Quest'oggi, con l'annuncio della vendita di Crystal Dynamics, Eidos e Square Enix Montreal a Embracer Group, si è iniziato a parlare dei dati di vendita delle varie saghe videoludiche occidentali di Square Enix. Mat Piscatella, analista capo di The NPD Group, ha affermato però che non ci si dovrebbe fidare troppo di report che citano solo le "unità" vendute, invece che indicare i guadagni effettivi.
In traduzione, Piscatella afferma: "Si deve fare attenzione con qualsiasi report "di vendita" per i giochi che include solo le unità, specialmente se quel gioco è stato parte di un servizio in abbonamento o se ha visto sconti notevoli (-90% per esempio) su piattaforme come Steam. I numeri delle vendite in unità possono essere MOLTO facilmente gonfiate".
Il discorso di Piscatella è molto semplice. Vendere, ad esempio, 5 milioni di un gioco non significa per forza aver venduto molto, se una buona fetta di queste unità sono state piazzate tempo dopo la finestra di lancio e solo attraverso svendite a prezzi bassissimi. Lo stesso discorso si applica sulle piattaforme hardware, che hanno prezzi molto diversi e quindi hanno più senso se calcolate in dollari/euro che in unità.
Un utente di Twitter, in risposta a Piscatella, fa un esempio: Ratchet & Clank Rift Apart è diventato il più venduto della saga, ma il vero successo è il fatto che al D1 era stato venduto a 70 dollari, invece dei 40 dollari dei giochi passati. Il numero di unità è si superiore, ma è il prezzo quasi doppio che rende veramente di successo questo gioco.
A tutto questo, sommiamo anche che bisogna ricordare che lo sviluppo di un gioco non costa sempre uguale e che certi team (per numero di persone impiegate, regione geografica e molti motivi) costano molto, quindi anche vendere milioni di unità non basta per generare veri guadagni.