La voce della doppiatrice di Goku, Masako Nozawa, verrà riprodotta con l'intelligenza artificiale al fine di utilizzarla in progetti che tuttavia non implichino forme di recitazione: lo ha annunciato l'agenzia di doppiaggio giapponese Aoni Production.
Grazie a un accordo con CoeFont, società che si occupa appunto di queste tecnologie, la voce di Nozawa, che il prossimo 25 ottobre compirà ben 88 anni, verrà convertita in digitale e utilizzata per dialoghi sia in giapponese che in inglese, ma non con l'intento di sostituire l'attrice.
Da questo punto di vista l'annuncio sembra molto chiaro, onde evitare qualsiasi polemica: l'intelligenza artificiale consentirà di ascoltare la doppiatrice di Goku nell'ambito di esperienze "non recitate", quindi ad esempio la si potrà utilizzare per assistenti virtuali, robot interattivi e altri dispositivi elettronici "parlanti".
"Vogliamo specificare che non forniremo questo servizio per progetti collegati in qualsiasi modo alla recitazione, ad esempio animazione o doppiaggi in lingue straniere", hanno spiegato le aziende coinvolte. "Ci limiteremo a sviluppare voci IA multilingua per prodotti che non abbiano a che fare con questo specifico campo."
Una risorsa o un rischio?
Abbiamo ascoltato la voce di Masako Nozawa mentre lavoravamo alla recensione di Dragon Ball: Sparking! Zero e in mille altri contesti, in primis animati, che vedevano la presenza di Goku. Come detto, tuttavia, l'attrice giapponese si avvicina ai novant'anni e potrebbe non lavorare per sempre.
L'opportunità offerta da Aoni Production e CoeFont è dunque da un lato suggestiva, dall'altro inevitabilmente pericolosa e viziata da questione etiche che non possono essere ignorate, pur al netto dell'impegno che le due aziende hanno sottoscritto per quanto concerne l'impiego di questa tecnologia.
Non è infatti un caso se i sindacati dei doppiatori abbiano da tempo intrapreso una battaglia per evitare che i produttori possano costringerli ad accettare che le loro voci vengano riprodotte grazie all'intelligenza artificiale.