Una categoria molto forte su App Store è proprio quella dei remake, e non c'è bisogno di scervellarsi in particolar modo per capire il perché: si tratta di produzioni relativamente poco costose che, se proposte ad un prezzo interessante, possono avere il doppio vantaggio di attirare sia i fan dell'originale sia i neofiti che non hanno mai avuto modo di cimentarsi con il materiale sorgente. E' certamente questo il caso di Prince of Persia Classic, che dietro ad una grafica completamente rinnovata nasconde l'essenza (quasi) inalterata dello storico action game.
This is Persiaaaa!
Nel nome del più ligio rispetto della materia originale, Ubisoft non ha apportato alcuna variazione alle basi del gioco, a partire da una trama che è rimasta identica a quella del 1989 con l'unica differenza di venire narrata da alcune brevi -e piuttosto mediocri- sequenze in CG: l'utente deve dunque guidare il protagonista attraverso le segrete di un palazzo per raggiungere e salvare la principessa tenuta in ostaggio dal malvagio Jaffar. Contestualmente, nemmeno la struttura ludica è stata alterata se non in maniera minima, e chiunque abbia avuto modo di giocare l'originale o uno degli svariati porting o remake si troverà immediatamente su un terreno familiare. A tutti gli altri basti sapere che Prince of Persia Classic è un action game bidimensionale fortemente sbilanciato sulla componente platform, nel quale il protagonista deve superare livelli irti di trappole ed insidie potendo contare praticamente solo sulla sua corsa e sulla sua capacità di saltare ed appendersi alle sporgenze. Niente acrobazie fantascientifiche, slow-motion, power up oppure upgrade da sbloccare lungo il percorso: gli unici oggetti che si troveranno sul proprio cammino saranno una spada per affrontare a duello i nemici e delle ampolle utili a ripristinare la propria energia vitale. Com'è ovvio, ci si trova davanti ad un titolo fortemente old school, che in quanto tale va affrontato: il livello di difficoltà è decisamente superiore alla media odierna del genere e molte sezioni si appoggiano ad uno spietato trial and error, anche se non mancano alcune concessioni alla modernità. Vi sono dunque dei checkpoint che limitano sensibilmente l'entità della frustrazione, ed alcuni accorgimenti visivi che forniscono all'utente degli indizi su come proseguire. Essendo un prodotto sviluppato oltre vent'anni fa, alcune sue componenti possono risultare inevitabilmente anacronistiche, un aspetto che viene comunque compensato da un level design eccezionale che ancora oggi dà sfoggio della sua brillantezza.
Sul fronte grafico, invece, Prince of Persia Classic può contare su un totale makeover stilisticamente affine a quello delle precedenti versioni per XBLA e PSN: la definizione dello schermo di iPhone esalta l'ottima qualità dei fondali, mentre sui modelli dei personaggi si sarebbe potuto fare decisamente di più, specialmente per quel che riguarda delle animazioni un po' troppo nervose e slegate fra loro. Purtroppo la produzione Ubisoft mette il piede in fallo in quello che è uno degli aspetti fondamentali del gameplay di Prince of Persia, ovvero la precisione del sistema di controllo, che qui lascia parecchio a desiderare. Colpa dello slider virtuale posto nell'angolo sinistro del touchscreen che in teoria dovrebbe consentire di dosare in maniera fluida la velocità dei movimenti del protagonista, ma che in realtà si dimostra ben poco adatto allo scopo, costringendo l'utente ad una progressione a singhiozzo per non rischiare di perdere il controllo del personaggio su schermo. Sul fronte della longevità è presto detto: il limite di tempo di 60 minuti per raggiungere la principessa fa capire come Prince of Persia Classic non sia un'avventura particolarmente lunga, e le due modalità aggiuntive (una priva del countdown e l'altra che costringe a completare il gioco senza morire) non costituiscono un incentivo sostanzioso al di là degli obiettivi del Game Center.
Conclusioni
Prince of Persia Classic è un apprezzabile tributo al capolavoro di Jordan Mechner, che però non è esente da difetti riguardanti la qualità del remake grafico e la precisione del sistema di controllo. Alla luce di questi elementi, ci sentiremmo di indirizzare chiunque voglia ripercorrere il cammino del principe alle migliori versioni per XBLA e PSN: tuttavia, il prezzo estremamente invitante dell'applicazione e la prospettiva di avere sempre in tasca una vera e propria pietra miliare del mondo dei videogiochi possono rappresentare due validi motivi d'acquisto per un titolo con cui è comunque necessario scendere a qualche compromesso.
PRO
- Gameplay ancora appassionante
- Alto livello di sfida
- Buon mix di vecchio e nuovo
CONTRO
- Sistema di controllo impreciso
- Graficamente non impeccabile
- La longevità non è il suo forte