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Free2Play tripla A

Ghost Recon Online sposta verso l'alto l'asticella dei free2play, proponendo contenuti di alto livello qualitativo, ma anche moltissime problematiche dovute al genere

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   29/08/2012
Tom Clancy's Ghost Recon Phantoms
Tom Clancy's Ghost Recon Phantoms
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Qualche mese fa abbiamo parlato di come Blacklight: Retribution fosse in grado di offrire contenuti da titolo tripla A pur essendo un gioco free2play, ovvero accessibile gratuitamente ma con contenuti a pagamento. Oggi è Ghost Recon Online di Ubisoft a provare ad alzare l'asticella proponendo una serie di caratteristiche mai viste in un titolo del genere, soprattutto a livello tecnico. Come tradizione vuole, il gioco è stato lanciato prima in beta, per poi essere aperto a tutti in una versione considerata definitiva.

Free2Play tripla A

In realtà nel genere free2play non esistono mai versioni definitive e i titoli vengono aggiornati continuamente per tenere alto l'interesse degli utenti verso il gioco e magari convincerli ad acquistare qualcosa a pagamento. Da questo punto di vista Ghost Recon Online non rompe la tradizione e al lancio conta solo una manciata di mappe, con altre sicuramente in sviluppo. Anche i contenuti acquistabili non sono completi, visto che alcuni campi del negozio integrato sono piuttosto vuoti (tipo i boost o gli elmetti) ed è evidente che presto saranno aggiunti nuovi ninnoli.

Free2Play tripla A

Come al solito ci sono due monete: una accumulabile giocando, salendo di livello o superando le varie sfide giornaliere, e l'altra acquisibile tramite carta di credito. Tutti gli oggetti, tranne alcuni che sono acquistabili solo con soldi veri (per ora solo il moltiplicatore di punti esperienza e dei soldi di gioco), hanno due prezzi differenti, uno per ogni tipo di moneta. Il prezzo in moneta di gioco è sempre più alto di quello in soldi veri. Tra gli oggetti acquistabili non mancano armi varie, diverse per ognuna delle classi, giubbotti antiproiettile migliori di quelli standard, granate, ma anche attrezzatura speciale di cui parleremo a breve e innesti per migliorare l'attrezzatura senza cambiarla. Insomma, fino a qui non c'è niente di diverso da mille altri free2play. Ora non ci resta che entrare in partita.

Classi

La prima scelta fondamentale da compiere è quella della classe. Ce ne sono tre: Assault, la carne da cannone sempre in prima linea, ottimo per le sparatorie a medio e corto raggio; il Recon, ovvero il signore degli attacchi a sorpresa e delle armi di precisione; e lo Specialist, dotato delle tecnologie migliori per supportare il team. Purtroppo durante le prime tre settimane di gioco si sono verificate alcune spiacevolezze che hanno reso certe partite particolarmente penose, ovvero i giocatori hanno favorito nettamente i Recon rispetto alle altre classi.

Free2Play tripla A

Le contese, piene di cecchini, si sono sempre risolte in un nulla di fatto con le battaglie combattute solo dalla lunga distanza e con le altre classi sfavorite dalla presenza di così tanti nemici invisibili. Fortunatamente, con il passare dei giorni la situazione è leggermente migliorata, anche se la tentazione di puntare solo sul fucile di precisione per raccogliere punti facili è ancora molto, troppo diffusa (molti giocatori hanno protestato anche sul forum ufficiale del gioco, chiedendo che il matchmaking imponga automaticamente un tetto massimo di Recon per squadra). Insomma, detto in gergo più tecnico, molte mappe sono battaglie tra camper, nonostante lo sforzo profuso dagli sviluppatori per mitigare il fenomeno, come l'individuazione immediata di chi ha compiuto un'uccisione e uno scanner, chiamato Oracle, che di tanto in tanto rivela la posizione dei giocatori.

