Xbox Series X non utilizza frequenze variabili per processore e GPU come invece fa PS5, dichiarando in tal modo TFLOPS superiori rispetto all'uso di clock stabili: lo ha dichiarato in maniera abbastanza esplicita Jason Ronald, director of program management presso Xbox.
La frecciata, se così vogliamo chiamarla, è stata tirata alla console Sony nel corso di una nuova intervista in cui Ronald ha ribadito, come fatto da Phil Spencer, che i vantaggi hardware di Xbox Series X emergeranno anche in tal senso, grazie alla consistenza e alla prevedibilità delle prestazioni.
"Ci concentriamo sull'ottimizzazione dell'esperienza di sviluppo, così che ciò possa portare alla migliore esperienza per il giocatore, anziché andare a caccia di numeri da record. Abbiamo sempre parlato di performance consistenti e sostenibili", ha detto il director of program management.
"Avremmo potuto usare clock forzati e frequenze variabili, ma la realtà è che questo tipo di approccio rende più difficile per gli sviluppatori ottimizzare i propri giochi, sebbene ci avrebbe consentito di sprigionare una quantità di TFLOPS superiori a quelli di cui disponevamo."
Ronald ha anche accennato alla velocità dell'SSD di Xbox Series X rispetto a PS5, dicendo che "le cose vanno al di là di numeri che potremmo o non potremmo aver dichiarato." La console Microsoft nasconde ancora qualche sorpresa?