Sono passati ormai venti giorni dal lancio della nuova linea di iPhone sul mercato italiano e dopo aver analizzato nel dettaglio le caratteristiche e le funzioni del 5s, che potete trovare all'interno del corposo articolo curato da Andrea Palmisano, è la volta di tirare le somme anche sul fratello minore, il 5c. E anche se in termini hardware in questo caso ci sarebbe veramente poco da dire, è impossibile tralasciare l'aspetto componentistico di questo smartphone, soprattutto in termini di confronto, se l'obiettivo è quello di offrire una panoramica approfondita del suo valore e del suo posizionamento di mercato. Ma procediamo con ordine e iniziamo con il descrivere quello che c'è all'interno di iPhone 5c.
Può bastare la personalizzazione dei colori a rendere iPhone 5c uno smartphone appetibile?
Le specifiche tecniche
Alla base dello smartphone c'è lo stesso processore A6 che troviamo nel 5 classico. Quindi, processo produttivo a 28 nanometri, dual core con una frequenza di lavorazione di 1.3 GHz, una cache di primo livello da 128 KB e una di secondo livello da 1 MB. A completare il tutto c'è 1 GB di RAM a disposizione del terminale. In termini di connettività, troviamo il supporto alle codifiche GSM/EDGE, UMTS, 4G/LTE, la gestione del Bluetooth 4.0 e la compatibilità con le connessioni Wi-Fi di tipo 802.11n. Il telefono è in grado di alloggiare SIM di tipo Nano.
Anche il display è rimasto inalterato rispetto a quello che troviamo nell'iPhone 5 e nel nuovo 5s: la risoluzione è 1136x640 di tipo Retina a 326 ppi. Ovviamente parliamo di uno schermo da 4'', multitouch IPS-Led a retroilluminazione. Per quanto riguarda le due fotocamere presenti nello smartphone siamo a metà strada in termini di innovazione. La telecamera frontale, denominata FaceTime, ha un sensore da 1.2 megapixel che supporta video fino a 720p di risoluzione ma, mentre nell'iPhone 5 i pixel hanno la dimensione di 1.75 µm, iPhone 5c e 5s condividono lo stesso gruppo ottico con pixel da 1.9 µm. Le maggiori dimensioni dei pixel consentono un assorbimento potenziato della luce e per questo motivo la resa in ambienti poco illuminati è decisamente migliore. Per quanto riguarda invece la fotocamera posteriore, iPhone 5c torna a condividere l'hardware con il vecchio 5. Troviamo quindi, ancora, un sensore da 8 megapixel con pixel da 1.4 µm e diaframma con apertura f/2.4. Anche il led del flash è lo stesso singolo. Ovviamente rimangono escluse anche le innovazioni software del 5s, ovvero la modalità slow motion per le riprese e gli scatti in sequenza. Passando alla parte esteriore dello smartphone, e tralasciando in questo paragrafo la più importante novità del 5c, ovvero la sua scocca in policarbonato e acciaio che descriveremo poco più avanti, dobbiamo spendere qualche parola sulle dimensioni. Lo smartphone è circa mezzo millimetro più alto e largo del 5 e del 5s (che condividono invece le stesse identiche dimensioni) e quasi un millimetro e mezzo più spesso. Sono valori praticamente non percepibili al tatto ma ci premeva renderli noti perché rendono di fatto inutilizzabili tutte le cover compatibili con il 5 e il 5s. C'è una piccola differenza anche nel peso del 5c che supera di circa 20 grammi gli altri device. Ovviamente anche in questo caso, essendo bilanciati sull'intera struttura è estremamente difficile notare questo leggero appesantimento.
Prendiamolo in mano
Ma ora è il momento di entrare nel concreto delle impressioni d'uso. Chi scrive è reduce di un test piuttosto approfondito dell'iPhone 5c durato circa due settimane in condizioni di utilizzo normali, dopo aver posseduto e utilizzato per quasi un anno l'iPhone 5 classico. Sono tre gli elementi che si notano e su cui è necessario approfondire la nostra valutazione. Partiamo ovviamente dall'aspetto estetico. Distanziandosi in modo netto dal 5 classico e dal nuovo 5s che condividono uno chassis identico realizzato in alluminio e vetro, il 5c è assemblato con un sistema produttivo innovativo che prevede una scocca in acciaio letteralmente ricoperta da un policarbonato colorato.
All'annuncio della nuova linea di smartphone della casa di Cupertino, molti erano rimasti scettici davanti alla decisione della società di utilizzare la plastica per mettere in piedi una sorta di versione economica del suo cellulare soprattutto per la preoccupazione che questa scelta si potesse tramutare nell'uso di materiali a basso costo o dalla resa tattile sgradevole. In realtà, quello che stupisce del 5c, una volta preso in mano anche soltanto per pochi minuti, è la grande sensazione di solidità e integrità che restituisce. La plastica, complice il guscio in acciaio che costituisce il corpo principale del telefono, è lontana anni luce dagli altri policarbonati che troviamo utilizzati sui device a basso e medio costo presenti sul mercato. È compatta e offre un eccellente "grip" allontanando completamente l'idea di trovarsi davanti a una versione inferiore del 5s. Le colorazioni del policarbonato poi, sono particolarmente intense e vibranti, senza essere eccessivamente brillanti e saltano subito all'occhio diventando un elemento distintivo dello smartphone. Su questo fronte non possiamo che elogiare Apple per il risultato ottenuto e per essere stata in grado di dare un'identità al 5c semplicemente recuperando dal suo passato storico lo stratagemma della personalizzazione attraverso la colorazione. Passiamo al secondo elemento che va a comporre la nostra valutazione: la batteria. Lo smartphone in policarbonato, nonostante condivida gran parte dell'hardware del 5, contiene una batteria leggermente più capiente rispetto al telefono ormai uscito di produzione (1507 mAh del 5c contro 1440 mAh del 5).
