I primi passi di Wii U? Lenti, cadenzati, quasi come se la nuova ammiraglia Nintendo volesse attendere la fine della generazione attuale fuori della porta, lontana dalle luci della ribalta. La grande N non si sente parte di questo ciclo morente, ha mostrato finora solo una parte dei suoi assi e contro le critiche di mezzo globo prosegue il suo viaggio solitario. E' vero, calcolando il modo in cui si è evoluto il proprio hardware, stavolta la Blue Ocean Strategy della casa di Kyoto non è di certo così lampante come lo fu con Wii, ma se le idee e le proposte d'interfaccia di Monster Hunter 3 Ultimate sono solo le prime avvisaglie del nuovo rapporto occhio/video spinto da Iwata&Co.
allora allontanate i pollici versi, non è questo il caso. Come per Monster Hunter Tri Capcom, sviluppatore e publisher della fortunata saga di cacciatori fantasy, ha lasciato a Nintendo il compito di gestire il marketing e la distribuzione per i territori PAL (Europa, Australia). Una scelta che pone di nuovo l'accento sulla voglia di portare con forza in occidente una saga, come quella di Monster Hunter, caratterizzata da un background singolare. Relativamente giovane, il brand Capcom è letteralmente un vero e proprio tornado commerciale in Giappone. Pochi altri titoli garantiscono un eguale system selling in madrepatria, ma non ci si deve stupire se in occidente le meccaniche sono diverse e molto meno fortunate. Le porte della fama sono state spalancate nel 2010 con la venuta del Tri su Wii e ora le promesse si moltiplicano con questa versione riveduta e corretta. Tutte mantenute?
Più bello e più bravo
Quando poco meno di un anno fa Nintendo mostrò il suo concetto di gameplay asimmetrico tramite gamepad, in molti sognarono un trasloco immediato di tutte quelle informazioni estranee all'occhio. Icone, tasti virtuali, barre, contatori, notoriamente condensati in un termine tecnico riassuntivo: HUD, cioè Heads-Up Display. Tradotto? Informazioni a testa alta, in altre parole la postura videoludica assodata che ha accompagnato per decenni l'interfaccia a schermo. Monster Hunter 3 Ultimate prende il decrepito concetto e lo mette da parte. Ciò che ne consegue è il piacere nell'assistere per la prima volta a un utilizzo passivamente utile del gamepad, che assorbe sui suoi 6,2'' tutta quell'infinita quantità d'informazioni che ha riempito sin dal 2004 gli schermi dei fan della saga. Il mondo di Monster Hunter è vibrante, ricco e realmente sconfinato grazie alla pienezza del flusso video in campo, che non deve più fare i conti con ostruzioni visive degli elementi di gioco, si necessari ma ora trasferiti finalmente, e nella loro interezza, sul nuovo controller di Wii U.
Il gamepad diviene così una griglia di pannelli, posizionabili a piacimento, da riempire con le tante informazioni disponibili, in base a necessità e situazione. Mappa in un angolo e barre di energia dall'altro? Fatto. Sacca degli oggetti tra le due? Nulla di più semplice. Comodità e personalizzazione sono le parole d'ordine. Capcom ha voluto titolare dinamica quest'opzione d'interfaccia, a sottolineare il movimento intrinseco non più relegato al puntamento dei soli occhi a schermo, rendendo il collo e la sua roteazione alla ricerca del gamepad protagonisti effettivi dell'azione. Certo, i cultori potranno sempre decidere di riempire il proprio LCD da salotto di tutta l'infrastruttura video propria della saga, in virtù della giusta obiezione secondo cui un gioco hardcore non ammette secondi morti e tutti i contatori vitali devono essere facilmente consultabili. E' condivisibile, specialmente quando l'azione è incalzante, ma l'approccio evolutivo proposto da Capcom in tal senso è molto più funzionale di quanto si potrebbe pensare. Il gamepad non fallisce nel diventare rapidamente una finestra informativa di dignità propria, permettendo piena personalizzazione delle indicazioni che si desiderano avere velocemente a portata di mano. Questo è solo il primo dei tantissimi passi che dovrà compiere il cammino di ammodernamento reso possibile dall'hardware Nintendo, ma la direzione intrapresa da Capcom è senza dubbio quella giusta.
Next Gen
Se c'è una console che ha vissuto un parto commerciale nell'occhio del ciclone, quella è senza dubbi Wii U. La timidezza dell'azienda di Kyoto nel palesare con orgoglio la carrozzeria del loro ultimo gioiello tecnologico ha aperto le porte a critiche di tanti miscredenti, poco fiduciosi nelle gambe lunghe della macchina nella prossima corsa generazionale. Monster Hunter 3 Ultimate, da questo punto di vista, non è di certo la risposta tanto attesa, ma ha del buono dalla sua.
