Agli sviluppatori giapponesi non è certo mai mancata la fantasia, e d'altra parte sono moltissimi i giochi ritenuti fin troppo bizzarri o eccessivamente legati ai gusti orientali per meritare di essere adattati e pubblicati in occidente. Fortuna vuole che le ultime generazioni di console abbiano dato sempre più spazio e importanza alla distribuzione digitale, permettendo ai publisher di ridurre i rischi economici legati al modello retail classico e dando una chance anche a titoli che altrimenti non avrebbero mai valicato i confini del Sol Levante. In questa categoria si può includere senza dubbio Tokyo Jungle, uscito su Blu-ray in patria a fine giugno, e arrivato anche dalle nostre parti invece soltanto tramite PlayStation Store.
Branco non è un astrologo
Tokyo Jungle è basato su un'idea estremamente interessante: in sintesi, in un futuro non troppo distante l'uomo si è estinto - la scoperta dei motivi la lasciamo a voi - lasciando spazio soltanto agli animali, che hanno quindi colonizzato (se non letteralmente invaso) strade, palazzi e quartieri della metropoli nipponica. Una Tokyo fatiscente, in cui la vegetazione sta lentamente prendendo piede e dove gli edifici iniziano a creparsi e a crollare; in una realtà di questo tipo, è chiaro come convenzioni e regole della società "moderna" siano del tutto scomparse, lasciando spazio soltanto all'istinto primordiale della sopravvivenza. Le modalità a disposizione sono fondamentalmente due, ovvero Sopravvivenza e Storia. Nella prima, va anzitutto scelto un animale dalla lista di quelli disponibili; tale elenco è destinato ad aumentare sia progredendo nel gioco, sia tramite acquisti aggiuntivi dal PlayStation Store.
Dopodichè, bisogna semplicemente cercare appunto di sopravvivere il più a lungo possibile eseguendo una serie di azioni e tenendo d'occhio alcuni elementi importanti. Il più impellente è certamente la necessità di cibarsi, e a tal fine un pratico indicatore della fame suggerisce le tempistiche da rispettare; se un animale erbivoro deve logicamente andare alla ricerca di piante e frutti facendo attenzione a non farsi scoprire da un predatore, al contrario con un carnivoro bisogna prolungare la propria esistenza alle spese di un'altra, uccidendo e quindi mangiando creature più deboli. Le meccaniche dell'alimentazione sono piuttosto interessanti, andando a includere elementi "stealth" e un sistema di combattimento abbastanza piacevole nonostante seppur un po' superficiale, che tiene conto delle differenze nelle dimensioni e nell'aggressività delle varie specie. Ma non è certo tutto qui, perchè in Tokyo Jungle bisogna anche pensare ad esplorare i quartieri, ottenere il controllo del territorio e dare una continuità alla discendenza prima che l'età della propria creatura (che cresce di un anno per ogni minuto) sia destinata a portarla verso la morte naturale. Quest'ultima fase richiede ovviamente di passare attraverso l'accoppiamento con una femmina, che va però scelta in quella con le migliori caratteristiche per tramandare le proprie qualità ai discendenti di cui si prenderà quindi in controllo. La prosecuzione all'interno della modalità Sopravvivenza è legata ad obiettivi che vengono man mano assegnati al giocatore. La modalità Storia invece è invece simile anche se un po' più strutturata, con missioni supportate da un leggero background e da qualche sequenza non giocabile.
Il titolo di SCEJ è quindi questo: un prodotto intrigante ed esotico nelle premesse, coinvolgente nelle prime sessioni ma limitato da una ripetitività di fondo che emerge piuttosto rapidamente. La sopravvivenza passa attraverso necessità cicliche (cibo - territorio - riproduzione) da ripetere ad ogni generazione e che avrebbero potuto essere gestite in maniera probabilmente più interessante e stimolante, così come l'esplorazione delle aree e il design dei quartieri avrebbe beneficiato di maggiore varietà. Si sarebbero inoltre potute sviluppare meglio le differenze tra le razze a livello di gameplay, che invece si distinguono in maniera troppo superficiale. A poco contribuiscono extra come la personalizzazione degli animali, che consente di "vestire" letteralmente le creature con diversi capi di abbigliamento. Inoltre Tokyo Jungle è un titolo che di certo non vede i suoi difetti messi in secondo piano dalla parte tecnica, e in tale ottica si percepisce la natura low budget ; la grafica si pone grossomodo a metà tra un gioco per PS2 e uno di prima generazione per PS3, con una modestissima complessità poligonale, animazioni solo sufficienti e texture appena accettabili.
Conclusioni
Tokyo Jungle è un titolo molto interessante e originale, soprattutto grazie ad un concept che dimostra ancora una volta le capacità dei team nipponici di offrire esperienze assolutamente estranee ai canoni classici del videogaming moderno. Svanito però il fattore novità, rimane un prodotto ripetitivo e un po' povero di contenuti, che non sembra in grado di sostenere del tutto la bontà dell'idea alla base e che soffre infine per una realizzazione tecnica veramente modesta.
PRO
- Idea originale e interessante
- Molti contenuti da sbloccare
- Inizialmente molto stimolante
CONTRO
- Ripetitività di fondo troppo marcata
- Level design superficiale
- Tecnicamente mediocre