Questo fattore, unito alle inevitabili ottimizzazioni di design e componentistica realizzate nell'anno che distanzia i due terminali ha portato a un aumento di autonomia del 5c che può essere concretamente notato. Sia chiaro che rimaniamo comunque sugli standard - purtroppo molto bassi - del mercato odierno, ma è sicuramente apprezzabile, soprattutto per chi proviene dal 5 classico, quell'ora abbondante aggiuntiva di conversazione telefonica che è possibile riscontrare o la diminuita velocità di scaricamento della batteria che è possibile notare quando si utilizza in modo intensivo lo smartphone. Per essere precisi nei numeri, Apple parla di 10 ore di conversazioni telefoniche, navigazione web in 3G, 4G e Wi-Fi e visualizzazione di video; 40 ore per l'ascolto di musica; 250 ore di autonomia nello standby. Passiamo infine alla dissipazione del 5c. Uno degli elementi più problematici dell'iPhone 5 è da sempre la sua tendenza a riscaldarsi molto in condizioni d'uso intensive, complice lo chassis in alluminio. Su questo fronte, lo smartphone colorato sembra risolvere solo in parte un problema che è quindi probabilmente connaturato all'utilizzo di un processore piuttosto spinto in termini di Hertz accompagnato da un processo di miniaturizzazione non così effettivo in termini di dissipazione. Insomma, anche il 5c tende a scaldarsi molto ma la sua scocca in plastica risulta molto meno "fastidiosa" da tenere in mano anche quando il calore è ben evidente. Tra l'altro, durante il nostro test empirico, ci è sembrato che il telefono tendesse a scaldarsi in modo omogeneo piuttosto che avere zone molto più calde di altre, come avviene con la parte centrale posteriore dell'iPhone 5.
Il prezzo, un dilemma mai risolto
Non possiamo che dedicare la conclusione del nostro articolo alla questione prezzo. L'iPhone 5c viene proposto sul mercato in due formati di capienza, 16 GB e 32 GB, rispettivamente al prezzo di 629€ e 729€ senza contratto, nelle colorazioni bianco, rosa, giallo, verde e blu. Ovviamente non possiamo tenere conto delle varie offerte proposte dai gestori telefonici per avere lo smartphone compreso nell'abbonamento o con un piccolo sovrapprezzo. Ma dobbiamo altresì considerare che iPhone 5c da 32 GB si sovrappone perfettamente in termini di prezzo con iPhone 5s da 16 GB. La versione massima di un modello costa quanto quella minima di un altro superiore. È una strategia adottata storicamente da Apple per gran parte della sua linea di prodotti, dal MacBook Air all'iMac e che purtroppo, in questo caso, mette in evidenza l'arretratezza della componentistica hardware alla base del 5c. La casa di Cupertino ha infatti fatto sparire completamente dai suoi listini il modello precedente, il 5, probabilmente con il preciso obiettivo di rendere l'offerta al consumatore più semplice e lineare. In effetti, posizionare sul mercato iPhone 5, 5c e 5s con minime differenze di prezzo e capienza quasi uguale, avrebbe creato non poca confusione nell'acquirente finale e non è un caso che oggi l'offerta base sia rappresentata dal 4s da 8 GB a 429€.
Non bisogna quindi soffermarsi in modo eccessivo sulla presenza sul mercato di due smartphone separati da appena 100€ nonostante uno offra un processore nuovo di zecca, il primo a 64 bit sul mercato, con annesso un coprocessore inedito, un sistema di riconoscimento delle impronte digitali per lo sblocco del telefono e l'acquisto su App Store, una fotocamera con un diaframma maggiorato e un sensore potenziato accompagnata da un nuovo flash basato su due led, senza citare l'utilizzo di materiali costruttivi di maggiore costo. Mentre l'altro è, di fatto, uno smartphone vecchio di un anno da un punto di vista hardware letteralmente rivestito con una copertura colorata di ottima qualità, ma comunque di plastica. Probabilmente è anche per questo motivo che l'iPhone 5c sta faticando ad affermarsi sul mercato ed Apple si è vista costretta a tagliare considerevolmente la produzione. Dal nostro punto di vista fatichiamo a consigliarne l'acquisto a meno che non siate fortemente attratti dall'identità di questo smartphone, ben rappresentata dall'uso di colori che lo fanno svettare sul resto del mercato e non siate particolarmente interessati alla componentistica hardware a fronte di 100€ di risparmio. In caso contrario sarebbe meglio puntare al top dell'offerta oppure risparmiare qualche soldo e dirigersi verso il 4s.