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Morte ai non-morti!

Il sequel "spirituale" di Burn Zombie Burn! ripropone il medesimo mix di grafica cartoonesca, morti viventi e meccaniche da twin analog shooter

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   10/04/2012
All Zombies Must Die!
All Zombies Must Die!
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Quando abiti in una città che si chiama Deadhill, è chiaro che può succedere qualsiasi cosa. Jack, il protagonista di All Zombies Must Die! ne è consapevole, dunque lo scatenarsi di un'improvvisa invasione di zombie non lo coglie più di tanto impreparato. La sua esperienza di videogiocatore incallito gli ha più e più volte indicato la via in momenti del genere, e così il ragazzo imbraccia la prima arma che gli capita sotto mano e comincia a far fuori (di nuovo) i non-morti, finché non si accorge che, barricata nella stazione di polizia, c'è la sua ex ragazza Rachel. Insieme a Brian e Luxo, sono questi i protagonisti del nuovo titolo sviluppato da Doublesix Games, team formato dagli autori dello spettacolare Geometry Wars: Galaxies, che si cimentano ancora una volta con il filone dei twin analog shooter dopo Burn Zombie Burn!.

Morte ai non-morti!

Gli elementi in ballo sono più o meno gli stessi: un character design che strizza l'occhio ai cartoni animati, ponendosi dunque in antitesi con un tema macabro come quello dei morti viventi; una buona varietà di armi, in questo caso potenziabili tramite l'acquisizione di materiali e dunque una procedura di crafting; la presenza di elementi RPG relativi ai personaggi, che a seconda degli zombie eliminati aumentano il proprio livello d'esperienza e guadagnano punti spendibili per migliorare le varie abilità. All Zombies Must Die! è disponibile sulla piattaforma digitale Xbox LIVE dallo scorso dicembre ed è approdato in seguito su PlayStation Network. La versione PC, acquistabile su Steam per 9,99 euro, si pone dunque come l'ultima arrivata ma non presenta differenze di sorta con quanto visto su console, al di là di qualche problema di compatibilità con il controller per Xbox 360: purtroppo non siamo in alcun modo riusciti a far funzionare lo stick analogico destro durante le nostre prove, cosa che ci ha costretto a ripiegare sui controlli con mouse e tastiera. Una combinazione non proprio idilliaca per uno sparatutto di questo tipo.

Spara e fuggi

Il gameplay del prodotto targato Doublesix Games non implica necessariamente l'uso delle armi da fuoco per farsi largo fra gli zombie, anche se sarebbe stato meglio insistere su quel punto. Prendere a pugni i nemici oppure colpirli con una mazza, infatti, si rivela una pratica molto lenta anche se il nostro personaggio gode già di qualche potenziamento, e nei casi di soverchiante superiorità numerica (praticamente sempre) tale approccio costringe a muoversi spesso e continuare a colpire disperatamente.

Morte ai non-morti!

Il primo fucile arriva dunque come una benedizione, e nonostante il limite dei due colpi in canna (che costringe a ricaricare sempre, visto che i morti viventi di norma vanno giù con un singolo pallettone solo se li colpiamo a bruciapelo) svolge perfettamente il proprio lavoro, anche contro gruppi molto numerosi. Eliminare gli zombie produce bonus di vario genere, dai "panini" che ripristinano la barra della salute alle essenziali munizioni, passando per una serie di materiali che si ottengono in determinate situazioni e che possono risultare utili per la creazione di nuove armi. Se un non-morto passa vicino a una fiamma e prende fuoco, infatti, farlo fuori ci farà guadagnare un po' di legna (non chiedeteci perché, è così e basta), e la combinazione di ciocchi, di un accendino e di una mitragliatrice leggera darà vita a un mitra dai proiettili incendiari. Le dinamiche sparatutto appaiono ben implementate, e talvolta ci troveremo a fare lo slalom fra i morti viventi e a sparare contemporaneamente, quasi come se si trattasse di uno shoot'em-up a sfondo spaziale. La mancanza di una modalità multiplayer online purtroppo riduce in modo significativo il fascino dell'esperienza, che può comunque essere fruita insieme a un amico sullo stesso PC.

Tutta mia la città

La città di Deadhill si divide nel gioco in vari quartieri delimitati da "barriere" a cui fanno capo dei robot. Per passare da una zona all'altra bisogna spesso completare delle piccole missioni per conto proprio di questi robot, che il più delle volte consistono semplicemente nell'eliminare un certo numero di nemici.

Morte ai non-morti!

L'azione di All Zombies Must Die! si svolge dunque in questo modo: ci viene fornita una missione, quasi sempre di raccolta, e dobbiamo portarla a termine facendoci largo fra gli zombie, livellando il nostro alter ego come conseguenza delle uccisioni, per poi tornare alla base operativa che si trova all'interno della centrale di polizia abbandonata. Il problema è che tale struttura si ripete praticamente all'infinito, e l'introduzione di nuovi personaggi non sortisce l'effetto di variare le cose. In effetti, dal punto di vista del gameplay uno degli elementi che funzionano meglio è costituito dall'arrivo di zombie sempre diversi, dotati di abilità particolari, ma per il resto l'esperienza finisce per diventare monotona abbastanza in fretta e non può neppure contare, come già detto, su di una modalità multiplayer online, che avrebbe di certo reso l'atmosfera più frizzante e limato un po' gli spigoli del gioco. Per quanto concerne l'aspetto tecnico, infine, lo stile di disegno cartoonesco è piacevole, i personaggi sono dotati di buone animazioni e finanche gli scenari risultano discretamente caratterizzati.

Conclusioni

Versione testata: PC
Multiplayer.it
7.0
Lettori (16)
5.5
Il tuo voto

All Zombies Must Die! si presenta come un twin analog shooter simpatico, tecnicamente ben fatto, con uno stile grafico riconoscibile e alcune buone qualità, ad esempio l'implementazione delle dinamiche sparatutto e il focus sull'esperienza dei personaggi, con il progressivo miglioramento delle loro abilità. Esplorare i quartieri di Deadhill e affrontare le varie tipologie di zombie, costruendo nel frattempo nuove armi, è divertente sulle prime ma purtroppo stanca in fretta. L'esperienza, infatti, soffre per via di una certa ripetitività delle missioni, che nella maggior parte dei casi implicano la raccolta di determinati oggetti in giro per la mappa, nonché per la mancanza di un multiplayer online che di certo avrebbe potuto rendere tutto più simpatico.

PRO

  • Stile grafico molto carino
  • Buone meccaniche sparatutto
  • Varie tipologie di zombie

CONTRO

  • Azione ripetitiva
  • Co-op solo in locale

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • Processore AMD Phenom II X4 955
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Processore da 2,0 GHz
  • 2 GB di RAM
  • Scheda video DirectX 9 con supporto Shader Model 3.0
  • 256 MB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows XP SP3

Requisiti consigliati

  • Processore da 2,0 GHz
  • 4 GB di RAM
  • Scheda video DirectX 9 con supporto Shader Model 3.0
  • 1 GB di spazio libero su hard disk
  • Sistema operativo Windows 7