Da molto tempo ormai i giocatori stanno attendendo la componente multiplayer di The Last of Us Parte 2. Ufficialmente del progetto sappiamo poco o nulla, se non che inizialmente era previsto pochi mesi dopo il lancio del gioco base, segno che evidentemente i piani di Naughty Dog sono cambiati in corso d'opera, cosa suggerita anche dagli annunci di lavoro pubblicati dallo studio e i numerosi rumor usciti nei mesi scorsi. Nell'ultimo episodio di Grubbsnax, il giornalista di VentureBeat Jeff Grubb ha voluto dire la sua sulla componente online di The Last of Us Parte 2, affermando che si tratterà di un progetto ben più grande di un semplice "Fazioni".
Fazioni, per chi non lo sapesse, era la componente multiplayer del primo The Last of Us, incentrata su tre modalità PvP dove l'esito degli scontri influenzava le sorti della fazione scelta dai giocatori. Non bastava vincere i match per assicurare il benessere del proprio clan, ma era necessario anche completare alcune missioni casuali, con grossi malus in caso di fallimento.
Nel podcast Grubb ha suggerito ai giocatori di non aspettarsi una semplice modalità Fazioni in continuità con quella vista nel primo capitolo, ma piuttosto qualcosa di più grande e dunque differente. Inoltre, corroborando le voci di corridoio degli scorsi mese, il giornalista di VentureBeat si aspetta che il multiplayer verrà pubblicato come un titolo standalone, dunque slegato da The Last of Us Parte 2, rappresentando uno dei 10 giochi live service che Sony intende pubblicare entro il 2026.
Ovviamente parliamo di informazioni non ufficiali e che dunque non c'è nulla di confermato. Detto questo, negli ultimi giorni le voci di corridoio legate alla serie The Last of Us si sono intensificate, ad esempio si parla anche di un remake del primo gioco in uscita quest'anno su PS5, segno che forse oltre al fumo c'è anche dell'arrosto. Staremo a vedere.