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Il circuito affascinante

Finora i tentativi di realizzare un racer futuristico, in stile WipEout, per i dispositivi iOS non sono andati esattamente a buon fine. Riuscirà il team italiano dietro AXL: Full Boost a centrare l'obiettivo?

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   23/07/2012
AXL: Full Boost
AXL: Full Boost
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Una dimostrazione di forza: questo rappresentava l'originale WipEout per l'appena nata home console di Sony, nel lontano 1995. Un mix di design, frame rate fluido e definizione grafica che si interfacciavano con un gameplay hardcore, basato sulla memorizzazione dei tracciati e delle traiettorie migliori. Benché la serie creata da Psygnosis abbia un po' perso il proprio seguito nel corso degli anni, in quanto non adeguatamente rilanciata, ancora si sprecano i tentativi di imitazione, anche sui dispositivi mobile. Sulla piattaforma iOS ci ha provato Chillingo, a fine 2009, con il suo Speed Forge Extreme (ecco la nostra recensione), consegnando ai possessori di iPhone un racer tecnicamente ben fatto ma non straordinario, con buoni effetti di luce ma un frame rate instabile e un design generalmente grezzo e poco ispirato; specie per quanto concerne i circuiti, che in una produzione del genere dovrebbero invece essere grandi protagonisti.

Il circuito affascinante

La prima cosa che si nota di AXL: Full Boost è invece il tentativo di creare uno scenario il più possibile "sintetico", freddo metallo che scorre a sessanta frame al secondo mentre la nostra navicella lo percorre galleggiando a un metro da terra. Manca anche in questo caso l'effetto "wow", perché l'eccellente fluidità, che peraltro non mostra mai il fianco alla minima incertezza (quantomeno su iPhone 4S, ma sembra che il codice sia stato ben ottimizzato anche per i dispositivi meno recenti), non viene coadiuvata da effetti speciali all'altezza della situazione. Tuttavia alla fine il risultato appare più che buono, anche e soprattutto per merito dei veicoli, che vantano un design interessante e soprattutto una forma variabile, che si "apre" in modo molto spettacolare quando effettuiamo una frenata. Quest'ultima manovra ricopre un ruolo fondamentale nell'economia del gameplay, perché se disponiamo di alcuni "orb" raccolti sul tracciato possiamo produrci un rapidissimi boost per superare gli avversari, e tali scatti si attivano appunto "caricando" la frenata tenendo un dito sul touch screen.

Impatto duro

Le dinamiche di AXL: Full Boost sono caratterizzate da scelte talvolta discutibili ma con cui, in ogni caso, è possibile scendere a patti attraverso la pratica. Lo stesso sistema di controllo via accelerometro, l'unico a nostra disposizione, va regolato per bene perché ci renda capaci di governare al meglio la navicella negli stretti canali che ci conducono verso il successivo tornante, all'interno di una struttura invero corposa e con un buon grado di sfida, che offre un totale di oltre settanta gare su sedici tracciati (incluse le varianti).

Il circuito affascinante

Insomma, la curva d'apprendimento non è fra le più accessibili e bisogna appunto memorizzare bene i tracciati per poter portare a casa il risultato, specie nelle fasi più avanzate. Un approccio del genere non può che essere apprezzato di questi tempi, ma finirà inevitabilmente per generare malcontento in chi si aspettava un'esperienza immediata, con ampi spazi di manovra e velocità inferiori. Gli avversari in pista sono generalmente pochi e le pur numerose varianti dei veicoli a nostra disposizione partono da sole tre tipologie, ma questi elementi di per sé non costituiscono un grosso difetto. Diverso è il discorso che riguarda il sistema di raccolta delle armi, che non vengono equipaggiate al semplice contatto ma richiedono inspiegabilmente una frenata. Allora cerchiamo di fare chiarezza: se deputi alla frenata il caricamento del boost (a meno che non sia un accenno), non puoi renderla indispensabile anche per l'ottenimento dei power-up, perché poi si partirà necessariamente con un boost e magari non è ciò che si desidera in quel momento della gara. Si tratta di scelte di design che andrebbero rese meno rigide con qualche aggiornamento, o almeno ce lo auguriamo. Interessante, infine, la possibilità di avvalersi di una sorta di "pilota automatico" quando si effettua uno scatto in prossimità di una curva: basta inclinare il dispositivo seguendo l'indicazione sullo schermo, al momento giusto, e la curva verrà superata senza neanche un po' d'attrito con le pareti.

Conclusioni

Versione testata: iPhone (1.0)
Prezzo: 2,39€
Multiplayer.it
7.6
Lettori (10)
6.9
Il tuo voto

Benché soffra per via di alcune scelte discutibili in termini di controlli, che per fortuna potranno essere modificate con un aggiornamento, AXL: Full Boost ci offre un'esperienza veloce, adrenalinica, coinvolgente e inaspettatamente "hardcore" nel suo imporci la massima precisione possibile, la memorizzazione dei tracciati e un uso accorto della frenata, visto che bisogna ricorrere a tale manovra per innescare il boost. Fra i punti di forza di questa produzione tutta italiana ci sono senza dubbio lo stile e la fluidità della grafica, ancorata ai sessanta frame al secondo, nonché l'ottimo sistema "a premi" che ci consente di sbloccare nuove gare e nuovi campionati solo dopo aver ottenuto determinati risultati. Se cercate un racer corposo e impegnativo per iPhone, l'acquisto di AXL: Full Boost è vivamente consigliato.

PRO

  • Un gran numero di gare, tutte da sbloccare
  • Approccio "hardcore" al gameplay
  • Grafica veloce, fluidissima, dall'ottimo design...

CONTRO

  • ...ma gli effetti latitano
  • Controlli spigolosi, speriamo in un update
  • Pochi avversari in pista