Tra i party game più originali degli ultimi anni, Johann Sebastian Joust si è dimostrato probabilmente il progetto che meglio ha sfruttato i PS Move, pur non essendo affatto un videogioco. Chi vi scrive ha letteralmente divorato l'esperimento di Douglas Wilson: alle fiere o in privato, contro amici e colleghi di altre testate italiane e straniere. Richiedendo ampi spazi, un computer e un buon numero di controller, Joust è però rimasto accessibile a un numero molto ristretto di persone, finché due anni fa non è partita una campagna su Kickstarter nel tentativo di proporlo al pubblico di massa. Nasce così Sportsfriends, una raccolta di quattro piccoli giochi multiplayer realizzati da altrettanti sviluppatori indipendenti allo scopo di stimolare le care vecchie esperienze in locale, esattamente come hanno fatto altri titoli indie come Towerfall, Nidhogg e Samurai Gunn.
J.S. Joust è un gioco geniale che su PlayStation 4, però, sta troppo stretto
BaraBariBall e Super Pole Riders
Introdotto da un'azzeccata citazione della compianta game designer Dan Bunten, autrice del classico M.U.L.E., Sportsfriends si apre immediatamente con la possibilità di scegliere uno dei quattro giochi della collection: BaraBariBall, Super Pole Riders, Hokra e ovviamente il già citato Johann Sebastian Joust.
Dualshock alla mano si parte subito con BaraBariBall, un piccolo titolo sportivo in cui, come nella pallavolo, l'obiettivo è accumulare punti lanciando la palla nella metà avversaria. La variante sta nel fatto che si guadagna un punto solo quando la palla sarà affondata del tutto nell'acqua al di sotto delle piattaforme di gioco, cosa che permette clamorosi salvataggi all'ultimo secondo o frenetiche scazzottate nel tentativo di allontanare l'avversario. Va detto che il divertimento cambia radicalmente se si gioca in due o in quattro: le arene sembrano infatti realizzate appositamente per sfide a squadre, collaborando col proprio compagno e magari dividendosi i ruoli. Sviluppato da Noah Sasso, il gioco presenta alcune interessanti idee di design: il proprio avatar ha un numero limitato di salti che può eseguire entro un certo tempo (fondamentali quindi per evitare di finire in acqua e affogare), e volendo può sacrificare la propria scorta per eseguire una tecnica speciale. Le diverse arene disponibili, così come la possibilità di selezionare personaggi con caratteristiche differenti, invogliano a cambiare la propria strategia di volta in volta, ma nel complesso BaraBariBall è il titolo della collection più "tradizionale". Più bizzarro e particolare è infatti Super Pole Riders, versione pesantemente rivista e arricchita dell'originale Pole Riders di Bennett Foddy. Si tratta di una sorta di mix tra il gioco del polo e il salto con l'asta, nel quale utilizzare un enorme palo per spingere una sfera fino alla porta avversaria. Considerando che la palla scorre lungo una corda a mezz'aria, segnare un punto non è esattamente una passeggiata: ruotando l'asta grazie allo stick analogico si può dare dei colpi secchi alla sfera, si può ostacolare l'avversario o ci si può dare una spinta verso l'alto per colpire la palla con un calcio. Super Pole Riders richiede diverse partite e un bel po' di pratica, ma quando tutti i giocatori hanno preso dimestichezza si creano situazioni folli e match estremamente divertenti.
Trofei PlayStation 4
Anche se molti dei 14 Trofei sbloccabili in Sportsfriends richiedono di vincere match attivando particolari opzioni, non manca qualche sfida molto più curiosa. Una di queste chiede di giocare a Joust ogni giorno per una settimana, mentre un'altra di fare una partita a Hokra in determinate condizioni nel giorno del compleanno dell'autore Ramiro Corbetta.
