The Order: 1886 avrà mai un sequel? Stando a quanto dichiarato in un'intervista da Ru Weerasuriya, CEO di Ready at Dawn, il gioco dispone di solide basi narrative, che erano state pensate per qualcosa di più di un singolo capitolo. Cerchiamo dunque di fare un po' di chiarezza.
Pubblicato nel febbraio del 2015, The Order: 1886 racconta di un gruppo di agenti speciali che operano nella Londra vittoriana, discendenti dei Cavalieri della Tavola Rotonda e pronti a contrastare l'avanzata di un esercito di creature malvagie.
Un third person shooter graficamente spettacolare, ancora oggi una delle cose migliori che si siano viste su PlayStation 4. "Una delle più grandi motivazioni che avevamo durante lo sviluppo di The Order: 1886 era quella di dimostrare di cosa fosse davvero capace una piattaforma di nuova generazione", ha detto Weerasuriya.
Al tempo stesso, tuttavia, molti utenti e la stampa di settore si sono lamentati per l'eccessiva brevità dell'esperienza, completabile nel giro di sei ore. Una posizione legittima, secondo il CEO di Ready at Dawn, ma che va legata alle aspettative che ogni utente nutre nei confronti di un determinato prodotto: a suo avviso, The Order: 1886 non è mai stato un titolo che potesse garantire una durata assimilabile a quella di un open world.
Per Weerasuriya, i limiti del gioco risiedevano più che altro nella sua natura di episodio d'esordio per il franchise: "Eravamo concentrati sul creare delle basi narrative solide, che consentissero di raccontare delle storie in tanti modi diversi. C'è stato un momento in cui questo aspetto ha monopolizzato il nostro lavoro, ma immagino sia normale quando dai vita a una nuova proprietà intellettuale."
"Devi impostare la struttura del prodotto e non hai tempo per fare tutto, dunque cerchi di introdurre un numero limitato di meccaniche, che possano poi essere estese e arricchite con un eventule sequel, senza preoccuparsi a quel punto di presentare nuovamente il mondo di gioco e i suoi personaggi."
Dunque vedremo un sequel di The Order: 1886? "È difficile per me rispondere a questa domanda", ha detto il producer del gioco, "dunque fornirò la stessa risposta che avrei dato in passato, prima del lancio. Si tratta di una proprietà intellettuale con moltissimo lavoro dietro."
"Abbiamo stabilito nel dettaglio chi fosse ognuno dei personaggi, da dove venisse, cosa ci fosse dietro la storia. (...) Ci siamo chiesti da dove saremmo partiti e verso dove saremmo andati, dunque dal punto di vista narrativo c'è molto materiale già pronto (per un eventuale sequel, NdR)."
A voi piacerebbe un nuovo episodio di The Order: 1886? Nel caso, cosa dovrebbero fare gli sviluppatori di Ready at Dawn per concretizzare appieno l'ambiziosa visione che stava dietro al progetto? Quali sono i punti di forza e i limiti del gioco originale? Parliamone.
