La senatrice democratica Maria Cantwell, rappresentante dello Stato di Washington, ha parlato di monopolio da parte di Sony sul mercato dei videogiochi giapponesi, all'interno di una discussione sui rapporti commerciali tra USA e Giappone.
All'interno di una riunione sulla "Trade Policy Agenda" presidenziale del 2023, la Cantwell ha riferito che è stato rilevato un "98% di monopolio in mano a Sony per quanto riguarda il mercato dei videogiochi high-end in Giappone, cosa che viene avallata dal governo giapponese che consente alla compagnia di utilizzare condotte anti-competitive attraverso accordi di esclusiva e finanziamenti ai publisher".
La senatrice si è rivolta alla rappresentante del commercio USA Katherine Tai, chiedendo una posizione in merito, per quanto riguarda i rapporti commerciali con il Giappone. Quest'ultima si è dimostrata sorpresa, non avendo presente precisamente la situazione del mercato videoludico, ma ha riferito di seguire la questione.
La cosa può risultare strana, ma è chiaramente un riflesso dell'attuale battaglia legale ed economica tra Microsoft e Sony per l'acquisizione di Activision Blizzard, che sta avendo delle propaggini anche politiche, a questo punto. Entrambe le compagnie stanno effettuando del lobbismo per portare avanti le proprie posizioni distinte e la Cantwell, essendo rappresentante dello Stato di Washington dove ha sede Microsoft, sta propugnando la posizione della compagnia.
È interessante notare come la percentuale del 98% adottata dalla senatrice sia derivata dall'artificiosa decisione presa da alcuni organi antitrust come la CMA britannica e l'FTC USA, di escludere Nintendo e PC dal mercato videoludico, riducendo tutta la questione dell'acquisizione Activision Blizzard a uno scontro fra Microsoft e Sony in modo da forzare l'idea che tale acquisizione possa portare a un eccessivo vantaggio per Xbox. In questo caso, la situazione indicata potrebbe essere effettivamente in linea con le quote di mercato videoludico attuale in Giappone, se si escludono gli altri concorrenti come fatto da CMA e FTC.
Difficile pensare che l'interrogazione della Cantwell possa portare a qualcosa, anche perché si parla di mercato giapponese che segue regole proprie in base a cultura e tradizioni specifiche a prescindere anche da accordi commerciali e condotte che possono avere poco a che fare con gli organi antitrust occidentali, ma è significativo vedere come le propaggini della guerra tra PlayStation e Xbox per Activision Blizzard siano arrivate anche nelle aule politiche.
Nel frattempo, la Commissione Europea ha rinviato nuovamente il suo verdetto sull'acquisizione, che a questo punto dovrebbe arrivare dopo quello della CMA britannica.