Quaranta milioni di giocatori costituiscono in pratica un'intera nazione, eppure sono questi gli strabilianti risultati raggiunti di recente dall'originale Mega Jump.
Pubblicato nel dicembre 2010 su App Store e Google Play, il titolo sviluppato da Get Set Games si è rapidamente imposto come il jumping game di riferimento per i dispositivi mobile, grazie non solo a caratteristiche come l'immediatezza e la semplicità del gameplay, ma anche alla presenza di una struttura che offriva qualcosa di più rispetto alla tradizionale impostazione survival, consentendo ai giocatori di raggiungere nuovi scenari man mano che si continuava a procedere verso l'alto. A poco più di tre anni di distanza ecco dunque il sequel, Mega Jump 2, che riprende la formula freemium e il medesimo concept, cercando però di mischiare un po' le carte e di consegnarci un'esperienza rinnovata. Obiettivo centrato? Onestamente, no. Di certo la prima cosa che si nota è un sostanziale aumento della difficoltà: nel capitolo originale era possibile completare il primo stage anche senza toccare il terminale, grazie a una disposizione favorevole delle monete e degli oggetti su cui il personaggio poteva rimbalzare, mentre in questo caso il semplice obiettivo di passare da uno scenario all'altro richiede un grosso impegno e probabilmente bisognerà aspettare per ottenerlo, metabolizzando alcune meccaniche inedite e abbastanza rognose.
Dopo più di tre anni dal primo episodio, ci aspettavamo molte più novità da Mega Jump 2
Salta che ti squassa
Introdurre la serie a chi non la conosce è molto semplice: nei panni di un buffo mostriciattolo rosso di nome Redford, ci viene chiesto di rimbalzare verso l'alto con l'obiettivo di coprire la maggiore distanza possibile, saltando su di un gran numero di oggetti e approfittando spesso e volentieri di potenziamenti che forniscono un boost supplementare.
Il tutto si effettua controllando lo spostamento verticale del personaggio tramite accelerometro, dunque inclinando il dispositivo a destra o a sinistra per dirigerne la traiettoria, con la possibilità di sbucare da un lato all'altro dello schermo in caso di necessità.
Ai tempi di Mega Jump questo tipo di meccanica non era affatto nuova, ma si provò a rinfrescarla inserendo il già citato sistema di progressione negli stage, ognuno caratterizzato da un differente grado di sfida. La medesima soluzione che troviamo in Mega Jump 2, ma come detto al netto di una difficoltà molto più alta, che sulle prime costituisce un ostacolo non da poco al divertimento, visto che le produzioni endless hanno sempre bisogno di una "fase introduttiva" perché la loro esperienza non risulti troppo ostica, specie all'utenza casual. Non è raro trovare fin dalle prime fasi di gioco degli ostacoli sul proprio tragitto, segnalati da alcuni "punti esclamativi" ma tutt'altro che semplici da evitare, e il cui contatto si traduce in un inevitabile game over. Elementi come le monete che "scappano", le piattaforme fragili e quant'altro, che nell'episodio originale si palesavano solo dopo un po', sono insomma diventati molto frequenti fin da subito e riteniamo estremamente probabile che gli sviluppatori si vedano costretti a modificarne l'incidenza con uno dei prossimi aggiornamenti. Si è puntato inoltre sull'introduzione di personaggi alternativi a Redford, ognuno dotato di un'abilità speciale che rende la salita più agevole, ma per sbloccarli è necessario racimolare un numero enorme di monete o mettere mano al portafogli, il che ne rende quasi superflua l'implementazione. Anche la grafica ha perso mordente con il passaggio alla risoluzione Retina, rimanendo fluida e coloratissima ma trascurando le animazioni (invariate), mentre le musiche risultano spesso e volentieri poco azzeccate rispetto al contesto.
Conclusioni
Tre anni sono un sacco di tempo ed era lecito aspettarsi dai ragazzi di Get Set Games l'introduzione di novità sostanziali per Mega Jump 2, eppure dopo svariate partite l'unico cambiamento che salta all'occhio e l'eccessivo aumento della difficoltà. Cerchiamo di capirci: non siamo fan dei "giochi facili", tuttavia i migliori endless propongono una fase introduttiva che consenta di entrare nei meccanismi dell'azione prima di spingere sul pedale della sfida, a tutto vantaggio del divertimento. L'approccio di Mega Jump 2 in tal senso ci è sembrato dunque spigoloso, e in generale la sensazione è di trovarsi di fronte a un mero aggiornamento del primo episodio piuttosto che a un sequel propriamente detto.
PRO
- Semplice e immediato
- Grafica fluida e colorata...
CONTRO
- ...ma praticamente invariata rispetto al primo episodio
- Bilanciamento della difficoltà molto discutibile
- Personaggi extra difficili da sbloccare