Confrontation mescola elementi strategici e ruolistici con la possibilità di pause tattiche per prendere le decisioni del caso, ed è basato sulla quarta edizione dell'omonimo wargame con miniature ben conosciuto dagli appassionati. Ovviamente quando ci si trova a maneggiare una materia simile, la prima domanda che bisogna porsi è come realizzare una traduzione videoludica che soddisfi i giocatori veterani dell'originale e i neofiti che magari vengono incuriositi dal tema e dallo stile di gioco, ma non vogliono impazzire con numeri e tabelle.
Cyanide Studio ha scelto l'impervia strada di reinterpretare un gameplay classico, ma rendendolo più impegnativo rispetto alla media. Quindi possiamo selezionare e muovere gli eroi con il mouse, attivare le abilità speciali sempre con lo stesso o con le scorciatoie da tastiera e così via. Da questo punto di vista non c'è veramente nulla che possa mettere in difficoltà un utente esperto. Volendo manca un tasto che evidenzi gli oggetti interagibili, come leve o forzieri, ma ci si fa presto l'abitudine. Ma di questo aspetto parleremo dopo perché le interazioni meritano un approfondimento.
La parte più curata, e anche quella che regala agli scontri una grande profondità, è la gestione dei personaggi.
La scheda di ogni eroe è divisa in diversi settori: caratteristiche, abilità, corazza, arma primaria e, nel caso, secondaria. Se la prima voce è lapalissiana e la seconda si chiarisce dicendo che ognuno ha sei abilità sbloccabili e potenziabili spendendo i punti accumulati salendo di livello, le altre non richiedono una spiegazione. Armi e corazze non si potenziano salendo di livello o trovando pezzi migliori, ma raccogliendo dei punti da delle rastrelliere per poi distribuirli sui potenziamenti legati all'equipaggiamento. Ogni punto assegnato frutta un potenziamento e ne esclude un altro. A partire da un certo punto del gioco, poi, in giro si potranno raccogliere dei glifi di diversi colori che fruttano altri poteri.
Combattere per vincere!
I combattimenti funzionano in modo molto simile a quanto visto nei Baldur's Gate o in Dragon Age: Origins: si esplorano gli scenari in tempo reale e, quando si vedono i nemici o si viene individuati, si può scegliere come attaccare mettendo in pausa e selezionando le azioni da far compiere a ogni personaggio (è possibile creare anche delle sequenze di azioni). Ci sono anche delle piccole varianti, con i personaggi furtivi che possono portare letali attacchi a sorpresa o possono superare i nemici senza farsi vedere per cercare di attaccarli in un momento propizio.
Le abilità sono diverse per ogni eroe e imparare a usarle è vitale per vincere. Partire alla carica senza studiare una strategia d'attacco spesso equivale a morire. Parlando proprio di morte, quando i personaggi vanno a terra non muoiono immediatamente, ma hanno un periodo d'incoscienza prima di spirare. Quando sono al tappeto, un compagno qualsiasi tra quelli coscienti può intervenire per curarli, sia in combattimento che dopo. Nel primo caso chi cura è completamente scoperto agli attacchi nemici, quindi bisogna fare attenzione.
Fin qui la descrizione è quella di un buon gioco dalle caratteristiche sicuramente interessanti. Purtroppo ci sono diversi aspetti negativi da considerare. Il primo è la trama. Confrontation racconta di una guerra che dura da molti anni e di un gruppo di eroi inviato dietro le linee nemiche per infiltrarsi nei laboratori della razza degli Scorpioni per capire cosa stiano combinando. Da qui ne deriva una storia piuttosto scontata che non dettagliamo per non sconvolgervi la digestione. Tutto viene raccontato da scritte e da sequenze filmate realizzate con il motore di gioco che non sono certo eccezionali. Ovviamente si tratta di un problema su cui si potrebbe tranquillamente sorvolare, non fosse che...
Vuoto spinto
All'inizio è difficile capire perché mai i personaggi di Confrontation non abbiano un inventario. Hanno delle armi, certo, e alcuni di loro hanno due configurazioni di equipaggiamento, entrambe potenziabili nel modo spiegato sopra. È solo dopo l'esplorazione di un paio di mappe che si capisce tutto: in giro per i livelli non si trova niente da prendere.
