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Block Party

Dopo aver raccolto proseliti su Wii U, Chase McCain torna in azione con questo prequel per 3DS

RECENSIONE di Fabio Palmisano   —   18/04/2013
LEGO City Undercover: The Chase Begins
LEGO City Undercover: The Chase Begins
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A conferma del profondo affetto che la comunità videoludica prova per il brand - unita ad una palese mancanza di altre uscite di rilievo in quel periodo - LEGO City Undercover su Wii U ha riscosso un convincente successo di pubblico e critica, rivelandosi un sandbox decisamente divertente, ricco di contenuti ed impregnato di un gustoso senso dell'umorismo. Anziché sfruttare in maniera bieca la scia vincente del titolo con un prodotto rattoppato alla bell'e meglio, i programmatori di TT Fusion hanno voluto premiare i possessori di 3DS con un prequel dotato di tutti i crismi, emanazione diretta dell'originale per Wii U sia per storyline sia per struttura ludica. Andiamo dunque a scoprire se un cambio di piattaforma tanto radicale ha inciso o meno sulla qualità globale dell'esperienza.

Così piccolo e fragile

Chiunque conosca il capitolo uscito per l'ammiraglia Nintendo (di cui trovate qui la nostra recensione) sa che la storia alla base dell'avventura si apriva in maniera abbastanza brusca, con il protagonista Chase McCain che faceva ritorno a LEGO City dopo essere stato costretto ad allontanarsene qualche tempo prima.

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LEGO City Undercover: The Chase Begins arriva giusto giusto per tappare i buchi, portando indietro il tempo di due anni e mettendo in scena i primi passi del nostro eroe nel corpo di polizia e successivamente le imprese che lo porteranno a guadagnarsi lo status di vera e propria leggenda della lotta contro il crimine. Non è indispensabile aver giocato all'originale su Wii U per godersi appieno le vicende che fanno da sfondo all'azione, ma di sicuro averlo fatto consente di apprezzare di più certe sfumature che riguardano la differente posizione dei personaggi o alcune variazioni dello scenario. Quel che invece non cambia (fortunatamente) sono le massicce dosi di humour che arricchiscono l'incedere degli eventi, siano esse rappresentate da gag in stile slapstick o da battute che richiamano i cliché più tipici dei polizieschi.

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Peccato solo che una parte della carica umoristica si perda a causa della latitanza del doppiaggio, presente solo nelle sequenze d'intermezzo principali: per il resto, il gioco si affida interamente a schermate di testo sì funzionali ma che non sempre si rivelano le partner ideali per trasmettere un certo tipo di comicità. È questa una delle svariate limitazioni - più o meno marcate - a cui si sono dovuti piegare gli sviluppatori di TT Fusion per perseguire il nobilissimo intento di offrire all'utenza 3DS una struttura ludica quanto più possibile analoga a quella per Wii U. Ecco dunque che il gioco rimane fondamentalmente un free roaming in stile GTA, con un'intera città a disposizione del giocatore per raccogliere gettoni e mattoncini, completare missioni, guidare automobili, competere in minigiochi e così via. Che le potenzialità del portatile Nintendo non siano le stesse di una moderna console casalinga è però evidente, e si nota da diversi aspetti che non è stato possibile mascherare del tutto, come ad esempio il sensibilmente minore affollamento dello scenario, la complessità più ridotta delle ambientazioni e la nebbia che impietosamente va a coprire il clipping che riduce l'orizzonte visivo. Elementi letteralmente tagliati con l'accetta da TT Fusion, che ha preferito alleggerire molto il peso delle sezioni di guida nell'economia ludica probabilmente proprio perché non impallidissero troppo a confronto con la versione Wii U, considerando anche come il frame rate non sempre regga il colpo. Il risultato è un sandbox atipico, che predilige gli ambienti circoscritti all'hub principale (in questo caso la città) che li contiene, e che proprio nelle sezioni meno aperte riesce a dare il meglio di sé.

L'effetto 3D

LEGO City Undercover: The Chase Begins fa un ottimo uso delle potenzialità tridimensionali del portatile Nintendo: alzando al massimo lo slider il senso di profondità degli scenari è davvero convincente, e raggiunge il suo climax quando si gira per le strade della città. In tal senso, sarebbe stato fantastico poter godere di un orizzonte visivo più ampio, ma anche così il gioco fa la sua bella figura.

