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Xbox e Activision: la CMA ha bloccato l'acquisizione anche per i prossimi 10 anni

Dal documento finale, emerge che il blocco imposto dalla CMA all'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft ha durata decennale.

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   01/05/2023
Xbox e Activision: la CMA ha bloccato l'acquisizione anche per i prossimi 10 anni

Dal documento finale pubblicato dalla CMA britannica sull'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft emerge un dettaglio interessante che era probabilmente sfuggito a una prima visione: il blocco imposto dall'antitrust del Regno Unito ha validità decennale, ovvero l'operazione resterebbe bloccata per i prossimi 10 anni.

Il solito Idas, utente di ResetEra che ha seguito l'evoluzione dell'acquisizione di Activision Blizzard fin dall'inizio, ha pubblicato un approfondito resoconto sul documento finale pubblicato dalla CMA, da cui emerge anche questo dettaglio non di poco conto: il blocco proibisce l'acquisizione e impedisce alle parti di tentare un'operazione simile per un periodo prolungato.

"La nostra pratica standard è di impedire future acquisizioni tra le parti coinvolte per i successivi 10 anni, in assenza di eventuali modifiche alle circostanze". Ovviamente questo resta comunque in attesa dell'eventuale corso che potrebbe seguire la richiesta di appello al CAT già effettuata da Microsoft e Activision Blizzard, ma se questa non dovesse avere esito positivo il giudizio della CMA sull'operazione rimarrebbe invariato per i prossimi 10 anni.

L'analisi effettuata da Idas prende poi i considerazione numerosi altri aspetti del documenti, dal quale emerge come la CMA si sia concentrata soprattutto sui presunti rischi legati al mercato del cloud gaming. Sembra peraltro che l'antitrust britannica sia praticamente la più fervente sostenitrice di un futuro radioso per il cloud gaming, visto che sia Microsoft che altre parti interpellate non sono sembrate così convinte di una grande espansione in questo settore.

La casa di Redmond ha infatti riferito che il cloud viene utilizzato principalmente per delle prove sui giochi, in attesa di effettuare il download dei giochi e che in futuro la maggiore potenza computazionale dei dispositivi mobile possa comunque portare gli utenti a preferire l'uso dei giochi in locale piuttosto che in streaming, ma la CMA è rimasta solidamente ancorata alla sua convinzione sul fatto che il cloud gaming rappresenti un mercato in forte ascesa nei prossimi anni, con Microsoft che avrebbe un ruolo di rilievo all'interno di questo. Tale motivazione è essenzialmente alla base del blocco imposto all'acquisizione di Activision Blizzard, come abbiamo visto.