La storia dei videogiochi è un argomento poco dibattuto, nonostante sia fondamentale per capire il nostro medium e come funziona. Intervistato da Eurogamer, Chris Kohler dello studio di sviluppo Digital Eclipse, cui dobbiamo il recente The Making of Karateka, ha spiegato cosa significa studiare davvero la storia e come questa possa aiutarci a comprendere anche alcuni titoli moderni.
Digital Eclipse, per inciso, è uno studio specializzato nello studio dei titoli del passato, che ha pubblicato alcune delle migliori raccolte a tema degli ultimi anni e che si prodiga in operazioni come quella di Wizardry: Proving Grounds of the Mad Overlord per cercare di far capire alle nuove generazioni da dove veniamo.
Kohler: "Parlando di Karateka, è come se questo gioco avesse ispirato in modo specifico una generazione di designer arrivata successivemente. Non giochi simili, ma proprio quel gioco là. Quando giochi a The Last of Us, puoi tracciare una linea nel passato. Se chiedi a Neil Druckmann cosa lo abbia ispirato e continui ad andare all'indietro, arriverai fino a Karateka. Ma il punto è che le persone non lo sanno perché gran parte del gioco è stata dimenticata. Se lo giochi e basta, pensi, 'Oh, questo è un videogioco.' Ma se capisci prima che è stato il primo videogioco che le persone hanno sentito come un piccolo film, che aveva tutti questi elementi cinematografici che raccontavano la storia - se capisci questo lo apprezzi molto di più."
Se volete maggiori dettagli, leggete la nostra recensione di The Making of Karateka.