I nemici non lasciano bottino, e nei radi forzieri che s'incrociano ci sono solo delle bende che servono per curare le ferite più profonde (qualcuno deve spiegarci perché gli scorpioni perdano tempo a mettere delle bende dentro dei forzieri e perché sprechino truppe per difenderli). Tra gli altri oggetti interagibili ci sono solo leve e macchinari vari, che poi hanno tutti la stessa funzione: aprire porte e passaggi. In alcuni casi ci sono dei piccoli puzzle da risolvere, ma è veramente tutto. Questa carenza cronica d'interazioni rende alcuni passaggi piuttosto soporiferi, soprattutto i primi livelli che, invece, dovrebbero essere i più coinvolgenti. Più avanti le cose migliorano, anche perché i combattimenti diventano più impegnativi e appassionanti, ma prima di arrivare alle fasi migliori bisogna accettare di duellare anche con il tedio. Ci si trova quindi a vagabondare per grosse mappe vuote, spesso con elementi grafici riciclati, alla ricerca del prossimo nemico da abbattere o di una qualche leva da tirare.
Proprio al vagabondare è legato un altro grosso difetto di Confrontation, ovvero il path finding che è pessimo e pieno di problemi. Come altro descrivere personaggi che finiscono bloccati da soli, o altri che s'incastrano mentre cercano di raggiungere il nemico designato?
Multiplayer e grafica
Insomma, ci sono poche cose da fare e c'è più di qualche bug, ma com'è il multiplayer? Sinceramente non è facile dirlo. Abbiamo provato a giocare, ma spesso il lag ha piagato irrimediabilmente le partite. Forse il problema è che abbiamo affrontato avversari distanti (si gioca uno contro uno e gli italiani sono veramente pochi), ma non è stato facile portare a termine una partita in modo decente. Quello che possiamo dire è che le opzioni di gioco sono pochine e che altrove si è visto di molto meglio in ogni settore.
Anche dal punto di vista tecnico Confrontation non è eccezionale. Del riciclo di oggetti grafici abbiamo già accennato, ma è tutta la produzione ad essere su un livello di dettaglio molto medio. Da questo punto di vista il difetto più grosso, peggiorato dall'essere una trasposizione di un wargame con miniature e artwork realizzati davvero bene, è la bruttezza di alcuni modelli tridimensionali.
Conclusioni
Confrontation offre combattimenti strategici di buon pregio, ma ha anche alcuni difetti macroscopici su cui non si può sorvolare. La ricchezza tattica, che si manifesta soprattutto negli scenari avanzati, non è purtroppo supportata da un impianto di gioco altrettanto strutturato. Così ci si trova presto in preda alla desolazione per la mancanza cronica di cose da fare e si vagabonda per i livelli saltando da un combattimento all'altro e godendo di quegli scontri che offrono una sfida più profonda. Aggiungiamo anche tra i difetti da notare un path finding un po' tonto, con personaggi che si piantano in modo misterioso mentre stanno camminando o che smettono di combattere perché tra loro e il nemico c'è un mattone, e capirete che siamo molto lontani dal prodotto che molti fan del gioco da tavolo con miniature attendevano.
PRO
- Alcuni combattimenti sono impegnativi e appassionanti
- Buona gestione delle caratteristiche dei personaggi
- Longevo
CONTRO
- Mancanza generale di cose da fare
- Path finding eccessivamente bacato
- I primi livelli sono soporiferi
Requisiti di Sistema PC
Configurazione di Prova
- Processore: Intel Core 2 Quad Q6600
- RAM: 4 GB
- Scheda video: GeForce GTX 560 Ti OC
- Sistema operativo: Windows Vista 32 bit
Requisiti minimi
- Sistema operativo: Windows XP Service Pack 3 / Windows Vista / Windows 7
- Processore: Dual Core 2GHz Intel
- RAM: 2 GB
- Scheda video: Scheda con 256MB di memoria, shader 3.0 e supporto per DX 9c. ATi Radeon HD 2600 XT / nVidia GeForce 7900 GTX o superiore
- Spazio su disco: 4 GB
- DirectX: 9.0c
- Scheda sonora: compatibile con DirectX 9.0c
- Altro: richiesta connessione per attivazione e modalità online