25

Il giorno più lungo, il gioco più corto

Il curioso mix di videogame e animazione prodotto da Bandai Namco arriva finalmente nei negozi

RECENSIONE di Tommaso Pugliese   —   28/04/2014
Short Peace: Ranko Tsukigime's Longest Day
Short Peace: Ranko Tsukigime's Longest Day
News Video Immagini

Ranko sembra una ragazza giapponese come tante, ma custodisce un segreto: quando torna a casa da scuola, indossa una curiosa "uniforme" e si dedica alla sua vera professione, quella di killer.

Il giorno più lungo, il gioco più corto

La benda che porta non serve per curare il tradizionale "occhio pigro", bensì per nascondere agli altri un innesto bionico che le permette di centrare con assoluta precisione bersagli posti a grande distanza, azionando le corde di un violino che in realtà è un potente fucile da cecchino. È questo l'incipit della "parte ludica" di Short Peace: Ranko Tsukigime's Longest Day, diretta da Goichi Suda e realizzata da Crispy's, il team autore del divertente Tokyo Jungle. Fra una lunga sequenza animata e l'altra, il gioco ci proietta in una sorta di endless runner a scorrimento orizzontale in cui controlliamo appunto Ranko e abbiamo il compito di procedere il più velocemente possibile verso la parte destra dello schermo, fino a raggiungere l'uscita di turno. Una corsa frenetica ma non automatica, piena di ostacoli da superare azionando il salto (e tenendolo premuto per "fluttuare" per alcuni istanti), producendosi in spettacolari scivolate per oltrepassare barriere in fase di chiusura e, soprattutto, usando il già citato violino come arma per spazzare via i tanti nemici che ci corrono incontro.

Short Peace: Ranko Tsukigime's Longest Day mette insieme quattro splendidi anime e un pessimo gioco

Non c'è speranza

Dopo alcuni minuti di ottima animazione, il primo impatto con il gioco è piuttosto traumatico. Stiamo infatti parlando di un action platform decisamente semplice dal punto di vista strutturale e caratterizzato da una grafica modesta, con il modello poligonale della protagonista molto piccolo e un design inconsistente per i pur molteplici nemici che si affacciano dalla parte destra dello schermo per rallentarne la corsa.

Il giorno più lungo, il gioco più corto

A ciò si aggiungono alcuni problemi con il rendering della grafica durante le fasi più rapide, nella fattispecie una sorta di tearing piuttosto evidente che rende ancora più confusa l'azione. La velocità in Short Peace: Ranko Tsukigime's Longest Day è tutto, dunque le svariate rampe d'accelerazione che si trovano in giro possono darci una mano a raggiungere più in fretta il traguardo, soprattutto perché a inseguirci c'è di volta in volta una "presenza" differente, il cui tocco è letale. L'unico modo per sottrarsi al game over quando l'inseguitore dista pochi passi è aprire il fuoco con il fucile, premendo il tasto dorsale sinistro. Tale manovra ci dà qualche secondo di tregua, ma la sua riuscita dipende da una barra che si trova nella parte bassa dello schermo, che si riempie eliminando i nemici ma che è composta solo da tre colpi. Se ci troviamo a non avere munizioni e i nostri inseguitori ci raggiungono, insomma, non c'è nulla da fare e bisogna ricominciare lo stage. Il che, considerando alcune delle dinamiche che regolano il gameplay, nonché un sistema di controllo spesso non perfettamente reattivo, diventa spesso molto, molto frustrante. Si tratta comunque di una rabbia che durerà al massimo un paio d'ore, considerando qualche tentativo extra per i livelli più difficili, visto che le dieci missioni si completano fondamentalmente in pochi minuti ognuna e stiamo dunque parlando di un gioco dalla durata complessiva scarsissima.

