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Un mondo a pezzi

Scopriamo uno strategico a turni russo del 2009, sviluppato da una sola persona e solo da pochi giorni disponibile in lingua inglese

RECENSIONE di Simone Tagliaferri   —   04/01/2013
Eador: Genesis
Eador: Genesis
Video Immagini

Eador: Genesis è uno strategico a turni dalla storia particolare. Sviluppato da una sola persona, che ha poi fondato lo studio Snowbird, è disponibile dal 2009 ma solo sul mercato russo. Lì è riuscito a ritagliarsi una sua nicchia di giocatori appassionati che gli hanno permesso di approdare, dopo tre anni, anche nei mercati occidentali (è tradotto solo in inglese ed è disponibile sul solo GOG.com). La speranza dell'autore è che faccia da apripista per il seguito, Eador. Masters of the Broken World, di cui è iniziata in questi giorni la fase di beta testing.

Un mondo a pezzi

In effetti stiamo parlando di un titolo che tra patch e bugfix è arrivato alla versione 2.0.1, ossia è parecchio diverso rispetto alla prima release. Rimane solo da stabilire se possa valere la pena investire i pochi soldi che costa nell'acquisto.
Togliamoci il tarlo: graficamente è davvero brutto. Anzi è peggio. Eador: Genesis si presenta in un 2D in pixel art anonimo e quasi completamente privo di animazioni. Le mappe non sono un granché, così come i vari disegni delle diverse e numerose schermate di riepilogo o di gestione sono l'emblema della funzionalità. I fronzoli sono ridotti all'osso e si vede chiaramente che si tratta di un aspetto poco curato. Possiamo tranquillamente affermare che nella scena indie c'è di molto meglio. A questo punto bisogna decidere se la grafica sia importante o meno per valutare il gioco. Il primo impatto, effettivamente, non è dei migliori, ma inoltrandosi nel gioco si tende a non badare più alla pochezza visiva, tanta è la sostanza che ci si trova davanti. Ed è proprio la sostanza ad averci fatto amare quest'opera prima, dandoci ottime speranze per il seguito (che sarà in 3D).

La vecchia scuola

Cercare di descrivere tutte le meccaniche e le sfaccettature di Eador: Genesis in una recensione è un po' come voler infilare un cammello nella cruna di un ago (questa già l'ha usata qualcuno... ma chi?). Si tratta di uno strategico a turni con elementi GDR davvero complesso e completo, che ricorda moltissimo i classici vecchia scuola come Masters of Magic o gli Heroes of Might and Magic. Il giocatore è chiamato a conquistare i regni di Eador posti su dei frammenti di terra fluttuanti nel Grande Nulla.

Un mondo a pezzi

Lo scopo finale è unificare ciò che è diviso e in mano ai Masters, creature potenti che gli abitanti dei singoli mondi credono essere divinità. Per adempiere alla missione bisognerà conquistare le capitali di ogni regno evitando che l'avversario di turno faccia lo stesso con la nostra. Il gioco inizia con quello che possiamo considerare un lunghissimo tutorial, ossia si viene guidati alla conquista del primo regno da un mentore che ci aiuterà in diversi modi, indicandoci di volta in volta cosa fare e spiegandoci l'interfaccia (non proprio amichevole) e le opzioni a disposizione. Si tratta di una fase fondamentale per penetrare nella complessità di Eador, un po' perché ci sono veramente un sacco di aspetti da approfondire e un po' perché il corposo manuale online è disponibile solo in lingua russa. State tranquilli, il tutorial sarà più che sufficiente per iniziare a muovere i primi passi.

Fasi

Il gameplay è diviso in più fasi, che possiamo racchiudere in due macro categorie: la parte gestionale, in cui bisogna decidere come muovere gli eroi, quali edifici costruire, quali incantesimi imparare e così via, e il combattimento vero e proprio in cui occorre schierare il proprio esercito per poi guidarlo in battaglia (volendo ci si può anche affidare al combattimento automatico, utile soprattutto quando i nemici sono particolarmente scarsi). Entrambe le fasi offrono moltissime varianti che ci è impossibile elencare nella loro totalità.

