L'AGCOM ha colpito ancora, con una nuova multa per Vodafone, TIM e Wind Tre, i principali operatori storici (mobile e fissi) del nostro paese. Questa volta la causa scatenante è stata rappresentata dai costi introdotti per l'esaurimento del credito su contratti prepagati, come state per leggere.
L'AGCOM ha inferto una multa da più di 2 milioni di euro a Vodafone Italia, TIM e Wind Tre; ciò è stato annunciato con un comunicato stampa e con la pubblicazione sul sito dell'AGCOM delle delibere 495/19/CONS (Vodafone), 496/19/CONS (TIM) e 497/19/CONS (Wind Tre). Tutti gli operatori citati (con l'eccezione di 3 Italia, che però rientra nella società Wind Tre) hanno cominciato ad applicare dei costi aggiuntivi per i clienti che esaurivano il proprio credito telefonico senza provvedere al più presto ad una ricarica.
Ecco la descrizione della vicenda da parte dell'AGCOM: "Se l'utente di un contratto prepagato esaurisce il proprio credito e non effettua una ricarica utile al rinnovo dell'offerta, gli operatori non bloccano più il traffico in uscita ma lo rendono disponibile pur in assenza di una volontà espressa dall'utente medesimo, addebitando un costo aggiuntivo ai clienti che, anche inconsapevolmente o involontariamente, fruiscono dei servizi voce, SMS e dati. Il costo del traffico erogato viene poi detratto dalla successiva ricarica".
Questo atteggiamento adottato da Vodafone, TIM e Wind Tre sarebbe però in contrasto con la normativa del settore; da qui una multa di 696 mila euro per ogni operatore, superando così i due milioni di euro complessivi.
Vodafone, TIM, Wind Tre: multa da 2 milioni di euro dall'AGCOM per costi di ricarica in ritardo
Gli operatori Vodafone, TIM e Wind Tre hanno introdotto costi per chi effettua ricariche in ritardo: arriva la multa dall'AGCOM, superiore ai 2 milioni di euro.