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Unity licenzia altri 600 dipendenti e chiuderà la metà degli uffici, ma per il CEO va tutto bene

Unity sta procedendo al licenziamento di altri 600 dipendenti nell'ambito del terzo taglio di personale operato in meno di un anno, ma per il CEO va tutto bene.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   03/05/2023
Unity licenzia altri 600 dipendenti e chiuderà la metà degli uffici, ma per il CEO va tutto bene

Unity sta procedendo a effettuare altri 600 licenziamenti e chiuderà la metà degli uffici, passando dagli attuali 58 a meno di 30 nei prossimi anni, ma per il CEO John Riccitiello va tutto bene: si tratta di una ristrutturazione che consentirà all'azienda di crescere.

Terzo taglio al personale effettuato in meno di un anno (ricordate i 300 licenziati da Unity lo scorso gennaio?), l'operazione determinerà una diminuzione dell'8% della forza lavoro totale dell'azienda, che scenderà a circa 7.000 impiegati in tutto il mondo.

"Ci stiamo riorganizzando per poter crescere di nuovo", ha dichiarato Riccitiello, sostenendo che i licenziamenti ridurranno il numero di figure manageriali intermedie all'interno dell'organizzazione, il tutto mentre si pianifica un ritorno al lavoro in ufficio per almeno tre giorni a settimana a partire da settembre.

Per il momento i risultati sembrano dare ragione al CEO, nel senso che lo scorso febbraio Unity ha annunciato il primo trimestre chiuso in positivo da parecchio tempo.