I 1080p nativi ancorati a 30 fotogrammi al secondo mostrano una pulizia d'immagine di certo sufficiente a far perdonare le tante texture ormai visibilmente datate. Si ricorda inoltre che il titolo appartiene a quel gruppo di software sviluppati con i primissimi kit di sviluppo, purtroppo incompleti, per giunta con un approccio ancora legato alla CPU, punto debole della console. Considerate le premesse è quindi lecito inquadrare questa iterazione del brand come un buon port della versione per Wii, che aggiungendo ombre dinamiche, pixel shader e totale assenza di aliasing fornisce quel qualcosa in più per cacciare vie le ombre di deja-vù e far entrare il brand nell'orgoglio dell'alta definizione. Il parco animazioni è rimasto pressoché invariato, mantenendo quindi su buoni livelli i frame di movimento della fauna ostile ma non riscrivendo le regole di compenetrazione dei corpi, ancorate a vecchi dettami. I filtri nelle sezioni acquatiche regalano un'illuminazione apparentemente più audace rispetto al Tri, ma è solo un'impressione ben mascherata dall'alta risoluzione e della maggior pulizia a schermo. Come sempre, si poteva pretendere di più per appagare l'occhio, ma l'idea è che Capcom si stia tenendo il vero salto in avanti per il prossimo capitolo ufficiale su 3DS, che incarni così lo spirito di nuova pietra miliare e non sia un mero, per quanto corposo, aggiornamento di un titolo già uscito.
Cacciando in compagnia
C'è da dire che la parola Ultimate non poteva essere meglio scelta. La natura definitiva del titolo vien fuori grazie a tanti pregi che rendono Monster Hunter 3 Ultimate la versione ideale per ogni fan della saga e il miglior inizio per i meno avvezzi. Il primo è contenutistico e per quanto era scontato aspettarsi maggior quantità, rincuora l'osservare con quale minuzia il publisher di Osaka sappia reinterpretare il meglio dei precedenti episodi e infonderlo in quelli in arrivo.
Rispetto all'episodio su Wii, questo Ultimate introduce un boss nuovo di zecca, varianti di vecchi mostri, aree riprese, altre create da zero, tantissimo nuovo equipaggiamento e centinaia di quest mai viste, così da rendere l'offerta di questo episodio della saga appetibile a qualsiasi tipo di palato, inclusi coloro che hanno già esplorato ogni angolo del Tri. Per non parlare del supporto nei mesi a venire con DLC gratuiti che saranno immessi nel mercato a frequenza regolare. Ma ciò che realmente splende è il rapporto che lega Wii U e 3DS. Le rispettive versioni di Monster Hunter 3 Ultimate sono state create per consentire un dialogo perfetto tra le console, con la possibilità di importare salvataggi e tessere della gilda da un dispositivo all'altro e continuare l'avventura senza soluzione di continuità alcuna. Per chi desiderasse l'off-tv play, cioè la possibilità di giocare solo su gamepad, un aggiornamento previsto ad Aprile aggiungerà, oltre all'agognato multiplayer cross-region tra Europa e America, anche tale caratteristica. A chiudere il cerchio interviene la possibilità di interfacciare fino a tre 3DS e uno Wii U per fare sessioni di multiplayer offline di quattro giocatori, che condividono con il multiplayer online la totale assenza di lag ed una invidiabile stabilità di connessione. Capcom ha creato, anche grazie alla volontà del producer Ryozo Tsujimoto, la miglior proposta di multiplayer possibile, che rende piacevole imbarcarsi in impervie quest con amici e sfruttare così tutte le strategie che la struttura di Monster Hunter mette a disposizione.
Conclusioni
Nato come port aggiornato del Tri del 2010, Monster Hunter 3 Ultimate rappresenta, a livello d'interfaccia, un vero passo in avanti per la serie. La nuova dimensione aggiunta dal gamepad rende molto godibile l'avanzamento e dona una sicura ventata d'aria fresca all'approccio di gameplay che per troppo tempo era rimasto invariato. Sia chiaro, il titolo Capcom rientra in quella fascia di finestra di lancio dove lo scarto tecnico rispetto alla scorsa generazione non è così marcato ed un occhio abituato all'offerta visiva non griderà al miracolo nonostante la pulizia a schermo proposta. Non si è di fronte all'impatto che ebbe a suo tempo il titolo per Wii ma considerate aggiunte e novità Capcom ha ben poco da recriminare.
PRO
- utilizzo intelligente del gamepad
- ancora più ricco di contenuti
- primo dialogo attivo tra Wii U e 3DS
CONTRO
- comparto tecnico non esaltante
- struttura ludica fondamentalmente invariata
- non ha l'impatto del Tri