Nonostante la mezza delusione rimediata con Batman: Arkham City Lockdown, uscito su App Store per accompagnare il secondo episodio della serie ideata da Rocksteady ma incapace di riscuotere grandi consensi, gli sviluppatori di NetherRealm Studios non si sono dati per vinti ed hanno rilanciato la sfida con il qui presente Batman: Arkham Origins, che promette di migliorare la formula del precedente sotto tutti gli aspetti.
Pipistrello bello
Una delle maggiori critiche rivolte a Batman: Arkham City Lockdow riguardava un prezzo di uscita assolutamente spropositato (5 Euro) per la modesta mole di contenuti che il prodotto sapeva offrire: per questo motivo, NetherRealm Studios ha deciso non solo di aumentare la quantità di carne al fuoco, ma anche di modificare radicalmente la modalità di vendita, trasformando il titolo in un free to play. L'applicazione si può dunque scaricare e giocare gratuitamente, e l'esborso di contante è direttamente proporzionale a quanta voglia e fretta si ha di proseguire nell'avventura. Il gioco è infatti suddiviso in missioni che consumano parte della resistenza di Batman, esaurita la quale bisogna attendere che si ricarichi oppure spendere i cosiddetti punti Waynetech
per poter ripartire subito. Questi vengono elargiti con estrema parsimonia dal software, e bisogna necessariamente mettere mano al portafogli se si desidera averne un bel gruzzolo. Tale valuta assolve poi a numerosi altri allettanti scopi nell'economia ludica: serve infatti a resuscitare immediatamente in caso di game over ma anche a sbloccare abilità e gadget per la tuta di Batman che altrimenti richiederebbero quantità molto più elevate di punti d'esperienza ottenibili portando a termine le missioni. Siamo dunque dalle parti delle più classiche meccaniche free to play, con lunghe fasi di grinding previste per chi non volesse spendere nemmeno un centesimo: d'altro canto, bisogna dire Batman: Arkham Origins non forza troppo la mano nello spingere l'utente agli acquisti in-app, considerando anche come l'indicatore della resistenza si ricarichi in tempistiche più che accettabili. Venendo al comparto ludico vero e proprio, il titolo non si discosta troppo dall'impostazione del precedente, focalizzandosi sempre sui combattimenti a mani nude dell'uomo pipistrello contro una serie di nemici in sequenza: è questo il fondamento della stragrande maggioranza degli scenari, che di tanto in tanto presentano alcune variabili quali limiti di tempo o malus inflitti al protagonista che movimentano un po' le cose.
Batman: Arkham Origins migliora quanto fatto dal precedente, ma senza convincere ancora del tutto
Dei bei progressi sono stati fatti però sulle dinamiche degli scontri stessi, ora decisamente più appaganti. Siamo sempre dalle parti di Infinity Blade a livello di meccaniche (o di Injustice: Gods Among Us, tanto per rimanere nell'ambito delle produzioni NetherRealm Studios), ma con qualche tocco peculiare che dona a Batman: Arkham Origins una sua personalità. Si attacca dunque eseguendo dei tap sullo schermo, mentre un'apposita icona consente di parare, con un altro tasto virtuale che permette di passare da una posizione offensiva ad una difensiva, con differenze che non si limitano alle quantità di danni che si possono subire ed infliggere, ma che coinvolgono anche le abilità attivabili nel corso della battaglia. Ognuna delle due posture è infatti abbinata a colpi speciali che si ricaricano durante il combattimento e che garantiscono a Batman vari effetti benefici: è dunque cosa buona e giusta alternare le due modalità a seconda dell'andamento della scazzottata, un aspetto che dona una discreta profondità al gameplay.
Molto apprezzabile anche la parte relativa al potenziamento dell'uomo pipistrello, con punti d'esperienza spendibili per migliorare un notevole numero di caratteristiche fisiche, abilità e gadget: in queste fasi esce però fuori la natura free to play del prodotto, con gli upgrade più ambiti che richiedono cifre folli per essere sbloccati senza passare attraverso l'utilizzo della carta di credito. La struttura tutto sommato valida di Batman: Arkham Origins finisce però per stridere con una sostanziale ed evidente ripetitività di fondo: le missioni si assomigliano tutte, e persino le tipologie di nemici ed i loro pattern di attacco sono piuttosto limitati, lasciando l'intero peso del gameplay sulle spalle di un sistema di combattimento non sufficientemente appassionante per poter reggere tale fardello. Niente da dire invece sull'eccellente veste grafica messa a punto dagli sviluppatori, che risalta soprattutto in modelli poligonali solidi, definiti fin nel più piccolo dettaglio ed animati decisamente bene.
Conclusioni
Batman: Arkham Origins è un prodotto indubbiamente migliore del precedente, riuscendo ad accompagnare un sistema di combattimento più profondo con un un'articolata gestione della crescita del personaggio tramite punti d'esperienza. Si tratta però sempre di un titolo sostanzialmente monocorde, che avrebbe bisogno di una fase esplorativa a la Infinity Blade o comunque di un contorno con un po' di sostanza per poter risultare godibile sul lungo periodo. Così com'è, Batman: Arkham Origins è un onesto titolo che merita di essere provato anche a fronte di una grafica davvero ottima, ma che difficilmente riuscirà a stabilirsi per molto tempo sugli smartphone di chi lo scaricherà.
PRO
- Eccellente veste grafica
- Sistema di combattimento valido
- Tanti upgrade da sbloccare...
CONTRO
- ... ma senza spendere soldi si va a rilento
- Gameplay fondamentalmente ripetitivo
- L'azione manca di varietà