Been there, done that

C'è da dire che in un ambito non facile come quello del sistema di controllo, LEGO City Undercover: The Chase Begins si comporta egregiamente, delegando la rotazione della telecamera ai due tasti dorsali ed assegnando senza troppi patemi le azioni primarie ai pulsanti frontali: ogni tanto si sente la mancanza della possibilità di muovere la visuale in senso verticale, ma in linea di massima si riesce a giocare tranquillamente anche senza un doppio analogico. Gli sviluppatori di TT Fusion sono stati poi intelligenti nel trasferire al touchscreen tutte le funzioni che nella versione Wii U erano state destinate allo schermo del GamePad: ecco dunque che con dei rapidi tocchi si può accedere a vari menu, espandere schermate di informazioni o consigli, attivare gli scanner a disposizione di Chase e cambiarsi rapidamente d'abito. Fa infatti il suo gradito ed inevitabile ritorno una delle caratteristiche vincenti del precedente titolo, ovvero la presenza di tutta una serie di costumi da sbloccare e che garantiscono delle abilità speciali una volta indossati. C'è qualche variazione sul tema, ma in buona sostanza si tratta degli stessi concetti espressi su Wii U, una frase quest'ultima che effettivamente potrebbe sintetizzare alla perfezione l'essenza stessa di LEGO City Undercover: The Chase Begins.

Block Party

Se dunque da un lato è assolutamente encomiabile per un prodotto 3DS riuscire a replicare in maniera fedele il look ed il gameplay di un titolo per console casalinga, d'altro canto è inevitabile provare frequenti sensazioni di deja-vu nel momento in cui ci si ritrova a girare per le stesse ambientazioni, sbloccando ricompense già note e completando fondamentalmente missioni molto simili seppur inserite in un contesto narrativo leggermente diverso. Com'è ovvio, si tratta di una critica che va presa in considerazione solo ed esclusivamente da coloro che avessero già affrontato l'avventura per Wii U: per tutti gli altri, invece, LEGO City Undercover: The Chase Begins è un prodotto godibile, vario e decisamente longevo (specialmente se si punta a sbloccare e raccogliere tutto ciò che il gioco ha da offrire), che si porta sì dietro pregi e difetti dell'originale ma che allo stesso tempo è un esponente di un genere senza dubbio fra i meno inflazionati nella softeca del portatile Nintendo. Non guasta inoltre il fatto che tecnicamente il lavoro di TT Fusion sia ben più che dignitoso, con la nebbia che offusca l'orizzonte ed il pop-up di alcuni elementi comunque compensati dalla cura riposta nei vasti scenari e dall'ottima qualità delle animazioni dei personaggi. Anche in questo ambito le affinità con la versione Wii U sono molteplici, persino per ciò che concerne molti degli effetti sonori e delle musiche: e se questo è senz'altro un pregio, lo stesso non si può dire dei lunghissimi caricamenti che l'utente è costretto a sopportare, di fatto uno dei marchi di fabbrica meno invidiabili delle avventure di Chase McCain...

Conclusioni

Multiplayer.it
7.5
Lettori (33)
8.3
Il tuo voto

LEGO City Undercover: The Chase Begins è una buona trasposizione per 3DS dei valori espressi da TT Fusion nella precedente avventura per Wii U: tecnicamente solido, il titolo dimostra tutta l'abilità e la dedizione degli sviluppatori nel tentativo di far funzionare egregiamente un sandbox per console casalinga anche su un portatile. Le uniche avvertenze per un prodotto altrimenti consigliabile ai fan del franchise vanno rivolte proprio a coloro che avessero già conosciuto Chase McCain su Wii U, con alcune limitazioni di gameplay e tanto deja-vu che potrebbero non essere compensate adeguatamente da una trama che va a scavare nel passato dell'agente più famoso di LEGO City.

PRO

  • Godibile e ricco di humour
  • Tecnicamente valido
  • Sistema di controllo all'altezza

CONTRO

  • La parte free roaming è parecchio sacrificata
  • Cambia poco rispetto al gioco per Wii U
  • Caricamenti lunghissimi