È abbastanza significativo come uno dei giochi più interessanti usciti ultimamente su PlayStation Vita non sia da cercare in blockbuster del calibro di Assassin's Creed: Liberation o Black Ops: Declassified, bensì presso lo studio di un piccolo team indipendente con sede in Inghilterra. Piccolo sì, ma non per questo impreparato, visto e considerato che Martin Turton e Andrew Newton, i due fondatori di Clever Beans, si portano dietro anni di esperienza in aziende come Psygnosis e Treyarch. Il gioco di debutto della loro etichetta indipendente è When Vikings Attack, un intenso mix di idee che fa della componente multiplayer il suo cavallo di battaglia. Lo scopo? Lanciare oggetti e fare più casino possibile.
Vichinghi o birilli?
Straripante di quell'humour tipicamente britannico che pervade l'intera avventura, il filmato iniziale introduce alle folli premesse del gioco: l'ultimo dei popoli vichinghi sopravvissuti ha deciso di invadere la Gran Bretagna degli anni 70, ma per sua sfortuna i cittadini del posto non sembrano avere nessuna intenzione di arrendersi. Anzi, riunitisi in enormi gruppi rivoltosi, i civili decidono di difendere la propria patria scaraventando contro l'invasore vichingo tutto quello che si trova a portata di mano. Letteralmente, tutto.
Soprattutto a causa di ambientazioni urbane cartoon e vivaci, una prima occhiata può ricordare quel The Wonderful 101 che Platinum Games si prepara a lanciare su Wii U, ma le meccaniche sono fondamentalmente diverse. Guidando un manipolo di popolani, il giocatore deve fare piazza pulita dei nemici raccogliendo oggetti nello scenario e scaraventandoli contro i gruppi avversari che, a loro volta, saranno impegnati a fare lo stesso: il risultato è un mix tra Pikmin e Powerstone, in cui nello schermo si vedono volare casse, automobili, palle di cannone, pinguini e chi più ne ha più ne metta. Attraverso un intelligente meccanismo che strizza l'occhio a Katamari, più numeroso è il proprio gruppo di personaggi e più grandi possono essere gli oggetti che è possibile raccogliere, in modo che i propri attacchi siano più devastanti e possano colpire più avversari contemporaneamente.
Questo stratagemma dona a When Vikings Attack uno spessore strategico che emerge soltanto dopo qualche livello, quando si comincia a prendere dimestichezza con le poche ma fondamentali abilità a propria disposizione: attraverso la pressione di un tasto si può effettuare uno scatto utile a evitare oggetti in arrivo, ad acchiapparli mentre sono a mezz'aria o addirittura a soffiarli dalle mani del nemico. Questo porta ad avere differenti approcci, in singolo così come online, con un giocatore che cerca di andare in superiorità numerica per poi lanciare all'avversario oggetti che non è in grado di raccogliere; o magari ci si studia per qualche istante aspettando che l'altro faccia la prima mossa, pronti a neutralizzare il suo attacco e rispedirlo al mittente. Poiché si viene sconfitti quando l'ultimo personaggio del gruppo viene eliminato, il numero delle persone che ci si porta dietro rappresenta in un certo senso l'energia a disposizione, sebbene la grandezza del proprio manipolo influisce anche sulla velocità di spostamento. Non mancano personaggi speciali in grado di potenziare la velocità e la forza del gruppo ma più interessante è la possibilità di utilizzare i tasti dorsali per roteare gli oggetti raccolti. In questo modo è possibile ad esempio lanciare un palo della luce in posizione orizzontale, così da colpire un gran numero di avversari, oppure, continuando a roteare insistentemente, si può scagliare un potente attacco che non può essere bloccato in nessun modo dal gruppo nemico.
C'è davvero tanto con cui divertirsi se poi al mix si aggiungono oggetti speciali, come missili rimbalzanti o razzi in grado di convertire le unità avversarie in propri alleati, ma è chiaro che il meglio di sé il gioco di Clever Beans lo dà nelle tre modalità multigiocatore, quando non si ha a che fare con un'intelligenza artificiale prevedibile e ci si può sfidare in alcune delle migliori arene della campagna principale. Va precisato che, mentre su PlayStation 3 è supportato anche il multigiocatore in locale, su Vita la possibilità di giocare con più console nella stessa stanza dovrebbe arrivare solo successivamente, attraverso un aggiornamento sul quale gli sviluppatori pare siano già al lavoro. Ad aggiungere un'ulteriore sfida e a rendere l'esperienza meno ripetitiva ci pensano infatti scenari assai riusciti: in un incrocio stradale si può attivare un semaforo nella speranza che i nemici vengano investiti dalle auto, mentre un centro di smistamento vede i giocatori darsi battaglia cercando di non cadere da una serie di rulli. Resta purtroppo il fatto che, in assenza di contenuti sbloccabili interessanti o di qualsiasi tipo di variazione nel gameplay, la campagna principale rappresenta l'offerta meno riuscita, sebbene la possibilità di affrontarla con un amico aggiunga un po' di pepe e dia un'enorme mano nelle battaglie coi boss più difficili. Il resto è un gioco d'azione frenetico e buffo che trasuda humour e stile inglese sia nelle comiche situazioni di gioco che nel delizioso stile artistico che strizza l'occhio a Wallace & Gromit.
Conclusioni
Squisitamente britannico nel carattere e nello stile, When Vikings Attack si è rivela una delle più gradite sorprese spuntate di recente su PSN. Non privo di mancanze, soprattutto se si tiene in considerazione una componente in singolo alla lunga ripetitiva e battaglie coi boss non sempre intriganti, il gioco di Clever Beans riesce però ad assicurare ore e ore di divertimento a chi è in cerca di un'esperienza competitiva non troppo impegnativa ma assai divertente. Le funzioni cross-play e cross-save tra PS3 e Vita rappresentano sicuramente un valore aggiunto, ma per chi ha la possibilità di invitare qualche amico a casa il caos è assicurato, sia nello schermo che nel salotto.
PRO
- Meccaniche semplici ma assai divertenti
- Delizioso senso dell'humour
- In compagnia è un bel caos
CONTRO
- Campagna alla lunga ripetitiva
- Battaglie con boss non sempre interessanti