Terreno di conquista

Partendo da queste prime considerazioni, vediamo come funziona il gameplay. Ghost Recon Online è uno sparatutto tattico in terza persona che mette ai comandi del solito soldato scelto. Per ora sono state implementate due modalità, Assault e Conquest, che richiedono entrambe di catturare dei punti di controllo, ma mentre in Assault una squadra difende e l'altra attacca, in Conquest entrambe le squadre si contendono punti sulla mappa e devono difendere e attaccare contemporaneamente.

Free2Play tripla A

Le mappe lanciate insieme al gioco sono quattro: Chertanovo LZ, una mappa Conquest con ambientazione urbana; Shearwater 51, una mappa Assault ambientata su una piattaforma petrolifera; Korolyov Towers, una mappa Assault ambientata in dei palazzi in costruzione; e infine Markov Station, una mappa Conquest ambientata in una stazione della metropolitana. Le meccaniche di gioco sono un misto tra uno sparatutto tattico puro e uno più tradizionale. Non aspettatevi il rigore del vecchio Counter Strike, ma nemmeno la velocità di un Unreal Tournament o di un Quake 3. Diciamo che il gioco è pensato un po' per tutti e ha tutta una serie di caratteristiche che consentono anche al giocatore più scarso di segnare qualche punto, in modo da non scontentare nessuno. Di base viene sfruttato un sistema di coperture che ricorda molto quello di un Gears of War qualsiasi, meccanica che si traduce nell'obbligo per il giocatore di dover avanzare molto lentamente, passando tra una copertura e l'altra, in modo da evitare i colpi dei nemici appostati e di non trovarsi allo scoperto per colpa di qualche animazione scriptata che gli toglie il controllo del personaggio, seppur per brevi attimi. Gli scontri diretti sono rari e vengono decisi, più che dall'abilità dei giocatori, da altri fattori: il più importante dei quali è l'equipaggiamento. Un soldato di alto livello ben equipaggiato è più duro da abbattere di uno di primo livello con l'equipaggiamento base, vuoi per i danni causati dalle armi, ma vuoi anche per quelli assorbiti dai relativi giubbotti antiproiettile. Questo si traduce nella necessità impellente di avere l'equipaggiamento migliore, in modo da poter competere con gli altri. È qui che entrano in gioco le meccaniche free2play: tutto l'equipaggiamento è sì acquistabile con la moneta di gioco, ma l'accumulo della stessa è molto lento, quindi, per sbrigarsi e non trovarsi sempre a mangiare la polvere, la tentazione di spendere soldi veri viene naturale e cresce costantemente. Niente di male, in qualche modo dovranno pur provare a guadagnarci sopra.

Il prezzo da pagare

Paradossalmente la gratuità dei free2play ha sempre un prezzo in termini di meccaniche di gioco. Come abbiamo già detto Ghost Recon Online fa di tutto per non lasciare indietro i giocatori, anche quelli più scarsi, assegnando punti anche per prestazioni indecenti. Ma non è solo questo. Moltissimi elementi di design sembrano fatti apposta per favorire i giocatori mediocri. Ad esempio ogni possibilità di applicare la propria skill al gioco viene frustrata da piccoli accorgimenti che obbligano di fatto a rallentare sempre l'azione.

Free2Play tripla A

Le tecniche di run&gun sono state rese quasi totalmente inutili, fatto che non sarebbe nemmeno un male in uno sparatutto tattico, se però non si fossero favoriti i camper in ogni modo possibile e immaginabile. Sono stati inseriti anche una serie di gadget che consentono veramente a chiunque di fare qualche kill, tipo una barriera che rende invincibili per qualche secondo, un'invisibilità quasi totale che consente di arrivare tranquillamente alle spalle di un nemico o uno scudo che permette cariche inarrestabili. Certo, ognuno di questi "poteri" ha una contromossa, ma non sempre si è in condizione di eseguirla. Ad esempio una carica è arrestabile con una granata ben piazzata, a patto che si abbia la prontezza di lanciarne una nel punto giusto nel pochissimo tempo a disposizione (spesso frazioni di secondo). Soprattutto, le granate bisogna averle, poiché costano e se ne possono portare ben poche con sé. È sinceramente frustrante vedere sfumare la cattura di un punto di controllo perché la squadra nemica è entrata nell'area protetta da una barriera invalicabile che gli ha permesso di fare una strage indisturbata, com'è frustrante veder vanificata un'azione ben condotta da un qualsiasi altro gingillo che non dà scampo.

