NES Remix non è certamente uno dei titoli più importanti all'interno del catalogo Nintendo per Wii U, eppure è evidente come la casa di Kyoto abbia pensato ad esso come a un progetto a lungo termine da sviluppare e far crescere attraverso la realizzazione di episodi ravvicinati, capaci di rinfoltire il tutt'altro che denso calendario delle uscite per la sua home console. D'altra parte, il concept stesso di NES Remix si presta a questo tipo di sfruttamento: fondamentalmente, infatti, tutto ruota attorno ad uno scheletro, una struttura fissa da "riempire" volta per volta coi contenuti attinti dalla enorme e meravigliosa eredità trentennale della società nipponica. Come il nome suggerisce, NES Remix poggia sulle decine di grandi classici pubblicati sulla straordinaria console a 8-bit nata nel 1983; ma il futuro del franchise potrebbe naturalmente poi spostarsi all'epoca del Super Nintendo, con un potenziale straordinario capace di garantire l'uscita di numerosi altri episodi. Senza eccedere in voli pindarici rimaniamo però al presente, analizzando nel dettaglio questo secondo capitolo.
Nes Remix 2 è piacevole e divertente, ma la serie fatica a decollare
Quella sporca dozzina
NES Remix 2 arriva sull'eShop di Wii U - in esclusiva quindi in formato digital - a soli 5 mesi dal capostipite. Tempistiche compatte, ridottissime, che indicano in maniera chiara quale sia la strada che Nintendo vuole seguire. Se sviluppare un seguito in poche settimane è infatti una pratica totalmente inusuale per il mercato, diventa più comprensibile se si considera NES Remix 2 come non un effettivo successore quanto piuttosto una nuova "puntata", che mantiene praticamente del tutto inalterata la formula del gameplay conosciuta alla fine dell'anno scorso.
In questo senso, la descrizione del prodotto potrebbe davvero concludersi in pochissime righe per chiunque abbia avuto modo di giocare al predecessore: è la stessa cosa, ma con altri giochi. Dato che però sono proprio questi ultimi a determinare qualità ed equilibri del pacchetto, vale la pena approfondire un po'. Come detto quindi, NES Remix 2 offre un'esperienza immutata: il succo sta nell'affrontare brevi spezzoni tratti da titoli dell'epoca NES cercando di raggiungere l'obiettivo richiesto nel minor tempo possibile. Se l'idea vi suona alla mente piuttosto vicina a WarioWare, non state sbagliando affatto: le similitudini concettuali sono numerose ed evidenti, così come i richiami più espliciti tipo il jingle di inizio di ogni sfida. Ognuna di esse, dicevamo, va affrontata cercando di ridurre al massimo i secondi spesi; questi infatti sono poi utilizzati per determinare il numero di stelle assegnate, fino a tre, tramite le quali sbloccare poi nuovi livelli e ulteriori titoli NES, naturalmente anch'essi polverizzati e adattati allo scopo. Il catalogo può contare stavolta infatti su 12 "fonti di ispirazione": meno quindi delle 16 presenti nel primo capitolo, ma con una media qualitativa probabilmente superiore che consente volentieri di chiudere un occhio. Parliamo infatti di "roba" che ha cambiato per sempre il mondo dei videogiochi tipo Super Mario Bros. 3, Metroid, Punch-Out!!, Super Mario Bros. 2 con il relativo Lost Levels e Kid Icarus. Ci sono anche prodotti magari meno importanti ma graziosi come Kirby's Adventure e Dr. Mario.
Non mancano però le pecore nere, tipo il noiosissimo Wario's Woods, Ice Hockey o Zelda II, praticamente l'unico gioco "brutto" (notare le virgolette, prego) dell'epopea di Link. Una lista quindi abbastanza soddisfacente, con alti e bassi ma mediamente più che sufficiente; rispetto al primo cambiano però un po' gli equilibri, perché la presenza dei puzzle game di cui sopra rende le sezioni ad essi dedicate meno fluide ed immediate delle altre, lasciando qualche dubbio sulla loro inclusione. Eventualmente si può anche riflettere sull'opportunità della scelta di Nintendo di dar vita a una serie che in entrambi gli episodi ha offerto una selezione di titoli squilibrata qualitativamente, piuttosto che selezionare i migliori e più rappresentativi da condensare in un unico ipotetico straordinario pacchetto. Ma si tratta evidentemente di motivazioni legate a logiche commerciali più profittevoli su cui non ha senso dilungarsi. Quasi sempre interessanti gli stage remix, in cui le componenti fondamentali vengono modificate così da dar vita di fatto ad esperienze del tutto inedite e spiazzanti; carini i timbri per il Miiverse da ottenere attraverso le proprie prestazioni, ma di certo nulla che fornisca una particolare motivazione in più. Un ultimo appunto sugli extra, con contenuti indirizzati esclusivamente ai fan più accaniti; non si potrebbe definire altrimenti il target di Super Luigi Bros. in versione alternativa specchiata (con scrolling da destra a sinistra), così come il Championship mode che premia i possessori del primo NES Remix con un tris di prove (Super Mario Bros., Super Mario Bros. 3 e Dr. Mario) per dar vita a una classifica mondiale sul miglior punteggio.
Conclusioni
NES Remix 2 scopre le carte rendendo chiara l'intenzione di Nintendo: sfruttare al massimo i titoli della propria Storia (con la s maiuscola) dando vita ad una serie destinata con ogni probabilità ad espandersi in futuro coinvolgendo anche il Super Nintendo. Cambiano i contenuti ma la formula rimane identica, con il modello WarioWare che spesso - ma non sempre - riesce a sposarsi efficacemente con le meccaniche di giochi pensati per una fruizione totalmente diversa. Un approccio originale che costituisce la principale fonte di divertimento in NES Remix, ma che rischia di perdere efficacia sul lungo periodo soprattutto a causa di una selezione di titoli dalla qualità troppo altalenante. Se Nintendo vorrà far fare il salto di qualità al franchise, sarà necessario un terzo episodio più passionale e meno commerciale.
PRO
- Gameplay piacevole e interessante
- Adatto a brevi sessioni
- Alcuni giochi sono capolavori
CONTRO
- Altri molto meno
- I puzzle si adattano maluccio
- La serie stenta a decollare