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L'oscurità di Capcom

La riedizione di un cult, tra il desiderio di aggiungere cose nuove e migliorare le vecchie

RECENSIONE di Dario Rossi   —   23/04/2013
Dragon's Dogma: Dark Arisen
Dragon's Dogma: Dark Arisen
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C'era più di un motivo per non lasciare un titolo come Dragon's Dogma nell'ombra dei suoi difetti, anche se non gli hanno impedito di diventare un classico tra gli appassionati dei giochi di ruolo di stampo occidentale. Un genere affrontato con sorprendente vigore da Capcom, che non si è fatta spaventare dalla difficoltà dell'obiettivo ed è riuscita addirittura a donare caratteristiche proprie che ne hanno segnato la personalità, come rimarcato nella nostra recensione. Il progetto si presentava anche di dimensioni considerevoli, con una equipe di 150 elementi capitanata da tre nomi prestigiosi nel panorama videoludico orientale: Hyroiuki "Dino Crisis" Kobayashi, Kento "Monster Hunter" Inoshita e Hideaki "Devil May Cry" Itsuno.

L'oscurità di Capcom

Era quindi prevedibile che il supporto continuasse a un anno dall'uscita originale, tanto che la casa giapponese ha optato per una riedizione onnicomprensiva del titolo. Dragon's Dogma: Dark Arisen è quindi un pacchetto stand alone che comprende la campagna principale, tutti i DLC rilasciati e una inedita espansione piena di sorprese, candidandosi naturalmente come l'esperienza ideale e definitiva per chi ancora non ha vissuto le avventure di Gransys. Andiamo ad analizzare le novità proposte, ricordando che sarà possibile importare i vecchi salvataggi guadagnando una serie di bonus aggiuntivi.

Benvenuti a Nerabisso

La prima caratteristica che salta all'occhio è la presenza di due dischi (per la versione 360): mentre il primo contiene il gioco principale e l'espansione, il secondo permette di installare un pack di texture in alta risoluzione e la lingua giapponese. Già una simile aggiunta dimostra che non si sia badato a spese per questo "remix", la lingua originale è sicuramente un plus interessante per gli appassionati, mentre il pacchetto texture garantisce un considerevole vantaggio che si traduce in una diminuzione del pop-in e dei caricamenti che affliggevano l'originale.

L'oscurità di Capcom

Per accedere alla nuova avventura contenuta in Dragon's Dogma: Dark Arisen dobbiamo recarci a Cassardis, la nostra città natia, dirigerci verso il molo e parlare con una misteriosa donna di nome Orla, un dialogo che ci permetterà di raggiungere la misteriosa isola di Nerabisso, scenario dell'intera espansione. Sono tuttavia necessarie delle prerogative, Orla compare solo di notte e gli sviluppatori suggeriscono di utilizzare personaggi non inferiori al cinquantesimo livello. I motivi risiedono nell'elevato livello di difficoltà proposto da Nerabisso, concepito proprio per accontentare gli smaniosi di sfide sempre più impegnative. Per tutti coloro che cominciano dall'inizio è consigliabile quindi affrontare prima l'avventura principale, anche se è possibile accedere comunque al contenuto aggiuntivo dopo alcune ore di giocato. Una volta arrivati a destinazione si nota immediatamente il timbro deciso per il nuovo contenuto, orientato verso atmosfere più lugubri e gotiche. Una scelta che apprezziamo proprio perché si distacca dalle atmosfere idilliache di Gransys. La realizzazione tecnica testimonia il periodo intercorso dall'uscita originale attraverso strutture più dettagliate ed evocative. L'isola è avvolta dall'oscurità, appena sbarcati ci troviamo di fronte a un minaccioso maniero che ricorda non poco i Castlevania di Konami e che nasconde una sconfinata area sotterranea piena di pericoli.

L'oscurità di Capcom

Obiettivi Xbox 360

Come scritto anche nel corpo della recensione, Dark Arisen non offre alcun obiettivo aggiuntivo rispetto a quelli già presenti in Dragon's Dogma. Una scelta di Capcom criticabile e decisamente controcorrente.

Appuntamento con la morte

Le citazioni non terminano qui, visto che uno dei nemici inediti che troviamo in Dark Arisen è proprio Death, la nera signora in poca carne, molte ossa e l'inseparabile falce, decisa a terminare prematuramente la nostra avventura. Come avevamo già avuto modo di provare nel preview code, questo potentissimo nemico è una sorta di boss persistente in grado di scatenare il panico a ogni apparizione. Particolarmente temibile si rivela la capacità di uccidere istantaneamente un pawn, una mossa anticipata dal bagliore bluastro della sua lanterna che deve servire da campanello di allarme al giocatore per richiamare a sè le pedine.

