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Writers Guild of America, sciopero degli sceneggiatori interrotto: raggiunto un accordo

La Writers Guild of America ha interrotto lo sciopero degli sceneggiatori che andava avanti ormai da mesi: è stato raggiunto un accordo provvisorio con i produttori.

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   25/09/2023
Writers Guild of America, sciopero degli sceneggiatori interrotto: raggiunto un accordo

La Writers Guild of America ha annunciato il raggiungimento di un accordo provvisorio con i produttori e di aver dunque interrotto lo sciopero degli sceneggiatori che andava avanti ormai da mesi, determinando il rinvio di svariati progetti cinematografici e televisivi.

Si tratta di una situazione che si protrae da ben 146 giorni e ha avuto fin da subito gravi conseguenze, come il blocco della produzione di Stranger Things 5 o il rinvio di Spider-Man: Beyond the Spider-Verse e il sequel di Ghostbusters.

Nei prossimi giorni i membri della WGA voteranno se accettare o meno l'accordo, che a quanto pare soddisfa la maggior parte delle richieste avanzate dagli sceneggiatori, fra cui l'aumento delle royalty per i contenuti in streaming e la garanzia che l'intelligenza artificiale non interferirà con crediti e compensi degli autori.

"Possiamo dire, con grande orgoglio, che questo accordo è eccezionale, con guadagni significativi e tutele per gli scrittori in ogni settore di appartenenza", ha dichiarato il comitato di negoziazione della WGA nel messaggio inviato ai membri domenica scorsa.

Tutto risolto?

Lo sciopero degli sceneggiatori
Lo sciopero degli sceneggiatori

La fine dello sciopero non significa purtroppo che tutti i problemi siano stati risolti, visto che ci sono decine di migliaia di attori che ancora protestano e dunque gli unici spettacoli che potrebbero riprendere la produzione nell'immediato sono quelli privi appunto di attori, come ad esempio i talk show.

Ci sono inoltre più di 100.000 lavoratori dietro le quinte in stato di agitazione: registi, operatori di ripresa, pubblicitari, truccatori, scenografi, tecnici, parrucchieri e direttori della fotografia che continuano a lottare per poter contrattare condizioni di lavoro migliori.