Xenoblade Chronicles 3 sembra essere realtà, con alcune conferme sull'esistenza del terzo capitolo in sviluppo da parte di alcuni insider a stretto giro dopo la rivelazione dell'attrice inglese Jenna Coleman, coinvolta nel doppiaggio.
Dopo quanto riferito dalla doppiatrice di Melia, dunque, anche il noto giornalista Imran Khan, sulle pagine di Fanbyte, sembra confermare che Xenoblade Chronicles 3 è effettivamente in sviluppo, anche se ovviamente si tratta sempre di informazioni non ufficiali e da prendere come voci di corridoio.
Secondo quanto riferito dal sito in questione, varie "fonti" non meglio identificate ma vicine al progetto avrebbero confermato che un nuovo Xenoblade Chronicles è in sviluppo e sarebbe già nelle fasi finali della lavorazione, dunque presumibilmente non lontano dall'uscita vera e propria, tuttavia questa potrebbe essere rimandata o comunque bloccata "per varie ragioni".
Il terzo gioco della serie in sviluppo presso Monolith Soft sarebbe un seguito diretto di Xenoblade Chronicles 2, che è attualmente il capitolo più venduto della serie. Xenoblade Chronicles 3, che dovrebbe rappresentare la conclusione della trilogia, è ambientato in un futuro distante, dove dovrebbero esserci pochi personaggi di ritorno dai capitoli precedenti, che sono sopravvissuti dopo la morte dei personaggi umani presenti nei primi due episodi.
Tra questi protagonisti di ritorno dovrebbe esserci Melia, considerando la presenza di Jenna Coleman nel doppiaggio. Secondo le fonti di Fanbyte, sembra che Xenoblade Chronicles dovesse essere annunciato già nei mesi scorsi, ma a causa dei problemi organizzativi legati alla pandemia da Covid-19 i programmi siano stati modificati, anche se la presentazione potrebbe comunque avvenire entro la fine del 2021.
Tra le novità, sembra che il nuovo capitolo punti a mostrare una maggiore quantità di personaggi su schermo contemporaneamente rispetto ai titoli precedenti, sia per quanto riguarda i personaggi giocabili che i nemici, cosa che dovrebbe dare vita a situazioni più vivaci e dinamiche.