Trofei PlayStation 3

Sono soltanto quattordici i Trofei contenuti in Short Peace: Ranko Tsukigime's Longest Day. Per ottenerli bisogna completare i livelli e i boss fight senza sbagliare un colpo, raggiungere la massima velocità possibile per un determinato periodo di tempo, eseguire il salto più lungo ed eliminare solo alcune tipologie di avversari. Ci sono infine Trofei anche al raggiungimento della sequenza finale, come da tradizione.

Il boss del fai da te

Oltre alla componente narrativa, che però prende ben presto una piega assurda in perfetto stile nipponico, mandando al macero presupposti forse non originali ma quantomeno degni di essere sviluppati in maniera sensata, a donare un minimo di dignità all'esperienza di Short Peace: Ranko Tsukigime's Longest Day ci sono da una parte i boss fight, dall'altra i quattro cortometraggi animati presenti sul blu-ray, peculiarità di cui avrete senz'altro sentito parlare.

Il giorno più lungo, il gioco più corto

Cominciamo con i boss, perché la loro implementazione è piuttosto interessante e costituisce una variazione sul tema ogni volta differente, seppure anche qui ci sia ampio spazio per frustrazione e imprecazioni (in effetti un piccolo calendario in bundle con il gioco sarebbe stato apprezzabile). Si parte infatti con due killer da combattere in un ambiente che si sviluppa in verticale, anche qui con l'urgenza di non sbagliare neanche un movimento, pena la triturazione nel macchinario che procede dal basso; e si prosegue con una sezione shoot'em up in cui affrontiamo un enorme drago, cercando di memorizzarne le manovre d'attacco e di centrarne i punti deboli.

Il giorno più lungo, il gioco più corto

L'ultimo scontro è però in assoluto quello più riuscito, un divertente omaggio ad alcuni classici dell'epoca a 8 bit di cui però non vogliamo anticipare nulla, visto quanto già rivelato finora. I cortometraggi animati vantano una straordinaria qualità, addirittura uno di essi ha ricevuto una nomination agli Oscar. Stiamo parlando di "Possessions", diretto da Shuhei Morita, ma sono godibilissimi anche "Combustible" (diretto da Katsuhiro Otomo, un autore che proprio non ha bisogno di presentazioni), "Gambo" (diretto da Hiroaki ando) e "A Farewell to Weapons" (diretto da Hajime Katoki). Storie talvolta anche molto differenti l'una dall'altra, ma accomunate da una filosofia simile, che scava spesso nell'onirico per farci vivere le emozioni tipiche delle migliori produzioni giapponesi. Per guardare gli anime, sottotitolati in italiano, bisogna entrare nell'applicazione video di PlayStation 3, come se si trattasse di un Blu-ray, uscendo dunque dal gioco.

Conclusioni

Multiplayer.it
5.0
Lettori (5)
8.3
Il tuo voto

Non c'è dubbio che l'esperimento di Short Peace: Ranko Tsukigime's Longest Day sia affascinante, visto che propone in un'unica soluzione una raccolta di cortometraggi animati e un videogioco. Se però da un lato risulta indiscutibile la qualità dei cartoni animati, capaci in determinati casi di smuoverci davvero l'animo con la forza della loro narrazione e con il loro frequente sconfinare nel territorio dell'onirico, anche questo un tratto distintivo delle produzioni nipponiche, dall'altro è altrettanto indiscutibile la delusione di un gioco che probabilmente è stato realizzato in pochissimo tempo, caratterizzato da meccaniche fallaci e semplicistiche, profondamente frustrante nei suoi risvolti assolutistici e infine terribilmente breve. Ci troviamo insomma di fronte a un prodotto troppo costoso in rapporto ai contenuti, per soli appassionati.

PRO

  • La qualità dei quattro cortometraggi è indiscutibile
  • Interessanti variazioni sul tema nei boss fight
  • Ottime sequenze animate...

CONTRO

  • ...ma il gioco in sé è brutto forte
  • Incredibilmente frustrante e decisamente corto
  • Prezzo troppo alto