A meno di non ricorrere al catalogo di PSone o PSP, il genere shoot 'em up ha sempre latitato nella già scarsa offerta software di Vita. A questa nicchia ci si avvicina in parte Super Stardust Delta, ma il digiuno degli appassionati è finalmente terminato grazie all'uscita su PSN di Sine Mora. Dopo aver conquistato gli utenti Xbox 360 e PC, lo sparatutto di Digital Reality e Grasshopper approda finalmente sulle console Sony, ma in questa occasione ci siamo voluti focalizzare sulla versione portatile, per scoprire se la frenetica e spettacolare esperienza del gioco mantiene lo stesso fascino anche sul piccolo schermo di Vita.
Per un'opinione più completa sulla versione casalinga vi suggeriamo di leggere l'articolo pubblicato in occasione del lancio su XBLA. Catapultato nell'affascinante mondo di Seol, il giocatore si vede raccontare una storia assolutamente atipica per il genere, figlia di influenze incrociate provenienti dalla cultura nipponica dietro Grasshopper e dagli stili dell'Europa orientale propri di Digital Reality. La Guerra Eterna combattuta da imperiali e ribelli è un conflitto apparentemente senza fine, grazie all'abilità di una delle due fazioni di effettuare salti temporali e rifugiarsi in differenti luoghi ed epoche. Un apparente mix tra Battlestar Galactica e Star Wars, dietro al quale si celano però personaggi tutt'altro che convenzionali, come esseri antropomorfi mossi da ricatti o dalla voglia di vendetta. La trama viene comunque comunicata attraverso mezzi piuttosto semplici, con l'uso preponderante di schermate di solo testo e dialoghi tra i vari personaggi.
Tic, tac, boom!
Se da un lato può sembrare un disimpegno, è invece evidente l'intenzione degli sviluppatori di trovare un compromesso che non indispettisca i puristi del genere: i brevi intermezzi dialogati e le scene scriptate che interrompono l'azione possono infatti essere accelerate con la pressione di un tasto, una funzione che accontenta chi vuole lanciarsi in mezzo a raffiche di proiettili senza troppe ciance. Dove però Sine Mora si distingue rispetto ad altri bullet hell è nelle sue meccaniche di gioco interamente basate sullo scorrere del tempo e sulla possibilità di riavvolgerlo.
Non si viene distrutti con un solo colpo, né c'è una barra della salute che decresce man mano, ma ad ogni danno subito il timer del livello riceve un malus, portando al game over una volta raggiunto lo zero. La raccolta di power-up diventa così fondamentale, non solo per aumentare il potere d'attacco del proprio velivolo, ma anche per ricaricare il timer e avere abbastanza tempo a disposizione per portare a termine il livello. A questo si aggiunge l'abilità di rallentare temporaneamente tutto ciò che avviene su schermo, così da poter zigzagare tra i proiettili e fare piazza pulita degli avversari.
Trofei PlayStation 3
Considerata la brevità della campagna principale, è un bene che ci sia così tanto da fare nelle modalità extra, con tutta una serie di sfide e Trofei che tengono il giocatore impegnato. Per salire di grado (e sbloccare quindi il Trofeo equivalente) è necessario portare a termine una serie di task, che vanno dallo schiantarsi contro un certo numero di nemici al completamento di un livello col massimo dei voti, passando per l'utilizzo di una specifico potenziamento o la distruzione di una determinata quantità di avversari.
Pulchra Vita est
È notevole come tutto sia perfettamente fruibile anche su Vita: nei momenti più frenetici la schermata si riempie con una pioggia di proiettili, eppure lo schermo più piccolo non rappresenta un grosso handicap per il giocatore, e anzi permette di avere una visione più completa di quello che sta avvenendo. Certo, sulla console portatile di Sony è più difficile apprezzare nel dettaglio l'enorme lavoro fatto dagli sviluppatori in termini grafici, ma anche sul magnifico schermo OLED l'impatto visivo resta ottimo e, soprattutto, parecchio fluido, con un frame rate alto anche nei momenti più caotici e nelle epiche battaglie coi mastodontici boss. Rimarrà parzialmente deluso chi si aspettava grossi arricchimenti dati dalle funzionalità tattili di Vita, ma da uno shoot 'em up così preciso e frenetico, per giunta pensato per sistemi di controllo tradizionali, non ci aspettavamo diversamente. Come già succede su smartphone e tablet, il giocatore è infatti libero di spostare l'aereo trascinando un dito sul touchscreen, ma chiaramente si tratta di una soluzione parecchio scomoda e imprecisa, e in un batter d'occhio si finisce per tornare a preferire tasti e stick analogico. L'aggiunta più originale non va a toccare in nessun modo il gameplay di Sine Mora: utilizzando il GPS della console, si può sbloccare tutta una serie di splendidi concept art semplicemente uscendo di casa e coprendo una determinata distanza col gioco in background. Si sente ancora il peso di una campagna piuttosto breve, sebbene per farsi perdonare l'enorme ritardo della versione PSN, gli autori abbiano aggiunto un aereo esclusivo da sbloccare e utilizzare nella modalità arcade o nell'opzione boss battle. Si tratta di una novità minuscola, ma sufficiente a rendere quella per Vita la versione più ricca in termini di contenuti. Se a questo si aggiunge il fattore portabilità è evidente come Sine Mora rappresenti un must per gli appassionati di shoot 'em up in possesso della console portatile di Sony.
Conclusioni
Nonostante i continui posticipi, l'attesa degli utenti PSN è stata ripagata con quella che per certi versi è la migliore edizione di uno degli shoot 'em up più divertenti e spettacolari degli ultimi tempi. Se la versione portatile scende a compromessi dal punto di vista grafico, è la possibilità di apprezzare il gioco in qualsiasi momento e luogo che rappresenta il plus più evidente, senza contare i contenuti aggiuntivi che, sebbene si contino sulle dita di una mano, vanno ad impreziosire un'esperienza spettacolare ma che purtroppo soffre di una campagna abbastanza breve.
PRO
- Meccaniche originali e divertenti
- Graficamente ottimo
- Numerosi extra e sbloccabili
CONTRO
- Contenuti aggiuntivi marginali
- Modalità storia breve