo embargo sulle recensioni che limitava le informazioni da fornire e a un montaggio dei trailer particolare, da alcuni considerato ingannevole.

Prima di proseguire, segnaliamo che i contenuti di questa news rappresentano potenziali spoiler, dunque evitate di leggere se non volete anticipazioni sulla storia.

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Nel corso di un'intervista andata in scena su Kinda Funny, Neil Druckmann ha parlato degli argomenti in questione, spiegando perché siano state intraprese queste decisioni che potevano chiaramente risultare controverse e riferendosi anche a Metal Gear Solid 2 come una fonte d'ispirazione per The Last of Us 2, con cui effettivamente condivide alcune caratteristiche sulla gestione dei personaggi e anche sul modo in cui venne pubblicizzato all'epoca.

"Proviamo a pensare a che tipo di gioco vorremmo giocare e quali siano le aspettative per questo", ha affermato Druckmann, aggiungendo poi il parallelo con il gioco di Hideo Kojima: "Metal Gear Solid 2 è uno dei miei giochi preferiti e non c'è dubbio che abbiamo preso ispirazione da quello. So che ci sono persone che lo odiano, ma io ho amato quel gioco e ricordo di aver visto i trailer all'E3, a uno dei primi e£ a cui sono stato, e mi rendo conto di essere stato ingannato in qualche modo. Hanno cambiato alcune scene e boss battle, si vedeva sempre Snake e mai Raiden", ricorda Druckmann.

In ogni caso, il director ha giudicato grandiosa la trovata di Hideo Kojima, che ha ingannato tutti nascondendo l'esistenza di Raiden al mondo fino all'uscita del gioco. Questa stessa mentalità è stata utilizzata per The Last of Us 2, i cui trailer sono stati montati ad arte per nascondere alcuni aspetti della storia e le recensioni pre-lancio sono state sottoposte a un rigidissimo embargo sulle informazioni per nascondere diverse caratteristiche dei personaggi e della trama.

Si trattava di preservare l'esperienza di gioco: "Rendere pubbliche le informazioni era come dare via un po' di quella magia che sarebbe stata tolta dall'esperienza", secondo Druckmann. "So che ci sono persone che devono sapere tutto del gioco ma questo non è il modo in cui noi ragioniamo e lavoriamo, dunque abbiamo cercato di fare il possibile per proteggere l'esperienza di gioco, non c'era nessuna intenzione di ingannare l'utenza per far acquistare il titolo su false promesse".

Anche la questione delle recensioni è controversa e la cosa era stata fatta presente a Naughty Dog anche dai PR, che avevano anticipato come imporre un embargo così restrittive sulle informazioni avrebbe scatenato delle proteste: "Se non ci fossero state delle restrizioni, sapevo che le recensioni avrebbero cercato di aggiungere qualche informazione anche per superare le altre, dunque è diventato necessario imporre delle limitazioni alla diffusione di dettagli e, di contro, affrontare noi alcune rimostranze e proteste".

Quale ora fa è emerso dalla stessa intervista che non c'è nessun DLC previsto per The Last of Us 2, così come non ci sono informazioni sul multiplayer. Nel frattempo, è partita anche una petizione che chiede la riscrittura della storia.

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