Un mondo a pezzi

Sappiate che un eroe (appartenente a una delle quattro classi disponibili) ha diversi compiti da svolgere, come attaccare territori neutri o occupati dalle altre fazioni, esplorare a fondo i singoli territori per trovare luoghi nascosti dove avventurarsi e ottenere bottino, oppure attaccare una capitale nemica e iniziare un assedio.
Tra le varie opzioni della fase gestionale segnaliamo la possibilità di costruire edifici per migliorare la capitale e avere più risorse a disposizione e la necessità di predisporre le difese in caso di assedio nemico, con la possibilità di assoldare truppe più o meno forti o veri e proprio party di avventurieri. In totale ci sono più di centosettanta edifici da costruire, ottanta magie da ricercare e settanta tipi di unità da usare, seppur con dei limiti precisi. Ad esempio nelle capitali non si può costruire tutto e bisogna fare delle scelte, anche in base al tipo di eroe di cui si dispone. Durante le prime partite è facile ritrovarsi con edifici inutili che ci servono a poco. Per risolvere questo problema si può solo fare esperienza.

Un osso duro

In generale possiamo definire Eador: Genesis un prodotto vasto e pieno di cose da fare, che non viene scalfito dai limiti tecnici e che sicuramente appassionerà gli amanti del genere. Tra i problemi che vanno rilevati c'è sicuramente un certo squilibrio nelle classi degli eroi, con i guerrieri più veloci nella crescita rispetto a maghi e affini, che necessitano della costruzione di più edifici per avere tutto ciò che gli serve. In alcuni frangenti possono anche verificarsi alcune situazioni poco gradevoli, dovute in parte alla generazione casuale delle mappe. Ad esempio può capitare di trovarsi in un regno circondato da territori occupati da creature potentissime, che costringono a livellare come forsennati per potersi espandere.

Un mondo a pezzi

In generale poi abbiamo notato che le truppe regolari sono carne da macello e servono solo da supporto all'eroe, l'unico che trae benefici effettivi dalla crescita di livello. In verità anche le truppe possono accumulare esperienza, ma i bonus che ottengono sono talmente limitati che spesso conviene sacrificarle anche se di alto livello, per acquistare truppe più potenti anche se di livello basso. Purtroppo non è possibile far salire di grado un'unità, trasformandola in una più avanzata. Insomma, un fromboliere, per quanto di livello elevato, sarà sempre inferiore a un balestriere corazzato. Queste sfumature causano un innalzamento notevole della difficoltà, che potrebbe spiazzare soprattutto i neofiti. Giocando si capisce che si tratta di scelte precise, cui ci si fa presto l'abitudine, e che lo sviluppatore non ha avuto certo l'ambizione di accontentare il grande pubblico, preferendo puntare su una nicchia di appassionati felici della sfida offerta. In effetti Eador: Genesis è un osso duro da masticare, che proprio per questo è in grado di garantire decine di ore di gioco. Una singola campagna, soprattutto se giocata ai livelli di difficoltà più elevati e se si combattono tutte le battaglie, può portare via moltissime ore.

Conclusioni

Digital Delivery: GoG.com
Prezzo: 5.99$
Multiplayer.it
7.9
Lettori (11)
7.1
Il tuo voto

Eador: Genesis è un titolo ostico che non fa nulla per facilitare la vita al giocatore, a partire dall'interfaccia. Realizzato nel disinteresse completo per le masse è, nonostante qualche squilibrio, un prodotto pensato per gli appassionati di strategici a turni vecchia scuola, che poi sono proprio il tipo di giocatore che più lo apprezzerà. Insomma, se la complessità non vi spaventa probabilmente avete trovato pane per i vostri denti e i prossimi mesi li passerete in compagni del titolo di Snowbird a riunire l'universo di Eador (potete alzare il voto di qualche punto). Tutti gli altri guardino da un'altra parte.

PRO

  • Molto complesso
  • Parte gestionale curata
  • Longevo

CONTRO

  • Qualche squilibrio in alcuni aspetti del gioco
  • I neofiti potrebbero esserne spaventati

Requisiti di Sistema PC

Configurazione di Prova

  • La redazione usa il Personal Computer ASUS CG8250
  • Processore Intel Core i7 2600
  • 8 GB di RAM
  • Scheda video NVIDIA GeForce GTX 560 Ti
  • Sistema operativo Windows 7

Requisiti minimi

  • Sistema operativo: Windows 7 32/64-bit / Vista 32/64 / XP
  • Processore: 1 ghz
  • RAM: 1 GB
  • Scheda video: compatibile con DirectX 9.0c
  • Spazio su disco: 500 MB
  • DirectX: 9.0c