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Mondi squadrati

Dopo cinque anni finalmente il progetto di Phil Fish è realtà, seguiteci nel fantastico universo di Gomez

RECENSIONE di Dario Rossi   —   20/04/2012
FEZ
FEZ
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Fez è, assieme a Minecraft, la superstar dei titoli Indie che assurge a produzione professionale a tutti gli effetti. Sviluppato da un team indipendente, la Polytron di Phil Fish, questo progetto ha fatto parlare a lungo di sé fin dal 2007, raccogliendo una quantità spropositata di premi per il particolarissimo design. Dopo una gestazione interminabile è finalmente approdato in esclusiva per Xbox 360, e può essere scaricato dal Marketplace Live al prezzo di 800 Microsoft Points, l'equivalente di 10 Euro. Il titolo è sostanzialmente un ibrido tra un platform e un puzzle game, dotato di idee molto innovative.

Mondi squadrati

L'introduzione assolutamente geniale ci porta nel mondo sospeso di Gomez, la creatura umanoide protagonista del gioco. Una serie di costruzioni fluttuanti composte da quadrati e rappresentate con grafica bitmap bidimensionale, dove il nostro eroe vive insieme ai famigliari. La scoperta di un miracoloso cappello marocchino, il Fez del titolo, permette a Gomez di aprire la terza dimensione e tuffarsi in un'epica avventura per scongiurare la fine del mondo, minacciato da una serie di buchi neri che stanno gradualmente distruggendo la materia. L'unica soluzione è ritrovare tutti i cubi dorati sparsi per il mondo con l'aiuto di un celere cursore/entità in grado di comunicare con il protagonista. Questa insolita accoppiata serve più che altro per capire le dinamiche di Fez, ma soprattutto uscire illesi dai suoi complessi enigmi. La caratteristica saliente è quella di poter ruotare orizzontalmente lo scenario attraverso i tasti dorsali, come fossero le facce di un cubo. Questo permette la visione dai quattro lati dei livelli, che rimangono però sempre legati a un'impostazione bidimensionale.

Le mostro il mio cappellino

Fez è dotato di una struttura molto particolare, essendo improntato esclusivamente sull'esplorazione, l'abilità nel saltare e lo sfruttamento dei piani per la risoluzione degli enigmi. Nonostante il primo impatto rimandi ai Super Mario bidimensionali, non c'è fretta e nessun senso di urgenza, non sono presenti nemici sui quali saltare in testa, trappole mortali o quant'altro. Viene vanificato lo stesso concetto di morte, in quanto in caso di una caduta rovinosa veniamo riportati nel punto dove abbiamo eseguito l'errore, e le vite sono infinite. Questo non significa che siamo di fronte a un gioco privo di sfida, il brillante level design propone sezioni impegnative dove l'abilità nel salto deve eguagliare quella analitica.

Mondi squadrati

Sono presenti svariati puzzle che richiedono l'utilizzo di bombe a tempo per distruggere determinati ostacoli, casse da posizionare con uno specifico ordine e così via, ma più di tutti il corretto utilizzo della rotazione dei piani, elemento cardine della giocabilità la cui comprensione è fondamentale per proseguire. L'elemento più riuscito del gioiello di Fish è proprio lo stimolante effetto scaturito da quest'idea. Rifacendosi all'arte di Escher (e con un occhio rivolto a Echochrome) la logica spaziale subisce notevoli stravolgimenti una volta che i piani vanno a intersecarsi, consentendo al giocatore l'apertura di strade inaspettate per continuare. A questo si aggiunge una notevole componente reverenziale che farà la felicità di tutti i nostalgici, e non solo. Da Legenz Of Zelda a Tetris, da Resistance a Castlevania, sono innumerevoli le citazioni effettuate da Polytron, non tradendo praticamente mai la personalità marcata del prodotto. L'avventura è lunga e piena di segreti, oltre ai cubi sono presenti antichi artefatti, mappe del tesoro e addirittura materia oscura, tutti ben nascosti nel mondo. La durata può oltrepassare abbondantemente le cinque ore necessarie al completamento della storia base.