Hokra e J.S. Joust
A differenza dei due giochi citati finora, Hokra richiede necessariamente quattro partecipanti in intensi match 2v2: in assenza di quattro Dualshock è comunque possibile utilizzarne soltanto uno per squadra, con ciascun partecipante che sfrutta solo metà controller. Nel titolo di Ramiro Corbetta, lo scopo di ciascun team è quello di impossessarsi della palla e tenerla nella propria "base" il più a lungo possibile: con passaggi, uno-due, intercettazioni, tiri e lanci, Hokra è tra tutti i giochi del pacchetto quello che più assomiglia a un tradizionale sport di squadra, veloce, serrato e fortemente competitivo, nonostante una presentazione fortemente minimalista. Chiudiamo infine con quello che è senza dubbio il titolo più interessante di Sportsfriends, per molti il vero motivo per cui acquistare l'intero pacchetto. In Johann Sebastian Joust non c'è bisogno di guardare verso lo schermo. Impugnando un Move a testa (su PS4 vanno bene anche i Dualshock 4), i giocatori devono cercare di muoversi facendo attenzione al ritmo della musica: quando le note di Bach vanno in slow motion, i controller diventano sensibili ai movimenti bruschi, costringendo ciascun partecipante a spostarsi molto lentamente. Viceversa, quando la musica comincia ad accelerare, gli sfidanti possono muoversi più liberamente per la stanza. L'obiettivo, come avrete intuito, è cercare di infastidire gli avversari con spintoni e strattoni, cercando di metterli fuori gioco ma stando attenti a non fare movimenti troppo bruschi.
Si vengono così a creare delle situazioni assurde, con giocatori che provano a nascondere il proprio Move prima di eseguire un attacco, altri che preparano imboscate alle spalle, o ancora qualcuno che preferisce restare a distanza aspettando che gli altri si eliminino a vicenda. È un concept geniale, fisico e divertente, una macchina del tempo che ci riporta nei cortili in cui usavamo giocare a Nascondino, Ruba bandiera e Acchiapparella. Ed è proprio qui che emerge il grosso limite di Joust nella sua incarnazione per PlayStation 3 e PlayStation 4: a meno di non avere una stanza enorme, si ha troppo poco spazio per muoversi liberamente e divertirsi, senza contare che la versione PlayStation 4 del gioco supporta fino a quattro giocatori, troppo pochi per dar vita a match imprevedibili e davvero divertenti. Su PlayStation 3 si possono collegare fino a sette Move, ma resta il problema dello spazio: in quanti possono dire di avere una stanza abbastanza grande da ospitare sette persone che si inseguono, si colpiscono e si allontanano? Sulle console di casa, il gioco di Douglas Wilson sta davvero stretto, e per un'esperienza ideale bisognerà attendere l'uscita della versione per Windows, Mac e Linux, quando con un computer portatile e un paio di casse si potrà giocare ovunque: dal cortile di casa al parco. A patto, ovviamente, di avere un buon numero di Move a disposizione.
Conclusioni
Il gruppetto di sviluppatori indie dietro Sportsfriends è riuscito a realizzare una raccolta di piccoli giochi multiplayer assolutamente perfetta per le serate in compagnia di amici. Seppur ben lontani dal raggiungere le finezze e il bilanciamento di Towerfall, BaraBariBall e Hokra assicurano intensi match a squadre, e il buffo Super Pole Riders ci ha divertito nella sua squisita demenzialità. È un peccato che il bomber della squadra, J.S. Joust, non riesce a risplendere su una piattaforma che impone grossi limiti nel numero di partecipanti (PlayStation 4) e nello spazio di gioco. Che la versione PC sarà un acquisto obbligato possiamo invece metterci la mano sul fuoco.
PRO
- Quattro giochi multiplayer originali e divertenti
- J.S. Joust finalmente accessibile a tutti...
CONTRO
- ...ma nel salotto di casa e in quattro giocatori
- Se si è solo in due si perde gran parte del divertimento