L'oscurità di Capcom

Sconfiggere la morte non è un'operazione praticabile nelle prime ore di gioco, questo fatto unito alla caratteristica di comparire in momenti non prestabiliti tiene davvero alta la tensione, oltre al fatto che i pawn sono recuperabili solo dalla pietra di rinascita e la loro dipartita rischia di lasciarci in situazioni sconvenienti. Tuttavia siamo solo alla punta dell'iceberg, visto che il gigantesco dungeon accoglie molte altre creature realizzate per l'occasione da Capcom. Tra queste citiamo i ciclopi Gore, versioni potenziate di quelli che possiamo trovare lungo Gransys, muniti di una corazza che rende difficoltosa l'arrampicata per sconfiggerli, i vermi e i mangiauomini, fastidiosi mostri che possono scaturire dagli scrigni imponendo un'adeguata cautela alla ricerca dei tesori. Gli scontri si presentano davvero ostici, tanto da ricordare a più riprese un titolo che ormai ha fatto scuola in tal senso: Dark Souls. Sempre in termini di novità sono stati aggiunti dei nuovi anelli delle abilità e delle armi maledette decisamente potenti, ma che devono essere ripulite da Orla prima di poterle utilizzare, un'operazione che non vi farà rimpiangere i vari backtracking del caso.

L'oscurità di Capcom

Da citare anche la presenza di un nuovo personaggio, Barroch, un Arisen molto esperto, funzionale al ruolo di negozio all'interno dell'avventura. Grazie ai suoi servigi possiamo gestire liberamente l'inventario, effettuare la compravendita degli oggetti e il cambio delle abilità. Come detto, il dungeon di Nerabisso offre una sfida più impegnativa rispetto al gioco base e la sua struttura agevola l'esplorazione degli ambienti, nonché le fughe al cospetto di nemici fuori dalla nostra portata. Il tutto garantisce una durata dalle quindici alle venti ore, a seconda del completamento delle quest secondarie, una quantità di materiale impressionante per un'espansione che contempla anche nuove abilità, armature e oggetti; ma non è finita qui.

In forma per l'estate

Come precedentemente detto Dragon's Dogma: Dark Arisen influenza anche l'avventura base, rappresentandone sostanzialmente una versione migliorata che va a coinvolgere anche il comparto grafico. Il menu e il brano iniziale sono nuovi di zecca, vengono offerte nuove personalizzazioni nella creazione dei personaggi e il motore è rinvigorito da apprezzabili limature grafiche grazie al pacchetto installabile. Anche i rallentamenti risultano enormemente ridimensionati e nella nostra build non abbiamo riscontrato traccia di tearing. Più importanti di tutti si rivelano i vari ritocchi effettuati al gameplay per rendere l'esperienza meno spigolosa rispetto a un anno fa, in primis la maggiore reperibilità dei cristalli per il teletrasporto rapido.

L'oscurità di Capcom

Capcom ha quindi preso molto sul serio le critiche, inserendo tutta una serie di benefici che saranno principalmente apprezzati da chi comincia l'avventura dall'inizio. Per contro rimangono ancora limitazioni tecniche poco tollerabili, come l'impossibilità di nuotare, e l'odiosa presenza delle bande nere, rese probabilmente necessarie per non gravare eccessivamente sul motore proprietario MT Framework. L'area attiva risulta quindi ancora non sfruttata pienamente, con un fastidioso senso di costrizione che in qualche maniera inquina l'esperienza di gioco. Purtroppo sembra proprio che dovremo aspettare la prossima generazione per goderci un sequel a schermo intero. Ci ha lasciati particolarmente basiti anche la totale assenza di obiettivi extra per questa espansione, una dimostrazione di pigrizia da Capcom che non ci aspettavamo. La loro presenza avrebbe sicuramente garantito maggiore appeal al pacchetto, peccato.

Conclusioni

Versione testata: Xbox 360
Digital Delivery: Xbox Live, Playstation Network
Multiplayer.it
8.6
Lettori (157)
8.8
Il tuo voto

Dragon's Dogma: Dark Arisen è una riedizione che dimostra la propria legittimità grazie ad un valore doppio. Offre una nuova e duratura campagna, impegnativa e piena di cose da fare, con uno scenario in netto contrasto con l'atmosfera solare di Gransys, ma al contempo presenta miglioramenti al gioco base, sia tecnicamente che nella giocabilità, rendendolo un'esperienza più godibile rispetto all'uscita. Qualche ombra purtroppo rimane, ma per chi inizia solo adesso, questa è sicuramente la versione dalla quale partire e un'ottima occasione per apprezzare un titolo davvero unico. Tutti gli altri troveranno pane per i loro denti con le sfide proposte dall'isola di Nerabisso, senza escludere l'eventualità di un secondo giro.

PRO

  • Espansione lunga
  • Molto impegnativa
  • Non mancano miglioramenti al gioco base

CONTRO

  • Ancora qualche problema grafico
  • Limitazioni in contrasto con lo spirito del gioco
  • Inadatto ai meno perseveranti