Obiettivi Xbox 360

Fez propone i classici 200 punti giocatore dei titoli Live Arcade (anche se presto raddoppieranno), suddivisi lungo 12 obiettivi. Per ottenere il perfect score occorre trovare tutti gli oggetti nascosti, e sono tanti, operazione che vi porterà via una considerevole quantità di tempo. Buona fortuna!

Arte digitale?

Tecnicamente Fez è qualcosa che deve essere ammirato coi propri occhi, è davvero difficile trovare una cura nei dettagli così marcata da far dimenticare che quello che stiamo guardando è un universo fittizio. Gomez è dotato di innumerevoli animazioni di attesa, e vederlo giocare col cappellino o addormentarsi mentre una rana gli lecca la testa non ha prezzo. Ma è praticamente impossibile racchiudere in una recensione la quantità di particolari che rendono questo mondo così vivo. Il gioco presenta un ciclo giorno-notte impreziosito da tocchi magistrali, come le costellazioni di notte visualizzate ad angolo retto, struggenti raggi di luce filtrati dalle nuvole, tutto rigorosamente rappresentato con un'estetica vintage che rimanda alla pixel art e tutta la produzione 8 e 16 Bit. Probabilmente però l'effetto non sarebbe lo stesso senza il contributo delle musiche di Rich "Disasterpeace" Vreeland, a dir poco splendide e in grado di elevare lo stile chiptune verso i confini dell'ambient e la progressive.

Mondi squadrati

Praticamente un tuffo al cuore per chi ha vissuto l'era d'oro Commodore. Ogni brano si sposa alla perfezione con le ambientazioni proposte, dalle foreste ai templi antichi, dalle cascate ai sinistri cimiteri. Tuttavia Fez non è un prodotto perfetto e le ombre arrivano proprio nel versante ludico, la personalità eccessivamente marcata del gioco lo espone a un certo rischio di autocompiacimento. La struttura dei livelli segue una logica bizzarra e non sempre intuitiva, con il giocatore che viene mandato in altre aree inconsapevolmente, magari varcando una semplice porta, col risultato di rendere difficile l'orientamento per il recupero dei cubi lasciati eventualmente indietro. La stessa mappa del mondo non è propriamente comoda da consultare, sebbene esteticamente molto suggestiva. Anche il sistema di salto non riesce a soddisfare in pieno, con un'inerzia marcata che porta a cadute non realmente necessarie. Per fortuna, e forse non casualmente, come abbiamo già detto il personaggio rinasce immediatamente poco lontano dal punto di morte, scongiurando così la frustrazione derivata dal trial and error.

Conclusioni

Prezzo: 800 Microsoft Points
Multiplayer.it
9.0
Lettori (52)
8.5
Il tuo voto

Fez è probabilmente uno dei titoli più complessi da recensire che ci siano mai capitati. Il suo mondo astratto, psichedelico e ricco di personalità esercita un devastante impatto emotivo, specie ai nostalgici, oltre a presentare l'originale caratteristica dei piani rotanti che aggiungono una nuova dimensione alla giocabilità, in tutti i sensi. E' difficile cadere in balia della noia, perché le cose da fare e scoprire sono davvero molte e gli ingegnosi puzzle obbligano a un discreto utilizzo della materia grigia. Tecnicamente siamo di fronte a un lavoro sopraffino, dove musica e direzione artistica raggiungono un'intesa davvero rara di questi tempi. Qualche incertezza nel sistema di salto e la struttura fuorviante delle mappe impediscono al titolo lo status di capolavoro, ma anche così è una produzione che merita la sua fama e che tutti dovrebbero almeno provare. Vi assicuriamo che non potrete non amare Gomez e il suo folle universo.

PRO

  • Esteticamente delizioso
  • Colonna sonora d'atmosfera
  • Level design ispirato
  • Prezzo ottimo

CONTRO

  • Sistema di salto migliorabile
  • A volte poco comprensibile
  • Qualche lieve rallentamento nelle fasi avanzate