Meccaniche da rivedere

Altro problema non da poco, cui gli sviluppatori devono cercare di provvedere velocemente, è il già denunciato eccessivo numero di Recon nelle mappe. Ora, è mai possibile che capiti che in squadre di otto giocatori sei o, a volte, sette membri siano dei cecchini? Quando questo avviene, nemmeno troppo raramente, le partite diventano frustranti per le altre classi. Vuoi perché si muore in continuazione contro nemici che colpiscono da distanze incolmabili e vuoi perché spesso non c'è attacco e non c'è difesa, ma solo gente che si spara standosene immobile dietro le coperture per minuti interi.

Free2Play tripla A

Capita così che alcune catture avvengano per colpa di giocatori cui interessa solo accumulare punti con headshot vari senza curarsi minimamente di quello che invece dovrebbe essere lo scopo della partita.
La prevalenza di Recon comporta anche un altro problema, che in realtà è dovuto più all'atteggiamento dei giocatori in generale che al gioco in sé. Si presuppone che Ghost Recon Online sia uno sparatutto tattico, ossia che favorisca il gioco di squadra rispetto alle azioni individuali. Sicuramente è stato pensato così, ma nei server, nonostante la possibilità di creare Fireteam e alcuni vantaggi per chi agisce di concerto con gli altri, c'è un grosso disinteresse nel collaborare. Sarà che i free2play attirano veramente chiunque, come dimostrato anche da Team Fortress 2, ma è indubbio che molte delle ottime caratteristiche del titolo di Ubisoft siano vanificate dal comportamento degli utenti. Forse per i futuri aggiornamenti sarebbe il caso di pensare a delle penalità maggiori per gli individualisti e dei bonus più corposi per chi si applica nel gioco di squadra. Solo così Ghost Recon Online potrà dare il meglio di sé.

Conclusioni

Multiplayer.it
6.4
Lettori (49)
7.9
Il tuo voto

Ghost Recon Online poteva essere uno dei migliori free2play in circolazione, ma paga lo scotto dell'aver scelto la difficile strada degli sparatutto tattici ibridi. La maggior parte dei suoi difetti, infatti, nascono dalla volontà di non frustrare nessuno, finendo per favorire gli stili di gioco più attendisti e spingendo molti a ignorare completamente le meccaniche di squadra, rovinando di fatto il gameplay. Speriamo che con i vari aggiornamenti si ponga rimedio a queste problematiche, altrimenti la vediamo molto dura, anche perché la concorrenza è agguerrita.

PRO

  • Tecnicamente buono
  • Classi varie
  • Molte possibilità di sviluppo dei personaggi

CONTRO

  • Il matchmaking dovrebbe gestire meglio le classi, evitando l'accumulo di cecchini
  • I gadget sono alla lunga insopportabili
  • Qualche vantaggio di troppo per i camper

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows XP (con Service Pack 3)/Windows Vista (con Service Pack 2)/ Windows 7 (con Service pack 1)
  • Processore: Intel Multi core (Core 2 Duo, Core i3, Core i5, Core i7) @ 2.66 Ghz o superiore AMD Athlon64 X2 3600
  • RAM: 1 GB Windows XP, 2 GB Vista e 7
  • Scheda video: da 256MB con supporto per Shader Model 3.0 o superiore
  • Spazio su disco: 6 GB
  • DirectX: 9.0c